È molto difficile leggere quest’articolo di The Vision, scritto da Matteo Leonardon, però è molto postato e condiviso, perché se si può dir male di un vegano e del veganesimo è sempre una cosa che dà un certo piacere.
Ciao Matteo, come stai? Ti sei divertito a mettere insieme dei dati per il tuo articoletto su The Vision? Era da un po’ che non c’era l’articolo acchiappaclick contro i vegani.
Quest’articolo fa schifo, è tendenzioso, prende dei dati (perché è documentato) e li usa alla cazzo di cane, come si dice a La Sorbona.
Un paio di anni fa sono stato invitato a parlare a La Sorbona, lo scorso anno a Princeton e McGill, uso i dati anche io, credetemi, però lo faccio con dei criteri di oggettività, non sempre i dati confortano la nostra tesi, ma è onestà intellettuale dare uno sguardo ampio.
Matteo, parliamone chiaramente, io la prendo sul personale, perché sono un vegano etico e le persone come te mi hanno stancato.
Ok, mi preoccupo per la tortura, lo sfruttamento, lo stupro, le sofferenze e la barbara uccisione di migliaia di individui non umani, di altre specie poiché non sono un antispecista (lo chiarisco subito).
Mi preoccupo di meno di chi raccoglie anacardi… lo dici tu tra l’altro, perché che cosa ne sai dove compro io le cose? Cosa ne sai del mio carrello della spesa? Sei sicuro che io abbia un’alimentazione a base di quinoa e mayonese di anacardi? E che cosa ne sai che io non faccia niente per chi è sfruttato quotidianamente (tra l’altro il problema è il capitalismo, non il veganesimo, non so se te ne sei accorto…).
Ma vorrei farti una domanda?
Tu che cosa fai?
Cosa fai per giudicare chi almeno una causa l’abbraccia?
Hai un telefonino? Hai un computer?
Cosa fai per i minatori che estraggono il cobalto in Congo? Tu ed il tuo editore di The Vision che ti pubblica? Non lo so, magari siete i più grandi attivisti al mondo, ma da una rapida ricerca sul Web non risulta.
Cosa fate per i vostri abiti Made in China fatti da lavoratori minorili sfruttati?
Chi coglie gli anacardi è pagato 2,20 dollari al giorno, un po’ di meno di chi raccoglie i pomodori nelle campagne del sud per conto delle mafie, del caporalato e di altre persone che di etico non hanno niente (e sicuramente non sono vegane), tu che fai invece per loro?
Matteo, redazione di The Vision, voi cosa fate per mettervi a giudicare i vegani?
Si, è vero, tanti vegani sono noiosi e boriosi, sembra facciano proselitismo, ma ogni singolo vegano già solo con le scelte commerciali di base, fa molto di più di chiunque altro, si, anche da un punto di vista etico.
Fatti un giro qui per avere solo un’idea degli animali macellati… ora, in questo istante!
Poi magari se vuoi parliamo del disboscamento da soia (che è destinato all’allevamento intensivo), delle risorse destinate agli animali che saranno per il 40% cibo buttato (oh, è etico questo? Matteo, uccidi degli individui per gettarli nella spazzatura), parliamo dell’inquinamento che il consumo di derivati animali genera e potrei andare avanti parecchio.
Allora, invece di rompere il cazzo ai vegani, perché vi dà fastidio il fatto che di default siano più etici di voi, o più morali o quello che vi pare… fate qualcosa per rendere il mondo un posto migliore, informatevi, guardate l’impronta ecologica della vostra vita, LCA dei prodotti che acquistate. Invece di puntare il dito contro i vegani, fate qualcosa, volete essere più etici? Agite invece di parlare e sparlare.
Vi lascio con dei materiali che magari vi possono aiutare a chiarirvi le idee (sono pochi, ma se ne trovano parecchi… vi consiglio di recuperare materiali con fonti certe):
> “Earthlings – Terrestri”
> L’ispirato discorso di Gary Yourofsky
> “Independent”: “Il Veganesimo è il solo modo migliore per ridurre il nostro impatto ambientale sul pianeta – Gli Studi…”
> “The Guardian”: “Evitare la carne e i latticini è il ‘solo modo migliore’ per ridurre il tuo impatto sulla Terra”
–
Nicholas Ciuferri
sai che un po’ quel articolo mi aveva convinto. o comunque mi erano venuti dubbi su una possibile nuova industria capitalista dell ecosostenibile
Bhe pensiamoci …. se in massa ci dovessimo spostare al vegano , essendo in tanti , ci sara’ bisogno di un industria intensiva anche per i prodotti vegani . Il capitalismo semplicemente asseconderebbe la domanda per inglobare i profitti. E poiché la loro legge è la ottimizzazione dei profitti saremmo da capo a dodici
ti consiglio di leggere “Se nulla importa” di Foer, ci sono moltissimi dati di organizzazione come FAO o ONU con degli spunti di riflessione ma soprattutto sconcertanti certezze, come il fatto che il problema che poni tu, nella realtà, non esiste (numeri alla mano)
forse e’ per questo che ciuferi appunto scrive che il problema e’ il capitalismo
;))
perche’ i dati riportati da quel sito sono errati ???
tenendo conto che seppur non sono vegano, mi sto sforzando di diventare almeno vegetariano per tutti i buoni motivi elencati da nicholas