Ogni estate è a sé.
Io non sono triste, ma vorrei esserlo.
Un tempo lo ero. L’estate che finisce. Non mi tange. Non ho ricordi.
Non ho memoria.
Ho preso il brutto vizio di fumare sigarette prima di fare colazione. Un tempo era un tabù. Adesso mi sveglio prestissimo.
Fumo una sigaretta.
Mi rimetto a letto.
Anziché diminuire. Come dovrei.
Il mio peso corporeo cade a picco.
L’annosa questione della domenica di fine estate. Non sono triste. È un peccato.
L’estate è bella.
Non sento più niente. Ho perso gli stimoli. Devitalizzato.
Non sono isterico, né cattivo. Tutt’altro. Non comprendo la cattiveria. Non concepisco le cattive azioni. Per me siamo degli esseri buoni.
State calmi. State tutti calmi.
Dilapiderò i progressi.
Non concepisco i problemi e le azioni ingiuste. Non mi do pace. È per questo che reagisco male.
E allora sì, divento spietato.
di Edoardo Vitale
Foto: “Donna in abbigliamento serale non idoneo per il clima di fine estate con vento di fine estate che soffia dietro”
di Edoardo Vitale
visto il sole di oggi,mi è tornata su una sensazione simile di questo agosto scorso…ora piango
gajarda sta cosa!
bellissimo!
Semplicemente icastico…
interessante e onirico nella sua crudezza
si, c'è da diventare spietati! 🙂
LOL ^-^
bello tutto,immagine e testo.bello bello bello,anzi bellissimo
mi è arrivato. complimenti
sento idem..