.Recensione Pt.1
Ogni 5 secondi cannoni da assedio sventrare
spazio con un accordo tam-tuuumb
ammutinamento di 500 echi per azzannarlo
sminuzzarlo sparpagliarlo all’infinito
Nel centro di quei tam-tuumb
spiaccicati (ampiezza 50 chilometri quadrati)
balzare scoppi tagli pungi batterie tiro
rapido Violenza ferocia regolarità questo
basso grave scandere gli strani folli agitatissimi acuti della battaglia Furia
Recensione Pt.2
Noi vogliamo cantar l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità.
Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno.
Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
Non v’è più bellezza, se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all’uomo.
Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’Impossibile?
Noi vogliamo glorificare la guerra –sola igiene del mondo– il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertarî, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
Recensione Pt.3
In un futuro dispotico ad un vecchio despota decrepito “rubano” le sue modelle da monta e lui curiosamente si incazza.
Tra l’altro vengono fatte scappare dalla sua prima moglie/imperatrice. E si sa, queste cose bruciano un po’ di più.
Come un novello Menelao decide di mettere ogni altra cosa in secondo piano e partire per riscattare l’orgoglio ma soprattutto giovane e tenera carne, che altrimenti che si fa tutto il giorno nella fortezza tra una tortura e un banchetto?
Poi ci sono macchine, moto, esplosioni, botte, morti assurde, personaggi improbabili, il deserto del Namibia.
Ah, c’è anche un chitarrista che sputa fuoco dalla chitarra&basso di fronte ad una parete di amplificatori, che sono l’unica cosa che rimane pulita per tutto il film. Tra l’altro è un mondo dove tutto è mosso dall’avidità per la benzina, quindi utilizzarla per sparacchiare fiamme dal bimanico è proprio sensato.
Ogni tanto, storditi da suoni ed inseguimenti, sempre oltre ogni limite della sopportazione, si pensa “Bhè, qui si vede che ha fatto anche Sin City! Che creatività! Che fotografia!”, poi però si rinsavisce e ci si ricorda che quello è un altro Miller e che i due non hanno niente da spartire. E si ritorna nello stato catatonico e impassibile di cui fino a poco prima.
Per fortuna.
Tom Hardy ha detto di aver lavorato sulla psicologia del personaggio. Quindi ci deve essere, io la sto ancora cercando.
George Miller pure, temo.
Forse una trama avrebbe potuto aiutare un po’ lo spettatore. Magari c’è nel film originale del 1979. Potrei anche cercarla se non fossi così incazzato per aver buttato i soldi del biglietto.
Nella filmografia di George Miller spiccano: Babe 1, Babe 2, Happy feet 1, Happy feet 2. Poi ha capito che lavorare su trame troppo complesse era troppo difficile.
A Cannes è stato applaudito per 15 minuti di fila, non so voi, a me sa di raptus isterico.
A Cannes è stato applaudito per 15 minuti di fila. Ecco che succede a svegliarsi di colpo dopo “Youth”.
A Cannes è stato applaudito per 15 minuti di fila. Ecco cosa succede a non fare i controlli antidroga ai critici.
La nota di chiusura è per i doppiatori italiani: è forse stata emanata qualche legge che impone di utilizzare toni baritonali e gutturali? È proprio obbligatorio fregarsene della voce originale degli attori?
Un film correlato è “Locke”. C’è Tom Hardy e sta tutto il tempo in macchina però è geniale, davvero.
Nicholas Ciuferri
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ah ah ah
fantastico Ciuferri!
due recensioni di Ciuferri in un giorno …. per puro caso poi ho riaperto il sito …. è un segnale , non c’è dubbio ! questo di film ero ancora indeciso …
Fantastici..!
si , si , la voce del popolo
il pubblico , sembra di sentirlo ….
meravigliosa recensione! 😀
la mancanza di un minimo di storia, di trama, di sceneggiatura originale………ha rovinato un film la cui prima parte è a dir poco travolgente!
bravissimo ciuferri ! recens fighissima! 😉
sono andato a vederlo ieri al cinema e… LO ADORO DA MORIRE
signori fermatevi tutti: E’ UN FILM FANTASTICO!!!!
capolavoro!!!!
io l’ho trovato un film travolgente …. posso capire tutte le critiche del caso , ma questo rimane un film totale!!!!
Usare la parola “sceneggiatura” random è una brutta, bruttissima cosa.
il film funziona alla stragrande, il fatto che non sia verboso a parer mio è un ottima cosa, Miller in questo film parla per immagini, i personaggi eseguono delle azioni che delineano i personaggi più di quanto avrebbero potuto fare 10000 battute… paradossalmente in crash (mi pare che abbia vinto premi per la miglior sceneggiatura), che al contrario di fury road parlano parlano, i personaggi non vengono fuori ed il ritmo viene appesantito dal voler caratterizzare troppi personaggi