Qualche giorno fa gli Spiral69 hanno presentato il loro video al Vicious di Roma. Il singolo è “Rose” ed è estratto dal nuovo album “Alone“.
Gli Spiral69 sono una delle formazioni più interessanti del nostro panorama musicale, con un buon seguito internazionale. La band è un progetto di Riccardo Sabetti, e il nome Spiral69 viene da una pellicola hard tedesca degli anni ’80, scelto durante le sessioni di registrazione del primo album d’esordio, “A Filthy Lesson for Lovers“, scritto, arrangiato e suonato interamente da Sabetti. La loro musica mischia certe sonorità industrial con la vena gotica e malinconica del post-rock e della new-wave alternativa. Pubblicato l’album la band parte subito in un tour per tutta Europa, fanno uscire un singolo, “Fake Love“, in collaborazione con Simone Salvatori degli Spiritual Front, fino ad essere invitati da Steve Hewitt (Placebo) come band di supporto nel tour italiano dei Love Amongst the Ruin. Nel 2011 la band pubblica il secondo album, “No Paint On The Wall“, a cui segue un altro tour europeo e un duetto con Tying Tiffany, mentre nel 2012 la band viene scelta da Lou Reed per far parte della colonna sonora del suo primo film/documentario intitolato “Red Shirley” con il brano “Berlin“. Sempre nel 2012 gli Spiral69 entrano in studio per un nuovo album prodotto da Steve Hewitt, mixato da Paul Corkett e registrato nei Moles Studios di Bath, in Inghilterra. In seguito la band suona al “Wave Gotik Treffen 2012” e al “Children Of Night Festival” di Kiev. Nel 2013 viene pubblicato il terzo album di inediti, “Ghosts in my Eyes” mentre il 12 Aprile di quest’anno la band pubblica “Alone”, mini album che contiene sei ballate oscure, un mix di new wave, rock, folk e synthpop. L’album è totalmente prodotto da Riccardo Sabetti per la sua etichetta appena fondata, la “Rehab Records”, ed è masterizzato agli “Abbey Road Studios” (U.K.) da Frank Arkwright (ingegnere del suono per Joy Division, The Smiths, New Order, Editors e molti altri).
Questo nuovo lavoro è un percorso sonoro che parte dal classico suono dark rock tipico degli Spiral69 per arrivare ad un approccio synthpop dal “french touch” mai sperimentato dalla band. Si tratta di ballate oscure in grado di fissare in modo languido il bene e il male dell’amore, quel sentimento le cui contraddizioni avvolgono questo mini concept-album così come la vita di chi lo ascolta. “Alone” è una sorta di nuovo inizio per la band arrivata alla sua quarta pubblicazione, un nuovo approccio per una nuova avventura sonora per l’ensamble formato oggi oltre che da Riccardo Sabetti da Enzo Russo (Chitarre) e Andrea Freda (Batteria).
Sulle sensazioni esperenziali di questo disco ci siamo fatti una breve chiacchierata con Sabetti.
– Sbaglio o su questo disco la voce è più ferma.. più calibrata… hai cambiato qualcosa?
C’è più consapevolezza della mia voce e di quello che realmente posso fare. Stare tanto in tour permette di metterti alla prova, crescere e spingerti sempre oltre, ti fa anche capire cosa realmente arriva emotivamente al pubblico… Credo che in questo album ci sia questo progresso rispetto ai nostri precedenti lavori.
– Ultimamente sembri più sereno e calmo, mi pare una crescita, in un certo senso. Hai da raccontarci qualche storiella sula produzione di “Angel” o “Rose”?
“When the angels leave” è stata scritta in due ore… flusso di idee… suonata, dura e cruda di getto. Le parole non so da dove mi siano venute, ma credo sia uno di quei rari casi in cui c’è una catarsi perfetta tra la band e tutto va da se al suo posto. Una cosa molto bella. Il testo di “Rose” invece, nasce come idea per un corto…
– Un corto metraggio. . che è stato fatto? O che rimarrà nel cassetto..?
Racconta la storia di due amanti… lui la ama talmente tanto che arriva ad ucciderla per non deluderla mai. Volevo farne un corto, poi invece il mio lato “musico” ha preso il sopravvento ed è diventato un testo per canzone, così invece di farne un corto abbiamo girato il suo video.
– Beh, è un po’ scrivere per immagini in fondo ..una cosa che chi fa regia sente molto, ma non riesce a fare bene. In un certo senso il video è un corto, alle volte.
Si, in questo caso è perfettamente incollato al testo.
– Novità per il prossimo tour?
Probabilmente apriremo ai Cure.
– Tuoi idoli ovviamente..
Assolutamente si; non è ancora certo ma ci sono ottime possibilità!
loro e gli spiritual…due must del dark nostrano!
wao! li adoro!
bei video
una musica che rischia di essere sempre monotona,ma bravi loro!
Naked…pezzone!!!!
non mi era mai capitato di ascoltarli per bene.non male davvero
io sono rimasta sotto con Rose…….splendida!!!
🙂
Grandi Spiral69! Con Alone si sono superati!!!!