«Più o meno in questo periodo, nel 2020 cominciava il lockdown nazionale. Come tutte le situazioni “estreme”, questa condizione ha costretto tutti a fare i conti con i propri limiti ma anche con le proprie virtù, con il coraggio e con le paure, con spazi piccoli che devono diventare enormi per poterli trasformare in “Mondo”. Il cielo, che non si può che guardare dalla finestra, diventa più limpido che mai e il frastuono della città diventa silenzio. Il sentimento che lega tutto questo è la Malinconia, che è la Felicità di essere Tristi».
È con queste parole che Renzo Rubino racconta il suo nuovo singolo “Lasciami stare” (produzione artistica Andrea Rodini e Giovanni Sala – produzione esecutiva Giungla Factory), il primo dopo la magica esperienza della seconda edizione del suo “Porto Rubino”, il Festival ideato dallo stesso artista e diventato un docu-film presentato alla 15ma edizione della Festa del Cinema di Roma.
Renzo Rubino ha vinto l’Accademia di Sanremo partecipando all’edizione 2013 con il brano “Il postino” contenuto nel disco “Poppins“. In quell’occasione vinse il “Premio della Critica Mia Martini“. Tornò a Sanremo nel 2014 classificandosi terzo con i brani “Ora” e “Per sempre e poi basta” vincendo il Premio dell’Orchestra come “Miglior arrangiamento“. Nel 2017 è uscito il suo terzo disco “Il gelato dopo il mare” tra i 25 più bei dischi dell’anno secondo Panorama. Nel 2018 è tornato ancora a Sanremo con “Custodire” prodotto da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Nel 2019 invece va per mare con il suo Festival Porto Rubìno. Alla seconda edizione del 2020 diventerà un Docufilm per SkyArte presentato al Festival del Cinema di Roma a cui hanno partecipato importanti artisti del panorama italiano.
Ad oggi “Lasciami stare” è un brano, scritto interamente da Rubino, che grazie al tocco di Mauro Ottolini, all’arrangiamento dei fiati, e di Andrea Beninati, all’arrangiamento della sezione ritmica, riesce a trasmettere tutta la malinconia, i dubbi e le domande sul futuro che ognuno di noi si pone dall’inizio della pandemia.
Il Singolo racconta anche il silenzio composto degli artisti nel primo lockdown, la sofferenza per la mancanza dei live e del rapporto diretto col pubblico, l’incognita costante per ciò che verrà, da un anno a questa parte. Alla fine di tutto, però, la speranza trova sempre spazio. Così, per Rubino “Lasciami stare” diventa un vero e proprio “canto contro il malessere”.