Non ricordo: Roul Castro si è preoccupato di nascondere le immagini di Che Guevara quando Obama è andato in visita a Cuba? Eppure si sa che Washington non ha mai apprezzato molto il rivoluzionario argentino. Ma il presidente cubano, in piena distensione, non si è fatto problemi: «Cuba é questo, è Fidel, è Guevara, è la Rivoluzione, se vuoi avere a che fare con noi devi capire chi siamo». Nessun problema, nessun imbarazzo. È così che si compiono azioni diplomatiche efficaci, patti chiari amicizia lunga. Renzi o chi per lui ha fatto coprire i nudi dei musei capitolini per non offendere il Presidente iraniano Rohani, trattandole alla stregua di banali immagini pornografiche, e visto che in quelle opere d’arte non sono riusciti vederci nient’altro che culi e tette, hanno pensato che anche l’ospite avrebbe ragionato allo stesso modo. Ma come giustamente ha dichiarato Vittorio Sgarbi, il Premier iraniano non è un ignorante, non è il leader caprone di un qualche gruppo fondamentalista islamico chiuso nel suo “harem” all’ombra di una tenda nel deserto; ha studiato a Glascow (bastava leggere Wikipedia) ed è stato promotore di diverse azioni politiche volte all’integrazione della donne e all’apertura con il mondo occidentale (sempre con i suoi limiti). Sapeva benissimo cosa lo aspettava a Roma, e lo sapeva bene anche il suo staff, ma nonostante questo qualcuno ha deciso di prendere l’iniziativa (chi?), senza che arrivasse nessuna richiesta né dall’Iran né dalla sua Ambasciata. Rohani é consapevole del valore culturale e artistico delle statue antiche, sa che non si tratta di becere rappresentazioni “zozze” volte a soddisfare i palati lascivi degli italiani. Nascondendole, invece, abbiamo fatto un’inutile ammissione di colpa: “Hanno ragione i musulmani: il nudo è sbagliato. Noi le teniamo scoperte perchè siamo una civiltà dedita ai vizi e ai piaceri della carne ma ora nascondiamole perchè sta arrivando il rappresentante della volontà divina e a Dio, si sa, queste cose non piacciono. Speriamo che ci perdonino se non siamo ancora riusciti a far capire al nostro popolo che quelle sono raffigurazioni blasfeme, ma erano lì prima di noi e qualche professorone ci ha detto che sono di valore”.
Lasciare le statue scoperte sarebbe stato un importante segnale: noi siamo questo, non tutti la pensano come voi e ciò che è giusto per voi non sempre lo è per gli altri. Il mondo è bello perché vario! Disdegnare la propria storia vuol dire non capirne il valore, vergognarsi dell’arte che raffigura dee ed eroi nudi significa pensare che siano davvero solo ammassi di culi e tette marmoree. Quando si dice essere ignoranti e pensare che lo siano anche gli altri.
L’unica ragione che potrebbe giustificare tanta premura è quello legato alle ripercussioni politiche in Iran: una fotografia del Presidente iraniano al fianco delle suddette statue potrebbe diventare uno strumento nelle mani dei suoi avversari politici, da sbandierare di fronte ad una popolazione che probabilmente non è dotata del suo stesso bagaglio culturale. Ci può stare, ma credo che lo staff di Rohani avrebbe saputo gestire la cosa in maniera opportuna.
È vero, il Presidente iraniano ha dichiarato di aver apprezzato il gesto ma, del resto, cosa doveva fare? Qualche parola di apprezzamento per il popolo che ti accoglie ci vuole, anzi mi verrebbe da dire che si è sentito in dovere di intervenire proprio per dare una mano al povero Governo italiano bersagliato dalla stampa, facendo passare il gesto come un “errore in buona fede”. Probabilmente non ci credeva neanche lui. Anzi, sotto sotto si sarà sentito pure offeso, trattato come un caprone incapace di comprendere le culture e le tradizioni del mondo, proprio ora che cercava di dare al mondo un’idea dell’Iran che non fosse legata solo al fondamentalismo.
