Spirituality @ Chiesa Episcopale Anglicana di S. Paolo Entro le Mura (Roma) – 01/2017

Il duo si è spinto alle frontiere del sacro, su un cammino che va dall’arcaico al futuro, dal solenne gregoriano alle distese ipnotiche dei mantra, dal salmodiare della preghiera alla meditazione elettronica...

A dire il vero il mio rapporto con la religione è decisamente contrastato. Quello con la spiritualità, che è ben altra cosa, è invece molto intenso (sono due anni che ho una collanina d’argento con una vesica piscis uguale a quella che copre il Chalice Well di Glastonbury, tanto per dirne una). Va da sé, quindi, che la possibilità di vedere un concerto in una chiesa al centro di Roma mi è sembrata veramente troppo allettante per non coglierla al volo.
In un’atmosfera speciale, di quelle che solo Roma può dare, il 9 dicembre si è aperto a Roma il tour di presentazione di “Spirituality” il nuovo lavoro di Juri Camisasca e Rosario Di Bella. In una location spettacolare come quella della Chiesa Episcopale Anglicana di S. Paolo Entro le Mura, il concetto di “spiritualità” non poteva venire espresso in modo migliore: i suoni e le luci hanno accompagnato il pubblico in un percorso attraverso le varie declinazioni della musica: dal Mantra ai canti gregoriani.
Ed è così che la Chiesa di Via Nazionale sembra diventare per un’ora e mezza un rifugio in una dimensione parallela, in cui i problemi quotidiani vengono messi da parte per potersi dedicare all’introversione e all’esame dei propri rapporti con il sacro.
Il concerto si presenta come un viaggio nel mondo dell’introspezione, spaziando fra le più diverse religioni, passando attraverso inattese sonorità elettroniche.
Il susseguirsi di brani intensi allo stesso tempo complessi come “Il Canto della Beatitudine”, “Pace”, “Gabriel”, “Deus Meus”, “Se incontri il Buddha…”, creano un’atmosfera solenne, anche aiutati dalla bellissima cornice dei mosaici che abbelliscono la Chiesa. Ogni pezzo è di un’intensità unica, e l’eco degli strumenti rende tutto ancora più emozionante, avvicinando incredibilmente la platea proprio a quel concetto di Spiritualità di cui il nuovo lavoro di Camisasca e Di Bella si fanno portavoce.

In generale le affinità con il Battiato più ispirato non possono passare inosservate, del resto il duo ha aperto questa estate proprio il concerto di Franco Battiato e di Alice al teatro Greco di Taormina (ed ecco che, infatti, non manca neppure un omaggio a “Il sole nella pioggia” brano che Camisasca aveva scritto per Alice nel 1989).

Ciò che più colpisce, però, è la sperimentazione. L’intero concerto, come detto, tocca i mondi più disparati quali la musica elettronica, il pop ed il canto gregoriano utilizzando anche strumenti quantomeno inusuali, sul palco è apparso anche un sitar, per esempio, ma il tutto avviene con una incredibile naturalezza, mostrandosi come un viaggio senza pregiudizi, né separazione tra i più disparati modi di intendere il concetto di spiritualità.

In generale è innegabile che il duo abbia dimostrato un grande coraggio, cercando di trasferire in una situazione complessa quale quella del concerto live un percorso profondo e complesso come questo, ma il risultato è veramente validissimo. Il concetto di “musica come respiro cosmico” non avrebbe potuto essere espresso meglio.

 

Federica Dell’Isola
Foto: Massimo Renzi / Federica Dell’Isola

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