Marco Cavallaro: intervista tra ironia e commedia

Parliamo con Marco Cavallaro, attore e regista, che recentemente ha ottenuto grande successo al Teatro Vittoria con la commedia ” Singles“, assieme ad Antonio Grosso e Claudia Ferri – scritta da Rodolph Sand e David Talbot, che ha ottenuto grandissimo successo. Racconta infatti di un gruppo di amici, singles appunto, che tra varie peripezie cercano l’anima gemella, in modi molto divertenti, ma sempre insieme. Amici di una vita, che si danno supporto l’un l’altro, in un mix di risate e divertimento. Così con Bruno, Giuliana e Antonio, vedremo le varie tappe che percorreranno alla ricerca dell’amore.
A tale proposito Marco, ci racconta un po’ di retroscena.

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Ciao Marco, complimenti in primis per lo spettacolo, che sta ottenendo grandi successi. Cosa ne pensi della scelta del tema e quanto mai la trovi attuale in un mondo così “liquido” come direbbe il buon Bauman?

Grazie mille Laura. Lo spettacolo è stato un bel successo, 15 mila persone lo hanno visto nelle 60 repliche fatte in grandi città italiane, con tante risate e applausi. È un bellissimo risultato tenendo conto che nessuno di noi tre è “famoso” quindi non di richiamo per il grande pubblico… ed invece così non è stato! Il tema affrontato è sempre più attuale, i single sono sempre presenti nella nostra società, anzi ultimamente sono sempre di più causa le coppie che scoppiano in forte aumento. La società di oggi ci porta a tutto questo. Forse i Social e la tecnologia ci hanno portato a non avere più pazienza e attesa, tutto viaggia molto velocemente e così anche i rapporti tra le persone. Siamo diventati tutti delle applicazioni da scaricare e poi usare quando ci serve. Bauman aveva previsto tutto… io dico che da liquidi stiamo per diventare evaporati se continuiamo così. Non è tutta colpa della tecnologia, ci mancherebbe, ma del fatto che non si legge più, si parla sempre meno e non ci si confronta con quello che era il passato.

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È stato facile trovare sintonia tra voi o ci sono stati momenti di difficoltà, e quanto ci avete messo a realizzare la commedia?

Con Claudia avevo già lavorato in passato in altri lavori, è stata anche la protagonista di una mia commedia, tra di noi sul palco c’è una straordinaria sintonia. Con Antonio è la prima volta che lavoriamo insieme ma ci conosciamo da anni ed ognuno di noi ha sempre seguito il lavoro dell’altro. Nonostante questo ci siamo ritagliati i nostri ruoli senza calpestare l’altro, anzi aiutandoci a vicenda.
Lo spettacolo lo abbiamo provato per un mese intero insieme all’autore, nonché regista dello spettacolo che dalla Francia è venuto per supervisionare il suo lavoro. Sono state prove molto divertenti con il giusto grado di tensione che ci vuole quando fai un nuovo lavoro e metti insieme mondi e culture diverse, soprattutto sul piano della comicità. Di sicuro è stato un meraviglioso momento di crescita professionale.

Quali sono, tra le tante cose che accadono nella trama, quelle secondo te più veritiere, quelle che accadono quotidianamente. Ad esempio a me ha colpito molto la scena in cui la mamma chiama Giuliana e lei fa finta di essere in compagnia il giorno del suo compleanno pur essendo sola. È stata molto toccante.

Nonostante la commedia sia leggermente datata (il testo risale a 22 anni) e tante cose che noi raccontiamo i single di oggi non le fanno, o almeno le fanno in modo diverso, abbiamo cercato di modernizzare qua e la dove era possibile e dove il regista ci ha permesso di fare. Il pubblico si diverte, molte scene sono di situazione e fa tanto ridere il mondo in cui siamo conciati in scena. Tante scene però sono ancora attuali perché alcune dinamiche, soprattutto nei rapporti interpersonali, non sono cambiate nel corso della storia. La scena di cui parli è molto toccante e Claudia l’ha fatta in modo eccelso. Chi vive da solo ed è single cominciando ad avere un’età, cerca sempre di nascondere ai propri genitori il loro malessere nel sentirsi soli. Lo si fa per pudore, per vergogna, per quel senso di fallimento o semplicemente per non far preoccupare gli affetti più cari. Il problema è che non c’è nulla di cui vergognarsi ne tanto meno sentirsi falliti se si è soli, basta avere l’intelligenza di saper accettare la cosa e di capire il motivo per cui lo si è. Non sempre chi è single lo è perché non trova qualcuno con cui condividere parte della vita, magari sta bene così da solo.

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Il ritratto che voi fate dei singles è molto toccante, ma in fondo anche quello dell’amicizia ne esce fortemente rafforzato, non credi?

L’amicizia è uno dei solari più importanti della vita, al pari dell’amore. Oggi questa parola ha perso la sua forza, oggi si è amici su Facebook senza essersi mai visti, eppure si dice siamo amici. Le amicizie vanno coltivate, vissute e protette e come nell’amore le amicizie possono essere meravigliose, contrastanti, litigiose e tanto altro ancora. Anche in questo caso serve tanta intelligenza e cultura.

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Quanto durerà la tournée e che tappe toccherete?

Sono state 60 date bellissime tra Milano, Torino, Roma, Modena, Bologna, Trento e Ostia… e tante altre ci aspettano la prossima stagione quando riprenderemo lo spettacolo per il secondo anno; insomma i nostri “Singles” continueranno a far divertire altro pubblico in giro per l’Italia.

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Facci uno spoiler: sei già alle prese con la prossima commedia?

Io scrivo commedie in continuazione, adesso riprendo due grandi successi che quest’anno chiuderanno il loro ciclo di repliche dopo tante stagioni fortunate.
Ne ho una nuova chiusa nel cassetto che spero di poter fare al più presto e intanto ne scrivo altre non solo per me ma anche per altre produzioni che le stanno mettendo con successo in scena anche senza la mia presenza.
Inoltre sono felice che una mia commedia sbarca fuori dall’Italia per la prima volta. Infatti “Se ti sposo mi rovino” sarà rappresentata a Varsavia in uno dei più importanti teatri della Polonia… sono molto curioso di vedere se la mia comicità farà ridere tanto anche persone dalla cultura e dalla lingua diversa.
Continuo a scrivere a produrre, dirigere e recitare nei miei lavori, con l’unico obiettivo che ho da 26 anni a questa parte… farvi divertire spero di riuscirci sempre.

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Laura Petringa

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