“Scappa”, “Noi” e l’Incubo Americano

Il regista afroamericano Jordan Peele ci ha regalato due perle horror dal significato allegorico profondo

Raccontare la realtà attraverso l’allegoria è un esercizio stilistico che il più delle volte risulta complicato sia per il rischio di sfociare nella banalità, sia per quello opposto di risultare troppo arzigogolato e astratto. Ancora più difficile è farlo in un contesto cinematografico horror – un genere non particolarmente predisposto a letture metaforiche – per esplorare temi roventi come il razzismo o la lotta di classe.
Il regista afroamericano Jordan Peele ci è riuscito ben due volte, attraverso pellicole simili ma al tempo spesso divergenti: “Get Out – Scappa” (2017), vincitore di un Oscar per la Miglior sceneggiatura originale, e “Us – Noi” (2019). Due film eccitanti, profondamente intrisi di riferimenti alla cultura statunitense, che raccontano le contraddizioni di una società che sembra davvero essere passata dal Sogno all’Incubo Americano.

In “Get Out”, la trama ruota intorno al weekend che il giovane afroamericano Chris passa con la ragazza Rose a casa della famiglia di lei, gli Armitage, facoltosi benestanti bianchi di stampo liberal. Ben presto Chris si renderà conto che l’apparente gentilezza degli anfitrioni nasconde un fine orrendo, che si interseca in maniera indissolubile con il discorso razziale. I continui riferimenti alla superiorità fisica dei neri, su cui ruota la trama, non fanno altro che esacerbare allegoricamente il tema della segregazione e delwhite privilege”. La superiorità bianca si esprime in maniera tale da fagocitare la “black culture”, non più annichilendola ma assimilandola, facendo sprofondare la coscienza di chi la subisce in un assopimento eterno perfettamente rappresentato nella pellicola: il “Mondo Sommerso”, quello degli afroamericani inglobati che vivono la loro vita “da spettatori”. Il tutto inquadrato in un’atmosfera spaventosa – esaltata da fotografia e primi piani – ma condita da pennellate di satira che rendono “Get Out” tristemente attuale nella fantomatica era della società “post-razziale” di stampo Obamiano a cui fa riferimento.

Analogamente, in “Us – Noi” la narrazione horror funge da espediente per raccontare qualcos’altro. Anche in questo caso la protagonista è di colore: Adelaide – interpretata da una magistrale Lupita Nyong’o – una donna benestante che con la famiglia si reca in vacanza a Santa Cruz, nello stesso posto dove da bambina ebbe un incontro dai contorni onirici con il proprio misterioso alter ego. Una sosia uguale a lei in tutto e per tutto che tornerà come un fantasma – “un’ombra” – nel presente, a capo di un terrificante esercito di oppressi che esce dal sottosuolo. In questo caso la tematica razziale viene abbandonata e la narrazione horror fa da cornice ad un altro tema, quello della lotta di classe. L’immagine del popolo delle ombre allude alla piramide sociale moderna, in cui vi è un ammasso di persone identiche a noi che “sta di sotto”: calpestato, abbandonato e privato delle meraviglie del progresso, ora vuole una vendetta violenta. Rispetto a “Get Out” il rimando è più ambiguo e lascia spazio a una componente horror più esasperata ed esteticamente più appagante. Ma il risultato – compreso il finale che ribalta tutto – è il medesimo.

L’intuizione che rende queste due opere di Peele così interessanti sta proprio nel voler utilizzare il genere horror per una narrazione allegorica di argomenti di natura socio-culturale assai delicati, specialmente negli USA. La pulizia tecnica, l’intensità di certe scene e i numerosi inside jokes inseriti nei film fanno il resto, innalzando “Get Out” e “Us” a pellicole di grande caratura. Che ci ricordano una cosa: l’Incubo Americano fa davvero paura.

Raffaele Scarpellini

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4 Comments

  • Un analisi tra l altro perfetta della condizione esplosa di nuovo oggi in america… è il loro incubo peggiore!!!!

  • Get out è una storia che parte tranquilla e poi si trasforma prima in qualcosa di sinistro poi in un vero e proprio incubo
    Lo sfruttamento dei neri e’ strumento dei deliri di onnipotenza dei soliti folli ricconi
    Tremendo ma grandissimo filmone!!

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