Messaggi mentali via Internet: preludio alla telepatia?

Un esperimento ha trasmesso un messaggio mentale semplice tra due persone a distanza di migliaia di chilometri. Più che telapatia, una furbata tecnologica..

Una ricerca dimostra che attraverso i nuovi strumenti, come internet, è possibile mettere in comunicazione due persone davvero molto distanti tra loro. La comunicazione non avviene attraverso le solite modalità, ma attraverso messaggi inviati dalla mente… ecco perché qualcuno grida alla telepatia. Ma sarà proprio così?

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Telepatia.. cos’è la telepatia? Voi come la definireste? Qualcuno parla di telepatia come la capacità di sentire i pensieri altrui, metti il poliziotto Parkman di “Heroes” per esempio, o la chiaroveggente di “American Horror Story – Coven“. Entrambi questi personaggi, che tra i loro attributi avevano anche quello di telepate, potevano leggere nella mente altrui e sapere cosa le altre persone stessero pensando. Comunemente si parla di telepatia anche come la capacità di inviare e ricevere messaggi mentali: insomma non ci limitiamo a mandarli o riceverli, ma possiamo dar vita a dei veri e propri dialoghi. Infatti ‘Wikipedia‘ la definisce come la capacità di comunicare con la mente.

Prima di discutere e presentare la notizia, voglio ricordare che già Ernesto de Martino, antropologo napoletano vissuto nella prima metà del Novecento, aveva parlato di telepatia, raccontando di sciamani che in stato di trance erano in grado di far giungere un messaggio a persone molto distanti. E ricordo anche che una ricerca simile era già stata fatta, ma non c’erano due uomini ma un uomo e un topo.

 

La “scoperta”

La rivista americana “Plos One” ha pubblicato uno studio importante (ok, vediamo quanto è interessante o sensazionale). Questo studio sostiene che sarebbe possibile trasmettere un messaggio mentale, non molto complesso almeno per il momento, tra due persone, distanti anche migliaia di chilometri (credo di averla già letta questa cosa da qualche parte…).

Per affermare questo, ovviamente è stato condotto un esperimento: sono state messe in comunicazione India e Francia (ah però! Forse la cosa si fa interessante). La comunicazione è avvenuta fra due soggetti, ovviamente. Il primo aveva degli elettrodi in testa che, via internet, trasmettevano le sue attività cerebrali sotto forma di encefalogramma (ah.. elettrodi… vabbè, andiamo avanti). I messaggi a cui pensava erano semplici, tipo “buongiorno” e “ciao”. Questo primo soggetto si trovava in India e il computer a cui era collegato trasformava gli impulsi elettrici in un codice binario e li inviava in Francia. Lì un altro computer li trasmetteva ad un’altra persona mettendoli in forma di flash luminosi. Questa seconda persona ovviamente non poteva vedere o sentire le parole, ma è stata in grado di capire i messaggi (ok, mi stanno cadendo le braccia, io già pensavo ad una straordinaria capacità della mente umana, e voi mi venite a parlare di una specie di giochino fatto con le luci come l’alfabeto Morse fatto con le luci delle torce elettriche?).

 

Vogliamo trovare un merito alla scoperta? E troviamolo!

Parlare di telepatia mi pare un po’ esagerato. Il merito di questa scoperta, il merito di questo esperimento, sta nell’aver saputo sfruttare i mezzi di comunicazione esistenti per far effettivamente comunicare le persone, anche ad enorme distanza. Almeno questo è quello che dichiara Alvaro Pascual-Leone, co-autore della ricerca, professore di neurologia alla facoltà di medicina di Harvard: si voleva utilizzare ad esempio Internet per mettere in comunicazione persone a grande distanza. Scusate ma… non c’era bisogno di una ricerca scientifica per sapere che Internet mette in comunicazione persone anche molto distanti tra loro!!! (Riprendiamoci dalla tentazione di mandarli aff…) Quindi diciamo che il merito è di aver trovato il modo di far comunicare le persone anche in maniera non convenzionale. Forse questi messaggi sarebbero meno rintracciabili? Il vantaggio sarebbe quello di far arrivare delle informazioni a distanza senza correre il rischio di intercettamenti. Questo sì che potrebbe essere una cosa notevole.

Roberto Morra

 

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