La scienza afferma: la coscienza è immortale… su diversi stadi dell’Universo!

L'universo è energia, anche la coscienza. L'energia non muore: dunque la morte non esiste. Il biocentrismo di un famoso scienziato conferma questa teoria

Una nova teoria riguardante la trascendenza, la vita dopo la morte, il corpo considerato come un decoder e universi paralleli. La morte è solo fisica, la coscienza continua ad esistere. Il dottor Lanza ci illustra il suo pensiero, ricco di rimandi.

 

La trascendenza e il problema della morte: la posizione di Epicuro.

E se vi dicessi che non c’è da avere paura della morte? Epicuro, filosofo vissuto tra il 342 e il 270 a.C., considerava la morte uno dei mali che affliggono l’uomo. E si chiedeva se dobbiamo averne paura. La sua risposta? No, non dobbiamo. Perché? Molto semplice: «Quando la morte c’è, noi non ci siamo; quando ci siamo noi, non c’è la morte». Secondo Epicuro, l’obiettivo dell’uomo è quello di raggiungere la felicità e la liberazione dalle paure è un requisito fondamentale per raggiungerla.

 

La trascendenza e il problema della morte ai giorni nostri.

Ma non voglio dilungarmi sui vari pensieri filosofici e non riguardanti la morte. Epicuro non è stato certo il primo, né l’ultimo, ad aver affrontato questo tema, ma la sua posizione è forse una delle più diffuse, una di quelle che è rimasta più impressa. Quella che vogliamo indagare è la teoria di uno scienziato molto famoso che ci prova a spiegare come la vita vada avanti per sempre. Cosa fa andare avanti la nostra vita per sempre? La coscienza… oddio, mi sembra di essere caduto di nuovo nel film “Trascendence”. Ma andiamo avanti e vediamo un po’ che ci dice questo scienziato.

 

Biocentrism: How Life and Consciousness Are the Keys to Understanding the Nature of the Universe”.

Questo è il titolo di un testo che sta andando parecchio forte negli ultimi tempi su internet. Fondamentalmente, il testo prova a spiegare che la vita non finisce alla morte del nostro corpo fisico, ma ha la possibilità di andare avanti per sempre… cosa vuol dire che può? Che ha la possibilità? Ok, andiamo avanti e cerchiamo di capire. L’autore del testo è il dottor Robert Lanza, votato dal New York Times come terzo migliore scienziato in vita.. quindi una persona di tutto rispetto! Ok, mi sento più fiducioso.

 

Chi è Lanza.

Il suddetto dottore è un esperto di medicina rigenerativa ed è direttore dell’Advanced Cell Technology Company degli Stati Uniti. Oltre a questo (caspita! È proprio una persona importante!) il dottore è conosciuto per la ricerca approfondita sulle cellule staminali e per aver utilizzato la tecnica della clonazione su diverse specie di animali in via d’estinzione (bravo! Un’idea intelligente!) e da un po’ di tempo a questa parte, il dottore ha deciso di dedicarsi anche alla fisica (aveva del tempo libero evidentemente) sia meccanica, che quantistica che all’astrofisica. Da tutto questo bel po’ di conoscenze, ha tratto la sua nuova teoria, cioè quella del “Biocentrismo“.

 

La teoria di Lanza.

La teoria del dottor Lanza sostiene che la vita e la coscienza sono due elementi fondamentali per l’universo e in sostanza esso è creato dalla coscienza stessa. Se consideriamo la struttura dell’universo, ci accorgiamo che la sue leggi, le sue forze e le sue costanti sembrano essere ottimizzate per la vita. Questo ci porta a concludere che l’intelligenza esisteva prima della materia.. vabbè, non mi pare un concetto del tutto nuovo, ma andiamo avanti. Lanza continua sostenendo che lo spazio e il tempo non sono da considerarsi oggetti o cose, ma strumenti della nostra comprensione (un po’ in stile kantiano forse? Secondo Kant infatti “spazio” e “tempo” sono forme della nostra mente, grazie alle quali possiamo dare un primo ordine a ciò che di nuovo impariamo grazie all’esperienza).

 

Cosa succede allo spazio e al tempo?

Questa teoria però, che considera lo spazio e il tempo come se fossero un guscio di tartaruga che ci portiamo dietro, sostiene che quando il guscio si stacca, noi esistiamo ancora. Anche se abbiamo perso la nostra posizione nello spazio e nel tempo, la nostra coscienza continua a vivere. Quindi la morte della coscienza in pratica non esiste! La morte della coscienza è solo nel nostro pensiero, in quanto le persone si identificano con il proprio corpo e, sapendo che questo prima o poi scomparirà, credono che la coscienza morirà con esso.

 

La coscienza come un decoder.

La considerazione è questa: se il corpo genera coscienza, allora quando il corpo muore anche la coscienza muore. Se al contrario la coscienza è preesistente, che vive cioè al di fuori dei vincoli di spazio e tempo (un po’ come l’anima nella teoria di Platone) e il corpo riceve la coscienza come un decoder riceve i segnali satellitari, allora la morte fisica non potrà portarsela via come fa col corpo.

 

La vera svolta della teoria.

Eccoci al momento più significativo dell’esposizione: Lanza sostiene che possono esistere universi multipli e simultanei. Se in un universo il corpo muore, allora il corpo di un altro universo può assorbire la coscienza rimasta slegata dal corpo. Questo cosa vuol dire? Dottrina cristiana addio! Rappresentazione dantesca? Inutile! Inferno e paradiso non esistono, dopo la morte la coscienza migra in un mondo simile e abita un nuovo corpo. Una valida “alternativa” alla reincarnazione insomma!

