Una teoria rivoluzionaria che mette in discussione le nostre certezze, sempre se abbiamo fatto della teoria del Big Bang una certezza che ci accompagna lungo il cammino della nostra vita. Questa nuova ipotesi la mette in discussione infatti, ma almeno ci rincuora sapere che l’Universo non è destinato al collasso!
Allora, cominciamo col dire cosa dovete scordarvi (forse): la teoria del Big Bang! Già, se avete capito perché la serie con protagonisti Seldon Cooper & Co. si chiama “Big Bang Theory”, potete anche voltare pagina! Uno studio pubblicato sulla rivista Physics Letters B -realizzato dai ricercatori Ahmed Farag Ali e Saurya Das– mette in discussione la teoria appena citata. Quindi se avevamo accettato che fossimo venuti fuori da un’esplosione originaria ecc.., dobbiamo star pronti a mettere in discussione le nostre certezze. Rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di capire!
Quello che sapevamo noi: la teoria del Big Bang
Allora signori, silenzio per cortesia! Ricapitoliamo cosa sapevamo:
- Quanti hanni ha l’universo? 13,73 miliardi.
- Cosa c’è stato all’origine del tutto? Il Big Bang.
- In cosa è consistito? Un’esplosione di un singolo punto di densità e temperatura che ha portato all’espansione, nello spazio e nel tempo, della materia, che va man mano raffreddandosi.
- Di fronte a quali problematicità ci pone questa teoria? Non capiamo cosa c’era prima e durante il Big Bang: siamo in grado di capire solo il dopo. «La singolarità è il problema più serio della relatività generale, perché lì le leggi della fisica perdono di significato», spiega Ahmed Farag Ali, uno dei due autori della ricerca.
Cosa si pensa ora
La teoria del Big Bang si fonda sulle Teorie della Relatività. Il tentativo di risolvere le problematicità rilevate fonde elementi della relatività generale con elementi di fisica quantistica, non dando però ancora vita alla chimera/Moby Dick dei fisici che sarebbe la “Teoria Quantistica della Relatività“. Fondamentalmente la teoria che vuole spiegare le problematicità lo fa negando il Big Bang, risolvendo il problema della “singolarità” dell’evento e ammettendo quindi che l’universo è sempre esistito, che quindi non ha avuto un inizio e non avrà una fine.
Caratteristiche della nuova ipotesi
- Ma questa nuova teoria è stata ideata dal nulla? Non proprio. Già negli anni Cinquanta circolava una teoria a cui quella attuale si rifarebbe, teoria proposta dal fisico americano David Bohm, che riguardava il percorso più breve fra due punti su una superficie per il quale il famoso scienziato utilizzava proprio delle traiettorie quantistiche al posto delle geodetiche classiche.
- Quali rielaborazioni sono state compiute? A partire da quella ipotesi, la nuova teoria ridescrive l’evoluzione dell’universo attraverso una visione quantistica delle equazioni di Friedman –che descrivono l’espansione e l’evoluzione dell’Universo all’interno della Relatività Generale di Einstein.
- Cosa c’è di bello e nuovo sotto il sole? La nuova teoria escluderebbe tra l’altro la possibilità del “Big Crunch“, conseguenza antipatica del Big Bang che vede il collasso dell’universo… una cosa alla Esplosione Galattica del cavaliere d’oro dei Gemelli insomma! Infatti riformulare tutto secondo le curve teorizzate da Bohm avrebbe il vantaggio di non vedere traiettorie che si intersecano tra loro. Questo non darsi fastidio non porterebbe l’universo al punto iniziale e a dover ricominciare tutto daccapo.
Una new entry nel mondo della fisica
Così, il mondo della fisica può contare un nuovo amico! Stiamo parlando del famoso “fluido quantistico”… chi? Ok vi spiego: il fluido quantistico sarebbe un fluido formato da “gravitoni“, che sono le particelle elementari prive di massa che trasmettono la forza di gravità e sono sotto i riflettori da un po’ di tempo, anche perché sarebbero i “viaggiatori degli universi”: quelle particelle in grado di viaggiare fra i diversi universi in una teoria del multiverso. Ebbene, i risultati di questo studio sembrerebbero essere in buon accordo con alcuni parametri fisici effettivamente misurati -vedi la densità attuale dell’Universo.
Il problema di questa teoria, tuttavia, sarebbe che il Big Bang ha dalla sua delle prove che da sempre attesterebbero la sua esistenza: espansione dell’universo e radiazione cosmica di fondo. Ma allora? Si può capire che fine farà il nostro universo? Ai posteri l’ardua sentenza.. noi intanto andiamoci a vedere Big Bang Theory che è meglio!
Roberto Morra
vabbè ma così si continua a dar conferma sempre di più alle antiche tradizioni esoteriche e spiritualiste. la scienza oggi sta dimostrando tutto quello che i saggi dicono da millenni! così non vale però!!!
altro interessantissimo post del buon Morra! il tempo si attua solo con la materia, nella nostra dimensione, altrimenti non esiste. l’universo è sempre esistito!
ricordiamoci però che di queste teorie dobbiamo sempre aspettare le dimostrazione sperimentali. al momento sono solo modelli matematici, che in ogni caso sono dimostrabili…..i conti tornano. è dunque una via sicuramente da percorrere ed indagare….
la teoria del big bang, così come quella dell’evoluzionismo di Darwin, sono teorie che cominciano a scricchiolare già da molto tempo…
Quando Einstein comincerà a diventare anacronistico, allora significa che nuovi modelli scientifici saranno pronti per essere accettati
rimangono comunque da spiegare l’espansione dell’universo e la radiazione cosmica di fondo……che non coincidono con questa nuova teoria
non è che non coincidono. c’è sicuramente un calcolo matematico che le integra o magari le isola dal nuovo modello facendole rientrare in qualche altro processo (a quel punto conseguente…)
sempre splendidi post del Morra!
il big bang forse avvenuto quasi 14 miliardi di anni fa non e stato evento che ha dato inizio esistenza del universo ma e stato solo uno dei tanti; universo di per se non e mai iniziato!
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NON CREDO A QUESTE CAZZATE DETTE DA PAZZI INDIVIDUI,
NON CREDO AL BIG BAND, NON È MAI ESISTITO, NON CREDO A PAZZI FANATICI CHE INVENTANO CAZZATE PER OFFUSCARCI IL CERVELLO