Oxygen: intervista in vista di ItsUp2U

Conosciamo meglio Oxygen, un'interessante cantautore dal sound elettro-pop che sabato si farà sentire sul palco dell'acclamata rassegna della capitale per band e solisti

Massimo Bartolucci, alias Oxygen, è nato il 13 giugno 2000 a Terni. Dall’età di quattro anni ha cominciato a frequentare una scuola di musica dove ha imparato a suonare il pianoforte e cantare. Fin da piccolo ha partecipato a diverse manifestazioni musicali.
Ha frequentato una scuola media a indirizzo musicale e attualmente il liceo classico sempre a indirizzo artistico-musicale.
Dal 2017 scrive canzoni (musica e parole) e nello stesso anno partecipa al Tour Music Fest con “Without Oxygen” arrivando fra i primi cinque finalisti italiani nella categoria cantautori. Grazie a questo ha avuto l’opportunità di firmare un contratto con l’etichetta “Noise Symphony” di Roma.

Da dove è nata la tua passione per la musica e di fare il cantautore?

La mia passione per la musica nasce da bambino. Il momento più importante è di sicuro stata la mia selezione per la 51a edizione dello Zecchino d’Oro. Di lì in poi ho sempre provato un profondo amore verso il canto, che, accompagnato dallo studio di pianoforte e chitarra, all’età di sedici anni si è trasformato in amore verso la composizione di canzoni, musica e parole. La scrittura è qualcosa che è nato in me quasi senza volerlo: avevo notato quanto i cantautori che ascoltavo mettessero delle proprie esperienze e delle proprie emozioni nei loro brani e ho provato a farlo anch’io, scoprendo finalmente il mio modo di esprimermi.

Chi è il tuo cantante/cantautore preferito? In che modo lo hai preso come fonte di ispirazione?

Adoro il sound di Frank Ocean e dei nuovi Paramore, le parole di Lorde e Rex Orange County, il modo in cui i Florence + The Machine esprimono i loro testi in musica. Del panorama italiano la mia preferita è sicuramente Levante. Ho ricevuto ispirazione dal loro repertorio, alle volte inconsapevolmente, ma il risultato è sempre stato sostanzialmente differente dalla loro produzione, forse perché proprio fra gli artisti che ho citato c’è senza dubbio una certa eterogeneità.

Da cosa trae ispirazioni il tuo nome?

Io sono Massimo Bartolucci. Il mio nome d’arte, Oxygen, nasce dal modo in cui mi hanno chiamato fin da subito gli amici della Noise Symphony, perché ero arrivato alla finale del Tour Music Fest del 2017 con la mia prima canzone, “Without Oxygen”, che è compresa nel repertorio che eseguirò il 30 Novembre a It’sUp2U.

Quando scrivi i tuoi brani a cosa ti ispiri, che sensazioni provi al momento? Qual è il tuo processo di scrittura?

Ho sempre scritto per esternare qualcosa che era difficile da dire a parole. Spesso non so nemmeno io cosa vorrei scrivere, so solo che ho bisogno di mettere quella particolare emozione nero su bianco per iniziare a comprenderla. In questi casi, musica e parole vanno di pari passo.
A volte, invece, so esattamente cosa voglio scrivere, e il testo nasce quasi come una poesia alla quale la musica si accosta in un secondo momento.

Ti saresti mai aspettato di arrivare tra i primi 5 al Tour Music Fest?

Ho sempre creduto in quello che faccio. Ma le selezioni del Tour Music Fest hanno rappresentato per me la primissima conferma che quello che stavo facendo era di qualche valore, che potevo andare avanti, che quello che avevo da dire interessava a qualcuno.
C’erano centinaia di cantautori alle selezioni, eppure la mia canzone è arrivata tra le prime 5. Non me lo sarei mai aspettato.

Come ti stai preparando all’appuntamento di sabato per It’sUp2U?

Sto provando moltissimo coi miei amici della band: Tommaso Terem, che si occupa di sequenze e suona tastiere e chitarra, e Alessandro Fiorini, batterista. Stiamo lavorando affinché nulla sia fuori posto e in modo da arrivare al pubblico di It’sUp2U come meglio possiamo. Abbiamo fatto una scelta di repertorio che comprendesse sia canzoni in inglese ma anche una in italiano. Non vedo l’ora di vedere come reagirà l’audience. Venite a sostenerci!

Gabriele Edoardo Mastroianni

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