Quello su cui lo scienziato fa leva è la coscienza quantistica dimostrabile attraverso esperienze di pre-morte, proiezioni ancestrali e via dicendo (ne abbiamo parlato qui). La coscienza è concepita come energia che, prima di abitare un corpo diverso perché quello precedente è morto, vive ad un altro livello di realtà. Wow, rassicurante questa teoria!

Roberto Morra

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21 Comments

  • pian piano la scienza capirà l’importanza della scienza vibrazionale per spiegare lìuniverso e l’uomo con la sua coscienza
    molto interessante

  • sarà anche il terzo migliore scienziato in vita, ma si tratta di una teoria,ancora è lunga la certezza o verificabilità

    • indubbiamente! ma i conti cominciano a tornare….e da sempre le teorie sono partite da formule matematiche, poi l’esperimento ci dirà se la realtà è conforme con la teoria

      • già,c’è solo il problema che la realtà dipende dalle nostre interpretazioni cognitive di coscienza….cosa da non sottovalutare

        • Quindi i risultati dell’esperimento che ne dimostrerebbe la veridicità sono soggetti all’interpretazione della nostra coscienza. Mmmh! Interessante rovello psicologico.

          • Infatti! Come diceva Nietzsche e poi in altri modi anche Einstein: “non esistono fatti ma solo interpretazioni”

  • Teorie rivoluzionarie….a dir poco!
    È da capire la differenza con la reincarnazione se quando la coscienza ritrova un corpo ricorda anche la vita passata…

  • lo affermano da sempre gli orientali… non è una teoria da scienziati, gli indiani lo ripetono da sempre… ciao 

  • Uhm, be’ la cosa non escluderebbe nemmeno del tutto le visioni cristiana e dantesca, se invece di considerare paradiso ed inferno come facciamo normalmente li includessimo nei possibili universi paralleli 🙂 io di filosofia non capisco nulla, ma “dall’alto della mia ignoranza” in merito non lo escluderei del tutto.
    Non so perché ma leggendo il post mi è venuto in mente “Gea” di Luca Enoch :/

  • si ma come diceva Uki, bisognerà attendere un ricambio generazionale, un nuovo stile di vita e pensiero affinchè si affermino davvero teorie come queste…
    grazie sempre a Roberto Morra per questi suoi interessantissimi post!!!

  • Bellissimo articolo.. Leggendo provo quasi euforia, ho sempre creduto che la coscienza avesse il dono dell’eterna vita, dell’elisir che gli uomini cercano nella materia ma, si scopre che ne siamo pervasi, circondati da questa energia concentrica esterna anche alla mente, che attenderà d’essere di nuovo nel nostro corpo, eppure quante volte abbiamo la sensazione di vivere cose già vissute.. è finita l’era dei cosiddetti dejà vu inizia l’era descritta nel tuo accurato articolo. grazie.

  • …non c’è nulla di nuovo sotto il Sole e il fatto che la morte sia un limite alla vita biologica non è un fatto nuovo. Solo il “potere” ha tentato in multiforme civiltà di terrorizzare le masse e coloro che affermavano il contrario era solo per una paura personale dovuta a comportamenti dissennati. penso a tal proposito che saremo noi stessi a infliggerci il castigo sgravando le vittime dell’onere di farlo. Tornando al tema: essendo la materia energia e per materia intendo tutto ciò che ha la proprietà di causa effetto è evidente che “il pensiero” è di per sè energia che come si sa non è corruttibile.
    Il dove si collocherà non è ancora ben chiaro ma da qualche parte dovrà pur essere in quanto la stessa energia occupa uno spazio. Per quanto riguarda “il tempo” ritengo che non esista, esso è una unità di misura relativa alla nostra condizione, dimostrazione vuole che il pensiero si sposta da una posizione all’altra in tempo zero lasciando però inalterato lo spazio che per quanto, relativamente annullabile, ha sempre la sua dimensione. Un’altra dimostrazione è quella di particolari persone che riescono a vedere nel “Futuro”, se così è, la predizione annulla il tempo in quanto è presente.

  • sono un ragazzo di 21 anni o finito da un po di anni la scuola nel 2010 quando ero in prima superiore avevo crisi di panico a scuola perche’ PAURA di morire, passo un periodo mi passo tutto. passano 4 anni sto bene tutto bene sto bene al immproviso mi tornano queste crisi o dovuto prendere delle medicine per calmarmi fino a che non o trovato questo articolo di lanza su biocentrismo, io credo di aver capito cosa intende togliendo forse la teoria del multi universi, noi muoriremo ma quando cio aviene una volta formatosi il feto i e poi una nuova vita e come se ogniono di noi rinascese ma in un altra forma di vita un nuovo bambino percio noi muriamo un anno e noi un volta morti verremo traferitti al feto piu’ vicino a noi per cominciare a rivivere ancora. una nuova vita!

  • quando esce il nuovo libro di robert lanza in italia io saro fra i primi a mantova a fare la fila per andarlo a comprere!!

  • Quello che non capisco è come faccia una coscienza ad abitare un corpo esistente (in una vita parallela) che teoricamente dovrebbe già avere una sua coscienza! Quindi cosa succede? Si ritrovano due coscienze in un corpo? Avrebbe più senso occupare un corpo appena nato che potenzialmente ne è ancora privo!

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