Rocksteria Music Brunch & Giulio Casale

Giulio Casale ospite del brunch della capitale

«…mi sono seduto dalla parte del torto…»

 

 

Tornando a casa dopo essere stato al brunch di Rockesteria, la manifestazione che ogni domenica si tiene presso i locali del ‘Pulcino Ballerino‘, in Via degli Equi a Roma, mi rendo conto che quella di oggi non è stata solamente la presentazione di un disco.

E non perché Giulio Casale non fosse lì per farci ascoltare dal vivo i brani che compongono il nuovo disco dal titolo “Dalla parte del torto“, ma perché ci sono fenomeni che esorbitano la musica per finire nella sfera dell’arte, una cosa che può avvenire solo quando quello che c’è fra l’esecuzioni dei brani, per peso e caratura, assume pari valore.

Così per due ore filate, aiutati da Federico Fiume in qualità di perfetto traghettatore, abbiamo potuto sentire che cosa le opere che in questi anni Giulio Casale ha dato alle stampe hanno fatto di lui. Questo non per fare filosofia fine a sé stessa ma per comprendere quali modificazioni operino di riflesso dalle sue stesse creazioni in un artista che ha deciso di essere un cantautore ma anche uno scrittore e un attore. È bastato ascoltarlo per pochi minuti per capire che i dischi, i libri, gli spettacoli in teatro dell’ultimo decennio sembrano aver migliorato la sua capacità di assimilazione e sintesi, sviluppando una abilità di analisi non comune, abilità comunque già espressa fra alti e bassi, fin dai tempi degli Estra, il suo gruppo fino al 2003.

In questa prospettiva “Dalla parte del torto” appare come l’ennesimo capitolo di un discorso iniziato prima del ’97, un lungo monologo critico che passando per le metamorfosi annunciate dalla moda, le alterazioni devastanti della società personificate dal delirio nordista, tutto alienazione e lavoro, ci ha mostrato il mondo occidentale come una sorta di supermarket delle ansie in forma di labirinto. Un posto dal quale scappare attraverso la poesia, per ritrovare sé stessi e la propria unicità, in quanto eredi, a maggior ragione nel caso di Giulio Casale, di una tradizione cantautorale che da sempre sconfina nella letteratura.

Così, quando tutto finisce, posata la chitarra acustica, anche se consapevoli che nella versione elettrica del disco i brani saranno molto diversi, rimane la sensazione di aver ascoltato qualcosa in più di un concerto estemporaneo. Rimane la sensazione di aver avvicinato fra i musicisti della sua generazione, tra i quali spiccano nomi come quelli di Clementi, Agnelli, Fiumani, Godano, il più poliedrico fra loro e senza tanti giri di parole sicuramente il più impegnato nel fondere forma e sostanza in questi anni così difficili.

 

«…e a queste cose pensarci sempre e non parlarne mai,

e non parlarne mai…»

 

 Piero Maironi

* foto dalla pagina ufficiale di Facebook

 

 

DISCOGRAFIA ESTRA

1992 Mentre il mondo era fuori
1993 L’assedio n° 2
1996 Metamorfosi
1997 Alterazioni
1999 Nordest Cowboys
2001 Tunnel Supermarket
2003 A conficcarsi in carne d’amore (doppio CD live)

DISCOGRAFIA GIULIO CASALE

2002  Sullo Zero
2005   In fondo al blu
2012  Dalla parte del torto

OPERE LETTERARIE

2002 Sullo Zero
2006 Se ci fosse un uomo – gli anni affollati del Signor Gaber
2007 Dark Angel, i testi di Jeff Buckley
2008 Intanto corro
2009 La canzone di nanda

 

 



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