La storia la fanno i vincitori: un giorno guarderemo negli occhi i nostri figli e gli racconteremo della liberazione della Libia dalla tirannia… magari troveremo in quei libri di testo il modo di sentirci gli onori dell’accaduto… anche senza avere la coscienza di meritarseli.
Giovedì 20 ottobre alle 13.30, mentre tutti mangiavano un pasto veloce prima di tornare a lavoro, e magari mentre altri cercavano anche solo un pezzo di pane da mettere sotto i denti, vista la crisi, il Consiglio Nazionale di Transizione libica annunciava l’assassinio di Muammar Gheddafi. Cioè, nessuno ha usato la parola “assassinio”, però a me è venuta in mente mentre assaporavo il mio piatto di pasta. Il sugo del mio pomodoretto era identico a quello del sangue di Gheddafi, che a vederlo così, quasi mi è passata la fame. Tranquilli, ho finito il mio piatto di pasta, non potevo certo sprecarlo, avete idea di quanti bambini libici non possono permettersi neanche il sugo di quel piatto!
Certo Gheddafi era un despota, magari pure un delinquente assassino, avrà oppresso non poco il suo popolo, però, la cosa curiosa è che la stramaggioranza di chi è passato per la Libia e ha parlato con la gente, sa bene che seppur non certo sprizzante di gioia e libertà la popolazione non si è mai del tutto lamentata del suo “tiranno”.
Di fatto, l’avvento di Gheddafi avviò l’epoca delle nazionalizzazioni e delle espulsioni di inglesi e italiani cui seguì l’adesione entusiastica al panarabismo nasseriano. Così ad oggi, il costo della vita in Libia è molto meno caro di quello dei paesi occidentali. I cittadini non pagano tasse e non sanno neanche cosa sia l’Iva. Il Rais fu infatti abile nel ridurre i contrasti interni con una politica fatta di inclusione (di alcuni) e di elargizioni sempre più diffuse. Anche se comandò in modo ferreo, è chiaro, seppe dispensare sufficiente potere economico e riconoscimenti formali e sostanziali alle diverse tribù libiche. Per la Tv invece era solo un mostro come Saddam o Bin Laden, anche se lo è diventato nel giro di pochi giorni, improvvisamente. Senz’altro ..mostri lo sono diventati nelle foto che li ritraggono morti ammazzati e insanguinati.
Nel discorso che fece nella sua ultima visita in Italia, quando si parlò solo della sua tenda beduina e delle gnocche che si portava dietro, una moda tutta italiana come sappiamo, Gheddafi diede davvero l’impressione di aver mangiato la foglia contro i piani oligarchici europei. Sfidò di fronte le più alte cariche istituzionali e militari italiane il dominio coloniale dell’Africa guidato dalla Francia del napoleonico Sarkozy, sbattendoci in faccia tra l’altro la memoria del brutale colonialismo fascista in Libia, accennando ai gas tossici usati da noi per sterminare i libici e ai campi di concentramento fatti dagli stessi invasori italiani. Come se non bastasse, rivendicò la libertà degli stati mediterranei di riappropriarsi di quel bacino territoriale, come è giusto che sia, è fu come una lezione di coraggio nei nostri confronti, che, Paese Mediterraneo per eccellenza siamo invece ancora assoggettati alle nazioni vincitrici della Seconda Guerra Mondiale (vedi la penetrazione della Gran Bretagna e dell’U.S.A. sul Mediterraneo)… e prendere lezioni di coraggio da uno con una faccia di plastica come quella, vi giuro mi ha solleticato non poco il deretano..
