. «La gente irlandese e quella italiana hanno lo spirito vicino», cosi Bono degli U2 esordì dal palco dei concerti italiani del “The Joshua Tree Tour” del 1987.
E in effetti esiste da sempre un legame forte tra i due popoli che i Mardi Gras hanno sempre tenuto vivo nella loro musica.
Infatti, sin dalle prime recensioni su “Hot Press” (“La band ha la giusta etica di lavoro che li porterà ad avere successo e valgono la spesa del biglietto per andarli a vedere sia in città, che a Roma in Aereo”) e dai primi tour che li portarono sul palco della culla del rock irlandese, e non ovvero il “Whelans“, la band ha tenuto vivo il legame con quel mondo.
Dopo aver musicato una poesia di W.B. Yeats “Men improve with the years” assieme a Liam O’Maonlai degli Hothouse Flowers (definito da Bono la “voce soul bianca più bella del mondo”) e aver inciso “Road Song” con Mundy ecco che i Mardi Gras fanno uscire due singoli assieme a Mark Geary uno dei songwriters dublinesi più amati
Già al fianco di Jeff Buckley al Sin-E durante gli anni di permanenza a New York, Mark Geary ha fatto uscire sei album e lo si vede spesso in tour con Glen Hansard.
Dice Mark Geary: «Ho cominciato a suonare in Italia due anni fa il mio grande amico Glen Hansard mi disse che c’era interesse per la mia musica e che avrei dovuto provarci. La gente, la cultura, il cibo, il modo di vedere la vita: siete un’ispirazione. Ho incontrato band come Fireplaces e Mardi Gras e ho legato con musicisti del vostro paese. Ho imparato che la magia sta nella condivisione».
Ecco le due video-story dell’incontro tra i Mardi Gras e Mark Geary.
“Adam & Eve” e “Gingerman” sono contenute nel primo album di Mark Geary “33 1/3 Grand Street” e sono ora rivissute da Geary e i Mardi Gras.
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> Evento Fb: Mark Geary e Mardi Gras live al Felt Music Club (Roma) – 17 maggio