Un magnate dei media russo prevede di essere in grado di creare un cervello artificiale, poi di trapiantarvi lo spirito di un uomo, infine far in modo che lo stesso spirito possa controllare un avatar-ologramma umanoide. Trenta scienziati sono già al lavoro, compresi i 5 milioni di euro finanziati dall’agenzia “Darpa” dell’esercito americano.
Di fatto, all’inizio un trapianto di cuore sembrava osceno. «Anni fa, la gente non credeva a Internet», ricorda un certo miliardario russo Dmitry Itskov, responsabile di questo progetto.
Per Raymond Kurzweil, autore del libro “La singolarità è vicina“, non c’è nulla da temere. «Non si tratta di un’invasione aliena da Marte. È solo ampliare la nostra intelligenza. Abbiamo cominciato a esternalizzare i nostri ricordi personali e storici sul Cloud. È già in espansione». L’iniziativa vuole essere una Vision per un ulteriore sviluppo del Genere Umano. Il mondo è sull’orlo del cambiamento globale. Ci troviamo di fronte alla scelta: cadere in un nuovo Medioevo o trovare un nuovo modello di sviluppo umano, una nuova civiltà. Insomma, la tragedia è dietro l’angolo! Perfino il Dalai Lama appoggia questa iniziativa… ma? Comincio a credere al suo coinvolgimento con i “poteri forti” della massoneria mondialista.
In sostanza, chi di noi non vorrebbe essere immortale? Niente più patti con il Diavolo e simili. Da oggi arriva “Project Avatar”! Immortalità disponibile per tutti (forse) a partire dal 2045! Un progetto che ha del fantascientifico ci promette l’immortalità nei prossimi decenni: scienziati già all’opera per garantirci degli avatar che ci sostituiranno alla nostra morte, pur conservando il nostro spirito!
Ebbene, ecco che un certo miliardario russo, Dmitry Itskov, e il Dalai Lama sembrano insomma avere qualcosa in comune. E non è l’inizio di una barzelletta. Questi personaggi sembrerebbero essere infatti d’accordo sul fantascientifico progetto del primo, il miliardario.
“Initiative 2045” è il nome del progetto a cui Dmitry ha dato vita. Il progetto consiste nel creare artificialmente l’immortalità, cioè ottenere l’immortalità attraverso operazioni svolte dall’uomo.
Niente più immortalità alla Foscolo, cioè nel ricordo che i posteri avranno di noi: misera traccia di quelli che siamo stati. E che ci guadagniamo? Vogliamo un’immortalità vera e concreta noi! E allora il russo si è inventato questo progetto, chiedendo a tutti gli altri miliardari del pianeta di parteciparvi. E il Dalai Lama? Che ruolo ha avuto? Bè, pare che la maggiore personalità spirituale del Buddhismo tibetano abbia dato la sua approvazione.. mah?!
Il miliardario in questione, alla giovane età di 31 anni, ha pensato: “Bene, che si fa oggi? Magari troviamo un modo per diventare immortali!”. Il fatto che abbia solo 31 anni e pensi all’immortalità ci apre di fronte due possibilità: o soffre di una forma grave di depressione, di cui non si rende conto, oppure ha un ego smisurato e soffre di manie di protagonismo.. non è normale che a 31 anni ti fai problemi simili! A meno che non rientri in una delle due categorie di persone suddette.. e ovviamente sia ateo!
Il “2045” del nome del progetto, anche detto “Avatar”, indica il termine ultimo delle quattro tappe fondamentali che costituiscono l’ascesa all’immortalità. Complessivamente, il progetto consiste nel creare un cervello artificiale e trapiantarvi lo spirito umano che poi controllerebbe un ologramma umanoide.
L’ologramma è un proiezione, mediante un laser, di un oggetto, in questo caso un corpo umano, ecco perché si parla di ologramma umanoide. La proiezione è tridimensionale. Ricordate “Jem e le olograms“? Una cosa tipo quella!
Le quattro tappe in cosa consistono?