Che cosa penseranno ora nel mondo islamico? Niente di nuovo: che siamo dei depravati, figli di una società corrotta dall’ossessione dei piaceri carnali che i nostri leader politici non sono in grado di contrastare. I musulmani crederanno che siamo diventanti consapevoli della nostra incapacità di contenere gli istinti, in quanto cultura inferiore e immorale e che dall’alto (o dal basso) di tale consapevolezza abbiamo deciso di fare ammenda davanti ai rappresentanti del “vero Dio”. Nascondersi è una chiara ammissione di colpa, noi non abbiamo nulla di cui vergognarci, così facendo abbiamo sminuito il valore della nostra cultura a danno di un possibile dialogo “alla pari” tra la cultura Occidentale e quella Medio-Orientale. Abbiamo dato forza ai conservatori islamici convinti di trovarsi di fronte ad una società vittima delle sue stesse contraddizioni morali, in prossimità ormai del proprio fallimento.
E gli iraniani che avranno pensato? Che li consideriamo dei barbari, incapaci di apprezzare arte e cultura. Ben fatto ragazzi!
Daniel Nicopòlis
mi piace molto….la donna e i paroli…
Che figure di merda…..ma dove arriveremo!!!!!
Lettura distaccata e purtroppo realistica di come la cosa è/verrà percepita all’estero….
…ma come cazzo gli è venuto in mente?
Incredibile, “cultura e religione” come pretesti, e “non rispettano la coesistenza dei contrari, anche a case degli altri. Mi chiedo se allo stesso modo, in visita in Brasile, passando per Rio de Janeiro, in estate, vengano tolte dalla folla le donne in bikini? Impossibile !! Ma ciò che intriga e ‘che piuttosto che solo un incontro diplomatico e commerciale fossero pure a quel museo? Da Vinci e Michelangelo si staranno rivoltando nella tomba!
nicopolis sempre licido! concordo in pieno. una vergogna
concordo anche io con Daniel. abbiamo perso un occasione , in occasione per ribadire chi e’ l’occidente , anche per presentare la nostra cultura per quello che e’ , ossia arte , non nudi da coprire … siamo stati piu’ bigotti di loro . da non crederci
Bel post. Una lettura interessante dell’accaduto . Non abbiamo fatto una bella figura vergognandoci delle nostre radici culturali
Potevamo invece essere più assertivi, tendere una mano ma ben salda sulle nostre certezze
L’Italia è un paese davvero ridicolo, specchio dei suoi governanti
Complimenti a Daniel N.
gia’ e’ molto difficile avere un dialogo alla pari con loro che si sentono gli unici portatori sani della fede , poi succedono anche queste cose. non avevo pensato a questa storia in questi termini . in fatto di politica estera e’ stata una grande mancanza di fermezza ed identita’ . poi se ci ricordiamo dei maro’? lo stesso …. abbiamo politici come pecore, lecchini delle banche e perfino degli altri paesi
cervelli di bassa cultura…..neanche le scimmie arrivano a tanto almeno loro se non altro hanno il rispetto della natura
sono tutte cazz…te per tenerci impegnati a discutere sul NULLA..
lo fanno apposta…
^_*
Comprimi
Nessuno ha pensato che magari…
quella che hanno nascosto non era altro che “la refurtiva”,
proveniente dai saccheggi compiuti all’estero dall’Italia ?!?
Interessante articolo!
La ragione più plausibile l’hai esplicitata bene nel passaggio :
“L’unica ragione che potrebbe giustificare tanta premura è quello legato alle ripercussioni politiche in Iran: una fotografia del Presidente iraniano al fianco delle suddette statue potrebbe diventare uno strumento nelle mani dei suoi avversari politici, da sbandierare di fronte ad una popolazione che probabilmente non è dotata del suo stesso bagaglio culturale. Ci può stare, ma credo che lo staff di Rohani avrebbe saputo gestire la cosa in maniera opportuna.”
Credo che non vogliano ammetterlo, ma l’idea sembra essere venuta proprio allo staff del presidente iraniano..
ma, allora, al tempo di ora sarebbe stato più facile ammettere che sia stata una richiesta ufficiale che una cosa incredibile fatta da ancora non si sa chi…
ma?
comunque bel post di Nicopolis
uno dei migliori articoli su questa vergognosa vicenda
adoro Daniel …. <3
Splendido articolo
Ancora, noi abbiamo coperto… ci hanno ordinato di fare, e noi, pirla, facciamo…. non perdiamo tempo, è meglio!
Sono d’accordo! Sembra proprio un’ammissione di colpa! …ma colpa di che!?!