.“Ciao Carissimo” è l’album d’esordio dei Riforma, uscito il 13 settembre 2016. Un lavoro istintivo che riflette e traduce su disco la lunga esperienza live maturata dal terzetto di Grosseto negli ultimi dieci anni. Otto brani sospesi tra alternative rock, cantautorato e tracce di new wave, realizzati quasi interamente in presa diretta al Mono Studio di Milano con Enea Bardi (Jack Jaselli, Sananda Maitreya, Paola Turci ecc.). Si parla di amicizia, amore, vita, gioia, solitudine ed invidia, il tutto focalizzandosi sull’essere umano e sulla sua necessità di conoscersi e ascoltarsi, per non perdersi e per essere in grado di amarsi e riconoscere persone e situazioni positive per la sua esistenza.
Luca Berti (voce/basso), Luca Brandini (chitarra) e Simone Giulietti (batteria) hanno maturano negli anni una grande esperienza live, dai piccoli pub alle grandi piazze. Nel 2008 hanno vinto il premio della critica al Wasabi Rock Festival. Nello stesso anno hanno registrato un intero album, che non verrà mai pubblicato ma dal quale sono stati estratti i due singoli “E Che Sia” ed “Un Punto”, ricevendo un buon riscontro sulle emittenti
radiofoniche italiane.
«Ciao Carissimo è il nostro esordio e, naturalmente, è per noi un lavoro molto importante – raccontano i Riforma – Siamo un gruppo che in questi anni ha suonato molto dal vivo, e che dal vivo riesce ad esprimere al meglio la propria musica. Siamo molto legati alla nostra natura sonora: un trio che non vuole fare uso di strumenti extra, o che comunque cerca di ridurlo al minimo. Abbiamo quindi cercato di ricreare in studio ciò che siamo davvero: la batteria, il basso e la chitarra principale sono stati registrati in presa diretta, 3-4 take per ogni canzone per poi scegliere la versione migliore, senza editing. Per tutta questa serie di motivi abbiamo voluto registrare al Mono Studio di Milano con Enea Bardi, vecchio amico maremmano, trapiantato ormai da anni nella metropoli. In pratica un disco fatto quasi in famiglia, visto che anche per il lavoro grafico e video abbiamo scelto Luca Deravignone, altro grande amico. Le canzoni hanno una specie di naturale filo conduttore, che può essere riassunto con la frase “ascoltarsi per non perdersi”. Spesso, per paura o per pigrizia, rimandiamo a data da definirsi un percorso di introspezione che ci aiuti a capirci meglio, ma è proprio da lì invece che crediamo ognuno di noi dovrebbe partire. Ciò che è inevitabile può essere solo rimandato e siamo fermamente convinti che molto, se non tutto, dipenda da noi. Nessuno può e deve tenere a te come te stesso. Questo dice il nostro disco».
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un rock docile e leggero. ascoltabilissimi :))
mah , a me non arrivano molto
sono bravi pero’. piu’ della media secondo me
e’ un buon lavoro. yess!!!
Questo gruppo ha un futuro …veramente bravi!
Gran bel lavoro. Bravissimi! !!