In sostanza, Gheddafi voleva un’integrazione continentale dell’Africa, voleva creare un Fondo Monetario Africano, una nuova moneta affrancata dal dollaro, forse l’errore politico più grande della sua vita. Insieme agli altri Capi di Stato del Nord Africa (guarda caso tutti spodestati con le recenti rivolte) il Rais voleva un nuovo sistema monetario di stampo islamico che secondo le leggi dettate dal Corano avrebbe rigidamente proibito i tassi d’interesse e le azioni di lucro proprie delle nostre banche. Insomma, banche che non prevedono tassi d’interesse!!! Questa.. si chiama vera rivoluzione ragazzi! Gheddafi ce l’aveva infatti a morte con l’anacronistica Nato, attraverso la quale all’America per il dominio anglo-americano sul Mediterraneo manca solo la Siria e appunto la Libia (visto che l’ex Jugoslavia è stata già conquistata e il popolo serbo già annientato). Di fronte a tutto questo, mi sono chiesto cosa studieranno le generazioni future, ma soprattutto, cosa gli dirò io, che ho vissuto queste vicende… mi devo preparare.
Infatti, continuo ad essere assalito da famelici dubbi anche quando trovo notizie tipo quella di qualche giorno fa in cui si legge di un ex-giudice della Corte d’Appello del New Jersey (sempre in onda su Fox News) che ha accusato l’Fbi di aver creato quasi tutti i casi di “sventato pericolo” contro gli americani negli ultimi 10 anni da parte della Siria. Ed ecco che l’idea che più mi tormenta è che abbiamo assistito all’ennesima “guerra santa” dell’occidente, con il vile appoggio dell’Onu, velata da una rivoluzione completamente disancorata dalla realtà delle azioni messe in campo.
Abbiamo assistito all’annientamento dello Stato sovrano socialmente ed economicamente più avanzato del continente africano (ricordiamoci che la Libia non ha debito pubblico, a differenza di tutti i paesi dell’Occidente), con l’assassinio del suo leader fino a poco tempo fa nostro amico e alla faccia della risoluzione Onu del 1973. Nessun processo, nemmeno una forca come accadde per Saddam: un colpo alla testa e poi il pestaggio in piazza sotto i flash dei fotografi… chissà se anche quelle foto finiranno sui libri di testo?
Ma chi è che esultava in quei macabri festeggiamenti, il popolo africano? Dovrei credere che gli arabi festeggiavano per la morte dell’unico leader arabo che ha ottenuto risarcimenti per il periodo colonialista e che denunciava l’ipocrisia dell’Occidente? Forse festeggiavano per la morte di un brutale dittatore, indiscutibilmente, ma non certo per la “liberazione”, per la libertà, non credo proprio! La morte di Gheddafi, quelle immagini, sono la dimostrazione lampante di ciò che il Colonnello libico andava denunciando da decenni dalla sua tenda beduina, magari anche piantata sotto il Colosseo o vicino l’Eliseo!
Ad ogni modo, mi sembra giusto rimarcare il fatto che Gheddafi era un bastardo autocrate, che in Libia mancavano non poche libertà individuali, che non c’erano libere elezioni e non esisteva un’opposizione in grado di controllare il suo operato. Detto questo, alla luce del fatto che abbiamo ben capito che la democrazia non si esporta -che in questo senso abbiamo fallito in Afganistan e in Iraq ad esempio, che esiste una buona probabilità di una rivendicazione di una nuova impostazione coranica della giustizia che regnerà nel nuovo protettorato occidentale a guida islamica, che il popolo libico non sembra per un cazzo contento di ricevere i nuovi feudatari… io mi chiedo: dopo la fine del Rais, chi penserà ora a protrarre i suoi progetti “sociali”?
– Siete sicuri che la nuova democrazia ricostruirà l’acquedotto (distrutto dai bombardamenti della Nato) che dava da bere al 70% della popolazione libica, completamente gratis?
– Con i profitti del petrolio Gheddafi aveva costruito scuole ed ospedali, loro cosa faranno con quei soldi? Ma soprattutto, il prezzo del petrolio continuerà ad essere di 0,08euro al litro?
– Continueranno a dare elettricità ed acqua domestica gratuita per tutti come lo era finora?
– Le auto continueranno ad essere vendute al popolo al prezzo di costo?
– Gli studenti che vogliono andare a studiare all’estero, potranno ancora ricevere una borsa di 1.627,11euro al mese?
– Tutti gli studenti diplomati riceveranno ancora lo stipendio medio della professione scelta se non dovessero riuscire a trovare lavoro?
