Per questo

Hai poi trovato il mio biglietto?

Per i giorni in cui avrei voluto vederti crescere, per le rughe che ti si sono aperte tracciate da sorrisi che non ho fatto insorgere io, per i primi due capelli bianchi che qualcuno avrà trovato prima di me. Per la vita che è troppo tardi per averla vissuta come l’avrei – o l’avremmo? – voluta, per i tramonti seguiti da prospettive troppo troppo diverse, per il sonno che mi hai fatto perdere senza saperlo.

Per lo sgocciolare di un esistere che procede impietoso e che avevo pensato tanto tanto troppo diverso da come è stato dismesso. Per la mia macchina davanti al tuo cancello e la tua chissà dove in piena notte, per il destino clandestino, per il silenzio di comodo. Per i vestiti nuovi che non ti immaginavo, per i vestiti nuovi che non indosso con classe, per le suppellettili essenziali.

Per la benzina che finisce, per lo squillare a vuoto, per gli arrivederci che si dilatano.
Per questo sto facendo la valigia. Perché non si può avere tutto, e questo deve valere anche per te.

di Matteo Mammucari

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