GeGè Telesforo, compositore, polistrumentista, appassionato e profondo conoscitore di musica, in particolare Jazz, pratica lo Scat, una forma di canto Jazz basata sull’improvvisazione vocale.
Caratteristiche speciali per uno dei nomi del panorama musicale italiano che merita di essere scoperto da chi non lo conosceva prima di oggi, e per chi lo conosceva già semplicemente trova in questo nuovo album, conferme e nuove visioni del mondo.
GeGè, foggiano di nascita è un cittadino del mondo, ha viaggiato e ci ha portato con sé tramite la sua musica, tramite le influenze, sperimentazioni e divertimento, tutto avvolto dalle sfaccettature di culture musicali che abbiamo scoperto dalle nostre casse.
Il suo dodicesimo album “Il mondo in testa” arriva alla fine di un anno e mezzo di duro lavoro, fatto di suoni nuovi, delle culture che GeGè si porta dietro, che lo hanno formato e trasformato. È un album bello, ma bello perché dopo averlo ascoltato rimanda all’ascoltatore un senso di quiete, un insieme di colori e sensazioni positive, sembra quasi un prisma al sole, voci e suoni incisi restituiscono emozioni e colori in più direzioni.
Il cantautore per questa produzione torna a scrivere in italiano e si avvale della presenza di musicisti ed “amici” straordinari, le voci sono di Daniela Spalletta, Lello Analfino, Simona Severini e Ainè, le tastiere si lasciano suonare da Pasquale Strizzi, Domenico Sanna e Seby Burgio, la chitarra è di Christian Mascetta, la batteria di Michele Santoleri, il basso di Dario Deidda, le percussioni di Peppe Sannino e i sax di Max Ionata e Alfonso Deidda.
Bastano nove tracce per portarci altrove, come se provassimo ad aprire una finestra nuova guardando fuori, e anche se l’altezza spaventa, è solo una questione di abitudine e di consapevolezza del bello che abbiamo da sempre avuto davanti ai nostri occhi, ma che senza aprire quella finestra non avremmo potuto vedere mai.
“La religione dell’universo” apre il disco nella sua versione definitiva mentre in chiusura troviamo la demo dello stesso brano più dolce e quasi improvvisata. Due minuti appena in cui le voci di GeGè e di Daniel Spalletta sono sinuose insieme, accompagnate da suoni che lo stesso compositore definisce afromeridionali.
“Il mondo in testa” è un brano leggero, il racconto delle esperienze di GeGè, della sua visione del mondo e delle culture che ha incontrato e fatto sue. “È come un viaggio senza limiti, ho il cuore in festa batte poliritmico”, cosa aggiungere! Niente, semplicemente mette allegria e gioia, unisce e regala davvero momento di “festa”.
I ritmi, le contaminazioni culturali e il senso del bello passano per “Sentieri arditi“, ascoltandolo non ci sono dubbi, il primo posto che si materializza davanti a noi è la battigia di una spiaggia all’ora del tramonto, un calice di vino bianco e solo la sensazione del vento e l’odore di salsedine.
“Genetica dell’amore” è il secondo singolo di questo album, la voce dal suono dolce è di Ainè, artista italiano della scena soul e R’n’B, è un polistrumentista, canta bene tutto senza sforzarsi mai. Il potere del talento!
“Mille petali” è il brano autobiografico, romantico e poetico sembra proprio una poesia letta con gentilezza e dolcezza. Due amanti che parlano la stessa lingua tanto che il suono delle loro voci si fonde in una sola dedica di amore.
Questo disco può essere visto, ascoltato e letto come una dedica all’amore per tutto ciò che abbiamo, una dedica alla bellezza della vita, del diverso, del tempo e dei cambiamenti che ci insegnano che guardando tutto ciò che ci circonda dalla giusta prospettiva, l’immagine che ci ritorna è quella limpida di qualcosa di bello che è solo nostro.
Telesforo non è solo un artista in grado di creare dai suoi cambiamenti qualcosa di nuovo per tutti, è anche protagonista nella divulgazione dei valori della multietnicità, della condivisione sia artisticamente che pedagogicamente. Nel 2015 ha ricevuto la nomina di Goodwill Ambassador da parte dell’Unicef per il progetto “Soundz for Children” che gli ha permesso di raccontare, in situazioni sociali di difficoltà e pericolo, i valori dell’accoglienza, amore, inclusione, solidarietà, e lo ha fatto utilizzando un unico mezzo, quello del linguaggio universale della musica.
GeGè Telesforo infine è anche un divulgatore amante delle curiosità, della conoscenza e della competenza. Dal 2013, lavora per Radio24 con il programma “Sound check”, porta suoni nuovi alle orecchie e alle menti degli ascoltatori. Nessuna playlist preconfezionata, ma solo il piacere della scoperta. Il concetto di divulgazione scorre anche nelle vene di “Variazioni su Tema” il programma di Rai 5 scritto e condotto da GeGè Telesforo, che analizza con intelligente ironia, professionalità e impegno, gli umori della Musica e degli Artisti visti da una nuova prospettiva.
“Il mondo in testa” è un regalo per noi; nove brani che ci ricordano cose che alla fine o abbiamo dato per scontate o che scioccamente sono state banalizzate e che invece non lo sono affatto.
TRACKLIST:
La religione dell’universo
Il mondo in testa
Sentieri arditi
Genetica dell’amore
Canción para sara
Mille petali
Nommo
Time tai chi
La religione dell’universo (piano demo)
atmosfere gioiose su ritmi esotici. mi piace
Un disco piacevole. Si sente tanto un mondo variegato e leggero. A tratti mi viene in mente David Byrne, a tratti i Sudan Archive, poi Paul Simon… c è tanta Africa dentro e tanto jazz