Le tendenze politico-sociali di questi anni stanno mirando verso un baratro suicida, molti sono i Paesi che non riescono ad uscirne fuori, un po’ per la cecità dei propri popoli, molto per l’infamia dei propri leader. L’Italia c’è dentro fino al collo.
Indietro di 4 posizioni rispetto al 2009, subito dopo gli Emirati Arabi Uniti e appena prima della Lettonia: nella geografia dell’innovazione e dello sviluppo economico, un paese come l’Italia si trova al 35° posto (con un punteggio di 40.7 su 100). Si tratta di in una classifica generale che conta un totale di 125 paesi nel mondo valutata dal Global Innovation Index (Gii) e stilata dalla Business School of the World Insead.. e parla chiaro: per quanto riguarda prodotti innovativi, infrastrutture, istituzioni, capitale umano e ricerca, produttività scientifica, accesso al credito e mercato degli investimenti (le classi analizzate), l’Italia fa cagare! Cioè, il Gii non dice questo letteralmente, ma il succo è quello. L’Italia non è il paese del futuro, senza sviluppo e innovazione, laddove scarseggia anche il presente… non c’è speranza.
Certo, è vero, se il Bel Paese è così nella merda è per colpa dell’infame processo di indebitamento creatosi su scala mondiale grazie al potere di creare e distruggere moneta e credito da parte di pochi ma potenti banchieri, che controllano le banche centrali, BCE in primis.. Passano il tempo a ricattare i governi con interessi, prestiti, declassamento e il non acquisto dei loro titoli del debito pubblico: sono la peste.
Ma questo, anche se ancora avvolto su fumose basi di verità, si sa bene. La cosa che più mi colpisce è che recenti dati dimostrano che tutti i Paesi che si sono rifiutati di pagare questo cazzo di debito pubblico, dopo il crollo generale, si sono ripresi alla grande. Potrebbe essere la chiave di volta!? Non per il Governo italiano, che infatti decide di fare una nuova manovra finanziaria finendo ancora una volta per dissanguare tutti con altri colpi di grazie ai coglioni.
In sostanza, piuttosto che continuare con manovre depressive che da decenni non fanno altro che infilarcelo su per il sedere a noi poveri disgraziati, forse sarebbe davvero il caso di:
–Uscire dall’Euro e tornare alla Lira;
–Ripudiare il debito pubblico (..che l’abbiamo fatto noi?! No! Ecchecazzo!);
–Nazionalizzare la Banca d’Italia e sottoporla a una commissione parlamentare;
-Ripristinare i vincoli di portafoglio e di acquisto dei Titoli di Stato, come prima del divorzio della Banca d’Italia dal Tesoro;
-Proporre un vincolo costituzionale di pareggio di bilancio.
In questo modo si eviterebbero tagli depressivi e socialmente laceranti, si risparmierebbe il 22% della spesa pubblica, si azzererebbe il debito pubblico, si potrebbe svalutare la moneta e così rilanciare le esportazioni, gli investimenti, l’occupazione. Non si avrebbe più bisogno di emettere titoli del debito pubblico, salvo in caso di emergenze, ma qualora accadesse verrebbero comprati dalla Banca d’Italia. Si potrebbe perfino tornare a fare l’amore!
Invece no.., qui si continua a propinare l’indebolimento del Paese e l’incremento dell’insicurezza e di quella paura utile solamente a portare il Paese e la gente in condizioni ottimali per il capitale internazionale, che aspira infatti solo a rilevare dall’esterno l’economia e le risorse, compresi i lavoratori di un Paese in ginocchio, pronto a lavorare per bassi salari, senza garanzie e tutele. Nello sconforto, non posso far altro che sentir puzza di schiavitù. Tutto ciò è voluto dalle politiche e i ricatti di BCE, UE, FMI e società di rating? Forse sono gli untori della Terra. Tenete sempre presente cosa hanno fatto gli Stati Uniti all’America del Sud… secondo manuale del Capitalismo.
Così, il progetto Europa allargato a 27 membri è finito. La Commissione ormai non conta più un cazzo. Le decisioni si prendono tra cancellerie di paesi forti, sono esclusi tutti gli altri. Si decidono le mosse della BCE per salvaguardare innanzitutto la Germania. Questa, assieme ai suoi satelliti e alla sua epigona, la Francia, l’ha oramai detto e ripetuto: non accetterà mai di emettere gli eurobond, cioè di mettere in comune il debito pubblico proprio con quello italiano e degli altri paesi eurodeboli.
