Presidenti a Tempo Perso: “Crepa, cuore” per uno sgomento intrigante

La band alt/folk romana torna con un disco accomodante e avvolgente attraverso un immaginario crudo e confidenziale

.Crepa, cuore”: un titolo emblematico, per un lavoro che fa dei contrasti il suo punto di forza. In effetti, quell’imperativo può avere molteplici significati, ed è proprio questo il gioco condotto dai Presidenti a Tempo Perso nei brani del nuovo lavoro, uscito lo scorso aprile per LaChimera Dischi (Edizioni Terre Sommerse).

I sette brani di questo EP non ricalcano, tuttavia, le contraddizioni di una generazione a violente chiazze di colore, come fosse una trasposizione sonora di un’opera di Jackson Pollock; al contrario, qui la “slackness” fa da padrona, rivelandosi essi stessi una contraddizione in termini, dove una musica soffusa, quasi pigra, si oppone a dei testi sinceri, forse vagamente edulcorati, ma fortemente intimi e personali.

La creatura di Matteo Rotondi conosce molto bene la materia che tratta, e il risultato è un buon lavoro, ben prodotto, in grado comunque di risultare scorrevole e gradevole, sebbene a tratti pecchi di eccessiva uniformità dal punto di vista compositivo. L’EP si fa, in ogni caso, riascoltare volentieri, con alcuni episodi particolarmente ispirati (i timidi tocchi elettronici un po’ alla Massive Attack tra le righe di “Rottami”, e la conclusiva “Attico”) che sarà molto interessante ascoltare dal vivo, e non mancheranno di intrigare gli appassionati di genere.

 

Federico Ciampi

Tracklist:
1. Preludio
2. Tutto tace
3. Sollevamento pesi
4. Ottovolante
5. Rottami
6. Rottami (Reprise)
7. Attico

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