– Una coppia appena sposata, si vedrà ancora pagato dallo Stato il primo appartamento o casa (150 metri quadrati)?
– Ogni famiglia libica, previa presentazione del libretto di famiglia, continuerà a ricevere un aiuto di 300euro al mese?
– Rimarranno ancora i cosiddetti “Jamaiya”? Dove si vendono a metà prezzo i prodotti alimentari per tutte le famiglie numerose, previa presentazione del libretto di famiglia.
– Tutti i pensionati riceveranno ancora un aiuto di 200euro al mese, oltre la pensione?
– Tutti i cittadini della Libia che non hanno una casa, potranno ancora iscriversi all’organizzazione statale che attribuisce una casa senza alcuna spesa e senza credito ai senzatetto?
– Ma soprattutto, secondo voi, stavo parlando del Paese dei Balocchi o della Libia?
Il sipario è ormai calato sul beduino che volle farsi re, un leader che forse sottovalutò il fatto che il suo regno era diventato l’obiettivo più bramato dall’impero del male, il suo trono andava al di là di lui. Troppi gli interessi dell’Europa coloniale e dell’America perché il Rais potesse assumere il ruolo di unificatore del continente africano, ora non esageriamo… E forse quando io sarò un anziano nonnetto, passerò per un pazzo maniacale quando racconterò ai miei nipotini dei miei dubbi sull’accaduto, forse loro dopo aver letto i libri di scuola, chiameranno la Neuro dicendo: “Il nonno è impazzito! Continua a sparar cazzate e assurdità sulla storia dei primi anni 2000”, e magari mi rinchiuderanno davvero dentro qualche manicomio, perché il nonnetto “sta cagando un po’ troppo fuori dalla tazza”… proprio come fece Gheddafi!
Fatale
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DIALOGO di un weekend libico.. Un “bordello” di armi e sesso..
mi è salita la bile…
proprio non so come leggeremo i libri di storia..con quale coraggio..
la libia era questo??????
se nessuno sa di queste cose,come potranno mai saperle le generazioni future???
la storia la fanno i vincitori…e noi che sappiamo, abbiamo perso con tutta l'africa!
qui si centra sempre nel segno!sono scossa…:O
..le cose come stanno..
Andrea- trovo davvero esaustiente il tuo articolo.. completo dell'orrore e dei vantaggi che l'ex desposta.. -ucciso e non giudicato da un tribunale- Lui aveva creato il primo stato davvero indipendente africano.. proprio contando sui dollari ed altro che aveva accumulato- ho letto anche 'Italiani ,brava gente''– con questo non giustifico la violenza che ha pepretato alla maggioranza dei suoi prigionieri.. ma il popolo vive anche di pane-
riposa in pace Kadaffi, i tuoi aguzzini pagheranno l'ingiustizia che ti hanno fatto.
Per i mandandi e criminali che hanno voluto il tuo assassinio gli auguro che possano fara la tua stessa fine, che siano torturati, vilipediati e ammazzati come hanno fatto con te. Cosi sia per i secoli dei secoli. amen
senti questa riposa in pace gheddafi… ma tu o voi siete fuori di testa secondo me , uno scrive una lista di cose puramente utopiche sulla "bellissima libia" e voi ci credete ??? se il popolo si è ribellato ed e' morto per liberare il paese da quel dittatore , assassino stupratore depravato un motivo ci sarà no??? che sono tutti deficenti? no giusto solo il popolo italico lo e' che vede sempre del buono dove non c'è nè e che se lo fà sempre mettere in quel posto !!! ma documentatevi prima su gheddafi , e pensate al vostro di paese che è già nella merda più profonda … invece di scrivere minchiate su cose che non conoscete !!! "riposa in pace gheddafi…." tu secondo me ti devi far vedere….
a me pare che infatti fatale affermi chiaramente di essere di fronte un dittatore… ma cerca di insinuare il dubbio a tutti quelli che davvero non si documentano, che, non tutto ciò che si è detto di gheddafi è vero… così come oggi è successo con chavez!