Così è probabile che i Paesi euroforti non accetteranno mai l’integrazione politica con l’Italia, non accetteranno mai il suo debito pubblico; magari non lo fanno perché sanno davvero che la classe politica e dirigente italiana è troppo marcia e incompetente, solo gli italiani ancora bighellonano nella cecità. All’estero tutti hanno visto quel che è abbastanza: mafia, storie funamboliche sui rifiuti di Napoli, sul bunga bunga, su una giustizia insopportabile… il carnevale delle troie. L’Italia è affetta da un virus strano. Nessun Paese o azienda efficiente può averne interesse, può voler solo sfruttarla assumendone il controllo dall’esterno. Come biasimarli. Probabilmente l’idea della Germania è quella di tenere l’Italia sotto la BCE e gli organismi comunitari, che i tedeschi possono dirigere, al fine di neutralizzarla come Paese concorrente sui mercati internazionali e di costringerla, prima che finisca per lasciare l’Euro, a pagare i propri debiti in Euro verso le banche tedesche anche al costo di dissanguarsi. Ecco… io credo che forse è il caso di ripudiare il debito pubblico e di lasciare l’Euro finché non siamo ancora dissanguati.
Se a qualcuno venisse in mente di affermare indignato che ripudiare il debito “non si fa”… sarebbe da dirgli, con calma per carità, che chi ha comprato titoli italiani lo ha fatto sapendo che erano a rischio, è il gioco dell’economia, dove è comunque previsto anche il premio di maggior rendimento. Infatti gli si potrebbe anche sottolineare che chiunque avesse voluto era libero di rivendere i titoli italiani, invece di rompere i coglioni a noi! Di fatto la Germania ne ha guadagnato, statene certi!
Invece, se la BCE dovesse solo proferir un’obiezione… gli si replicherebbe di ficcarsela su per il culo la sua opposizione, perché il suo comportamento è inaccettabile, in quanto non ha mai reso nota la quantità di denaro prodotta e la quantità di crediti erogati… ma andassero a fanculo! E a Bruxelles si replicherebbe che il SEBC (Sistema Europeo delle Banche Centrali) viola l’art. 1 e 11 della Costituzione. Infatti l’art. 11 non autorizza i non trasferimenti della sovranità per motivi finanziari, ma per motivi di pace! Non è proprio la stessa cosa. L’art. 11 non autorizza le limitazioni in favore di un organismo sovranazionale -esente da controllo democratico, come è la BCE- ma in favore di altri Paesi! L’art. 11 non autorizza queste limitazioni nelle condizioni tali che le banche centrali di Regno Unito, Danimarca e Svezia, seppur non soggette ne all’Euro ne alla BCE, sono presenti all’interno della BCE stessa.. partecipando ai suoi utili e alla sua sovranità monetaria, anche sull’Italia! Ma soprattutto, ci sarebbe da dire a Bruxelles che sta violando la norma fondamentale: quella dell’art. 1, perché il SEBC toglie al popolo la sovranità monetaria ed economica, ovvero la principale componente della sovranità e del governo, e inoltre viola l’art. 1 perché lo scopo della BCE non è la tutela del lavoro, ma quello del potere d’acquisto della moneta. Questo è anticostituzionale: inaccettabile!
E poi non ce lo mettiamo l’articolo ZERO: quello che viola ad ogni Stato di affondare la vita della propria Nazione… quello che entra in gioco quando il popolo si rompe il cazzo di essere fregato, quando la gente ne ha le palle piene delle stronzate che il Governo gli profila a 32 denti mentre sotto sotto lavora di zucchine su per i suoi deretani. Insomma, è l’articolo che salvaguarda il nostro sacrosanto diritto di fare della nostra vita ciò che cazzo più ci pare. Quello di godercela, di vivere in santa pace in comunione col mondo e i nostri amici. Il diritto di essere felici, di pensare all’esultanza della nostra vita e non alla paranoia di non avere pane per i nostri cari. Il diritto di non provare tristezza ma più di tutto noia a livello collettivo, perché soprattutto paesi come l’Italia o la Grecia sono sempre stati terre di entusiasmo e piacere… terreno di fervida creatività e saggezza… ecchecazzo!
Fatale
ahahah! wao!!!
s'ha da fare!!!!!!!!!!!!!!
questo articolo è condivisibile,nn credo si possa fare tutto, ma qualcosa si deve fare!
5 mosse fattibili, lo hanno fatto in Islanda e non solo. Certo da noi è più complicato, siamo una nazione numerosa, pure troppi galli a cantare con i loro interessi…
eppure sarebbe così facile. Si risolverebbe gran parte dei problemi attuali, con un po' di aggregazione e senso civile comune!
viva l'articolo zero! quello è stato violato da tempo ormai! è inaccettabile!
molte cose violano l'articolo zero… molte, moltissime cose…
come al solito quel di uki sono stati lungimiranti… oggi la germania ha chiaramente detto che se la grecia non garantisce ciò che deve per il suo debito all'interno della Ue… può anche uscirne…
sembra così rompersi sempre di più quel tabù secondo cui non si potrebbe neanche considerare una ipotesi del genere.
la germania non ci sta a relazionare con noi così in debito, allora usciamo dall'euro no? in fondo hanno violato l'articolo ZERO|
interessantissimo, bellissimo ed entusiasmante articolo!!
faccio girare..