1) La prima è quella consistente nella creazione di un robot che riproduca al meglio un corpo umano e che possa essere controllato dal cervello.. se vi ricordate Warren di “Buffy l’ammazzavampiri” capirete questo robot come dovrà essere.
2) La seconda tappa prevede la creazione di un avatar in cui trapiantare il cervello umano a fine vita. Nel significato religioso l’avatar sarebbe il corpo fisico che la divinità assume per scendere sulla terra. Più semplicemente, nella realtà virtuale l’avatar è l’immagine rappresentativa che una persona ha assunto di fronte ad una comunità, per l’appunto, virtuale. E il robot creato in precedenza che fine fa? Poveri robot utilizzati e buttati via e rottamati! Vabbè, andiamo avanti.
3) La terza tappa prevede la creazione di un cervello artificiale in cui trapiantare una personalità umana..
4) Infine il quarto e ultimo passo, da fantascienza, entro il 2045, dovrebbe vedere la completa realizzazione di un avatar-ologramma identico all’uomo, appunto: in sostanza si finirebbe per creare un corpo olografico liberato dalla materialità, capace di passare attraverso i muri o muoversi alla velocità della luce, mentre un corpo fatto di nanorobot sarebbe in grado di assumere un certo numero di forme differenti a volontà: nascita di una nuova era per l’umanità, un’evoluzione della specie.
Ok, fatemi capire: non si parlava di spirito? Spirito e personalità/individualità sono intesi come la stessa cosa? Se nella quarta tappa viene creato questo avatar consistente in un ologramma che riproduce esattamente l’aspetto fisico della persona che tra l’altro può godere della sua personalità, allora io divento immortale? Per essere veramente immortale sul mondo terrestre dovrei portare con me anche i ricordi del mondo terrestre stesso, o no? Non basta che l’ologramma riproduca la mia personalità. Quindi si intende lo spirito. Ma come si fa a trapiantare lo spirito? Si dovrebbe poter toccare in qualche modo, identificare..
Esiste il sito del progetto: 2045.com. In prima pagina c’è la foto del miliardario russo, che sembra una persona normalissima, insieme al Dalai Lama. Come sono sorridenti e soddisfatti! Ma allora fanno sul serio. In ultimo mi chiedo: con la questione della reincarnazione, professata anche dal Buddhismo, come si fa? Il Buddhismo prevede che a reincarnarsi non sia lo spirito ma il karma di un individuo (ovvero si tratta dell’ “Io” individuale-cosmico“).. ah ok, adesso è tutto chiaro! Lo spirito può essere tranquillamente inserito in un ologramma, tanto poi se la vede lui col karma della vita precedente! Ma se poi divento immortale con questo karma che mi porto dietro, non ho speranze di renderlo migliore?
Ma questo progetto riguarda tutta l’umanità? Come in “Evangelion” e il “progetto per il perfezionamento dell’uomo”? Oppure solo delle personalità attentamente scelte e selezionate? O semplicemente interessa solo a chi può permettersi l’ologramma?
Roberto Morra
> Articolo correlato: “Human Brain Project: l’anno del cervello artificiale“
no vabbè, stavolta non si sono regolati!
l'ha finanziato l'esercito americano!!!!!
questi lo hanno preso sul serio!
già,pure il dalai lama
bè, a livello scientifico è fattibile, almeno su carta! se vi leggete anche l'articolo sul Human Brain Project dell'IBM con il dott. Markram.
poi certo rimangono le osservazioni che fa anche Fatale sull'articolo, sulla possibilità di replicare la sincronicità della coscienza… ma se parliamo di mente cognitiva, sul piano scientifico, forse si può fare!
io attendevo un nuovo articolo di morra,qui si sogna sempre di più… certo rasentiamo la tragedia,ihihihih!!! però se davvero fosse fattibile, ma?
e quindi io diverrei una specie di ologramma cibernetico impalpabile… mmmh..
queste sono le "facciate" ufficiali da dare in pasto al popolo mentre altre ricerche occulte viaggiano sullo stesso piano per controllare, in questo caso, la mente della gente
abominevole!