Per i giorni in cui avrei voluto vederti crescere, per le rughe che ti si sono aperte tracciate da sorrisi che non ho fatto insorgere io, per i primi due capelli bianchi che qualcuno avrà trovato prima di me. Per la vita che è troppo tardi per averla vissuta come l’avrei – o l’avremmo? – voluta, per i tramonti seguiti da prospettive troppo troppo diverse, per il sonno che mi hai fatto perdere senza saperlo.
Per lo sgocciolare di un esistere che procede impietoso e che avevo pensato tanto tanto troppo diverso da come è stato dismesso. Per la mia macchina davanti al tuo cancello e la tua chissà dove in piena notte, per il destino clandestino, per il silenzio di comodo. Per i vestiti nuovi che non ti immaginavo, per i vestiti nuovi che non indosso con classe, per le suppellettili essenziali.
Per la benzina che finisce, per lo squillare a vuoto, per gli arrivederci che si dilatano.
Per questo sto facendo la valigia. Perché non si può avere tutto, e questo deve valere anche per te.
di Matteo Mammucari
la dedico al mio destino clandestino..
grazie Matteo M.
cercando di non trovare mai un biglietto così……….. ☺️
Quel deve valere anche per te mi sa di rancore,peccato. Però tocca l’animo in modo potente…
Bel testo di Mammucari, sempre toccante
il momento della valigia arriva sempre ….. si spera solo che non si debba partire
bella,bella
il poeta sa esprimere quello che tu hai nel cuore ma non sai dire…e spesso neanche capire
grazie mammucari
bellissima
il rammarico diviene consapevolezza, che porta a scegliere nuove strade, con la cognizione che non si può avere tutto
sempre bravissimo il Mammucari
…. prospettive troppo troppo diverse…
🙁
e quindi: ……..per il sonno che mi hai fatto perdere senza saperlo.
quante lacrime al vento.
complimenti a matteo mammucari. bellissimo testo