Ho conosciuto I Ministri nel 2006, al loro esordio. Avevo quindici anni e una connessione internet non definibile come connessione. Terzo anno del liceo, o meglio primo anno, se calcoliamo gli anni come da vecchio ginnasio. Li conoscevo solo io in classe e sul fatto che li conoscessi solo io ci son rimasta per anni. Nonostante passassi i video o regalassi dischi.
Qui nella provincia di Latina, al confine con quella romana, in un paese che non risulta sulle cartine geografiche ed è soltanto una frazione, senza semafori e caserme le cose sono sempre arrivate tardi, forse mai. Ce le dovevi portare perché eri andata già a prendertele.
I Ministri me li son portata dietro, per tutti i tre anni del liceo e li ascoltavo di nascosto. Me li son portata dentro e me li porto ancora, come un sacco che posso svuotare e vomitare quando voglio, bastano due dita nel cuore, come suggeriscono bene.
Il 29 Luglio a Roma spengo la mia quarta candelina e lo festeggio al meglio, qui al Rock in Roma sotto il palco dell’ Italian Way. Quando salgono sul palco, sono quelli di sempre, sempre carichi, sempre urlanti e soprattutto grondanti di acqua e sudore. La quantità di liquidi sul palco è direttamente proporzionale alla botta di energia che ti scaricano addosso. Sfondano il palco con “Mammut” e iniziano a buttar giù muri con pezzi che vanno dal nuovo album “Cultura generale”a ripercorrere su e giù tutti gli altri album.
I Ministri non hanno vie di mezzo e questo è quello che mi piace di loro. Se decidono di regalarti un pezzo acustico lo fanno con “La Piazza” e due chitarre, a sorpresa. Spiazzante, direi. E ripenso a quelle bombe di colore che è come se ti colpissero il petto. È il primo pezzo con cui li ho conosciuti è un po’ come tutte le prime volte, dicono che non si scordano mai. “Ecco tieni le parole da non dire”. Appunto non hanno vie di mezzo, il rapporto con il pubblico è sempre costante e non manca mai, tra bottiglie di acqua lanciate e Davide che si butta svariate volte sul pubblico su “Il bel canto”. Ormai un must. Con i ministri o ti prendi i pugni in faccia o è meglio se non lo sai.
C’è chi organizza i viaggi a Lourdes a Medjugorje, io ho il mio pellegrinaggio fissato ormai da anni.
“Cacciati due dita nel cuore e vomita”
Sofia Bucci
Sempre sia lodata la Bucci per le sue parole, per i suoi scatti, per il suo cuore, per il suo non avere vie di mezzo. Come i Ministri.
Io amo l’una e gli altri.
Grande band! Una realta’ ormai. Certamente non mancano di energia dal vivo! Bello tutto!
Bellissimo report ragazzi. Sito interessantissimo! Qualsiasi argomento trattato lo fate in modo eccelso e originale! Complimenti!
un modo di politicizzare l’esistenzialita’ attraverso il rock davvero potente! Non amo tutto il loro repertorio, ma quando azzeccano la canzone lo fanno in modo inequivocabile ed inarrestabile!
bellissime le foto…. e un articolo che condivido ormai anche io nelle esperienza personale
Vomito e schiaffi in faccia! Spaccano di brutto!
gia’ , nessuna via di mezzo ! sempre in tiro ! 😉
uno dei migliori gruppi di italia
Io li metto nel mucchio dei gruppi indie ascoltabili quando capitano ………. anche se devo dire che Bucci mi ha incuriosito sul vederli dal vivo
concerto spaccaculi! sottoscrivo in todo Sofia ….
bello rivivere la serata in queste foto magnifiche
FOTO SPETTACOLARI! BUCCI DIRE CHE SEI BRAVA E’ NIENTE. DEI BIANCHI E NERI PARTICOLARISSIMI E SUGGESTIVI CON OTTIMI MOMENTI RAPITI AL SOGGETTO.
E CHE DIRE DEI MINISTRI….SPACCANO COME POCHI