Vi stupireste di un fiore spezzato.
Un mattino qualsiasi, macchiato di imbarazzo, vi guarderete in faccia increduli. Sarà triste essere desolati in un giorno di sole, incontrarsi con lo sguardo smarrito di chi non sa come spiegarsi. Ma l’improvviso non sboccia all’improvviso, si semina nel tempo. Dove eravamo? Provereste a rifare il percorso a ritroso, su tutto quello che c’era prima del tardi, prima che un trillo vi ridestasse lo sguardo dai piedi, dal tavolo con le carte e i bottoni e i baci e il fumo e i danari.
Troppo occupati a ridere alle bestemmie degli amici, a leccare il suolo che ripara dalle vertigini. Ma il fiore non sa accontentarsi. Non era capace. Si è sollevato per tendere al sole e poterlo baciare. Che tenerezza, vederlo salire. Non ce l’avrebbe mai fatta, si sa. E lo sapevate anche voi. Il rischio, a tendersi troppo, è spezzarsi l’osso del collo.
Vi stupireste di un fiore spezzato.
Per qualche giorno sarà il momento di starsi vicini, nessuno dovrà restare solo, nessuno. Fino a quando una manciata d’ore non vi dirà che è ora di pranzo, di sciogliere i ranghi e riprendere da dove si era rimasti.
Vi mancherebbe? Vi mancherebbe davvero, dico, o solo per principio, per rispondere agli altri? Perché, tanto vale essere chiari, non è che un fiore servisse poi molto. Un fiore è bello, ma non ha niente da offrire se non la bellezza, forse. Ma non ditemi che la bellezza ti tempra, ti muove, ti nutre. Non ditelo, perché non pensavate alla bellezza facendo la spesa, spingendo il carrello. La bellezza ti strappa un sorriso, sì, ma ci sono sempre altri modi, anche migliori. La bellezza serve solo se manca. L’assenza è più forte della bellezza, fa mancare il respiro sulla lunga distanza, quando sarà il momento di spezzare il fiato.
Vi stupireste di un fiore spezzato.
Fiore delicato, rigoglioso sopra l’abisso. Che petali, che colori. Che strano vederlo stracciato addosso all’asfalto, dove il polline non sa come attecchire. A chi servirà questo sole? Che cosa resterà una volta finito il minuto di silenzio? Altro silenzio.
Su chi ha preferito consegnarsi all’inverno piuttosto che carezzare, da solo, la primavera in arrivo; troppo vivace, troppo tardiva.
Su chi ha preferito appassire che cedere all’aiuola, al vaso in cui è stato costretto da mani sicure. Mani che lo hanno nascosto dallo sguardo del sole, perché fossero solo loro a dissetarlo.
Su chi aveva radici troppo fragili per sostenere tutta quella rigogliosa bellezza. E più niente dove appigliarsi.
Ma il silenzio a volte fa bene, e se c’è un lutto andrà masticato. Ma che non sia per l’assenza.
Che sia per i passi sospesi nel vuoto, per il crescere incerto, per ogni strada abortita senza sapere dove avrebbe portato.
Vi stupirete di un fiore spezzato.
di Matteo Mammucari
Ogni lasciata è persa nell’oblio dei ricordi e rimorsi
Come sono tanti fiori quanti cuori spezzati…. pensieri forti
quando si guarda al passato…………….
Bellissima!
che sia per ogni strada abortita
…???
Spero di no Matteo… ma certo non succede spesso e la sfida è proprio quella
Gran bello scritto, complimenti al Mammucari, sa scagliare a fondo l’animo amante di ogni vita in crisi esistenziale
☺️
Fuori piove, su Uki c’è Mammucari che colpisce e poi i Sick Tamburo: http://youtu.be/dmUHpzK4eVw
sognante, malinconico e caustico Mammucari… ci si conosce mentre si fa consapevolezza di se nelle sue parole. lo adoro
anche a me piace molto il Mammucari,scrive benissimo e ogni volta è un fendente
La bellezza è come un fiore, se la fai crescere troppo il fiore si spezza…bell’articolo mi è piaciuto!! 🙂
bellissimo racconto di Mammucari.
tra solitudini,bellezze e fiori dalla vita spezzata
emozionante.
molto bravo questo blogger
sempre bravissimo
Sarebbe da farci una playlist di sottofondo, passando da Pino Marino ai Diaframma a Jeff Buckley
[…]”Vedi un fiore, è una questione di figura
è un gioiello a basso costo a chi promette e per chi giura
un fiore, serve sempre a qualche occhiello
un fiore, serve sempre sul più bello
ma il finale mormorato certo è chiaro pure a te
un fiore manca solamente se non c’è”[…]
[…]”Fiore che sia breve il cammino
che ti separa da quello che vuoi[..]
Fiore non sentirti sola, mai…
Fiore non sentirti perso,
credi che per me e’ diverso
ama questo letto caldo
e la gioia di ogni giorno
che si da’ al tuo sguardo.
Fiore non sentirti perso
ama quello che e’ diverso
e te”.[…]
Ma in fondo “All flowers in time bend towards the sun” e potremmo stupirci ancora, delle canzoni incomplete come questa. Delle splendide parole di Matteo, sempre tese verso le parti più nascoste, quelle del cuore.
Applausi a tutti!
Mi rammarico solo per il fiore spezzato.