La sinfonia delle cellule: una nuova medicina alle porte

Dalle cellule si propaga una sinfonia di suoni propri che potrebbero essere una valida alternativa per la cura di diverse patologie, e non solo...

Tante scoperte e tante ricerche per migliorare la medicina, arricchirla e potenziarla. Il tutto sfruttando quello che c’è già: “ritrovare l’equilibrio” sta diventando il mantra dei nostri tempi

 

Cominciamo con un po’ di biologia e chiariamo che l’orecchio umano ha la capacità di percepire la lunghezza e l’ampiezza delle onde sonore. Queste poi ci sono restituite dal nostro cervello come rumore, suono o linguaggio.
Ma quanti suoni ci sono nell’universo? E il nostro orecchio è capace di percepirli tutti? No, ha una capacità limitata. Lo potete constatare anche solo pensando ai pipistrelli: quante volte, in film e telefilm, avete sentito dire che c’è un suono che solo loro riescono a percepire?

 

Scoperte, invenzioni e nuovi scenari

Cosa è stato inventato? È stato inventato un nano-orecchio in grado di percepire le conversazioni che avvengono tra le cellule, poiché in grado di reagire alle vibrazioni emesse da un liquido da nano-particelle. I suoni emessi dalle cellule compongono una vera e propria sinfonia, che però non è percepibile ad orecchio nudo.

All’interno delle cellule ci sono delle strutture chiamate microtubuli. Collegate tra loro, queste formano delle strutture più grandi che somigliano ad una rete, che oscilla e si muove: è da questo movimento che viene il suono.

I ricercatori dell’Università della California, sita a Los Angeles, hanno scoperto che alcune cellule vibrano 1000 volte al secondo, emettendo un suono di due ottave superiore al Do e che nel complesso assomiglia ad un grido acuto. E non solo gridi acuti, abbiamo anche urli muti! (che poi mi chiedo: lasciando perdere la poeticità dell’ossimoro, ma com’è un urlo muto?). Tutti questi fenomeni ovviamente avvengono su scala microscopica, quindi è attualmente impossibile farli vedere in video.

Comunque sia, l’utilità di queste scoperte dove sta? Sta nel fatto che sapendo che le cellule producono un suono, e magari sapendo quale suono producono in stato di funzionamento corretto, si può prevedere in modo tempestivo che qualcosa non va nel caso in cui il suono si presenti distorto o atipico, anticipando così il malfunzionamento.

 

Anche in macchina spesso si sente un suono diverso dal solito no? Ecco che subito si pensa che qualcosa stia funzionando come non dovrebbe. Non si può fare lo stesso per altro? Le cellule tumorali hanno, per esempio, un suono diverso da quello delle cellule sane. E se attraverso il suono le potessimo anticipare, perché il suono stesso sta cambiando? Questo non è rivoluzionare la medicina, sarebbe un arricchirla, perché andrebbe a sfruttare procedimenti e dati che prima non erano conosciuti e quindi presi in considerazione.

 

Il potere della musica cellulare

Se paragoniamo le cellule sane e le tumorali a due orchestre che suonano in contemporanea, appartenendo allo stesso organismo, le cellule dovrebbero produrre lo stesso suono e così le relative orchestre – avendo a disposizione lo stesso spartito e lo stesso maestro dovrebbero suonare in sincronia. C’è però, in una delle due orchestre, quella delle cellule tumorali, uno strumento che stona. Ecco allora la possibilità di capire che c’è qualcosa che non va come dovrebbe e intervenire prima che anche le altre cellule/strumenti comincino a stonare.

Si potrebbe inoltre evitare il fastidio ed il dolore di biopsie eseguite a vuoto, poiché una biopsia consiste nell’asportazione di una parte di cellule per compiere degli studi approfonditi, ma il procedimento è invasivo e non sempre è svolto in modo mirato e certo.

Da qui si giunge alla musicoterapia: non quella per problemi psicologici, ma quella per problemi fisiologici – comprese le terapie con le musiche a frequenza 432Hz, una vibrazione salutare per l’intero organismo umano. Se le cellule producono suoni come conseguenza dei loro processi metabolici, rifacendoci al principio di risonanza si può ipotizzare che, attraverso la sottoposizione a dei suoni imposti, le cellule che producono un suono anormale possano tornare sane. Inoltre attraverso il suono potremmo essere in grado di distruggere le cellule tumorali troppo compromesse, trovando così un valido sostituto alle radiazioni e alla chemioterapia.

A questo proposito sono stati compiuti studi dal Dipartimento di Tecnologie Musicali dello Skidmore College di New York. In quel della Grande Mela si è scoperto che è possibile creare dei suoni elettronici personalizzati e questi suoni sarebbero in grado di distruggere le cellule tumorali e quelle dello stafilococco, un tipo di stafilococco particolarmente resistente alle cure tradizionali.

Se alcuni suoni sono in grado di frantumare vetro e cristallo, non può essere che la stessa cosa accada per degli organismi microscopici che hanno proprietà simili a quelle dei cristalli liquidi? Così luce e musica rappresentano le risorse in grado di fare della medicina uno strumento molto più naturale e meno invasivo.

 

Energie rinnovabili, che sfruttano quello che abbiamo; esercizi ginnici che sfruttano il peso del proprio corpo, anche per non sovraccaricare il fisico; prendere il sole, con le dovute precauzioni, fa bene alla pelle e ai muscoli; ricorrere ai fanghi per fare i massaggi e gli impacchi… insomma ricorrere a quello che c’è è sempre meglio! Ecco che allora possiamo usare tutto questo per l’ansia, l’autostima e altro ancora e quindi ricorriamo a terapie come l’agopuntura e pratichiamo lo Yoga per riequilibrarci e rimettere a posto la sinfonia interna e parliamo di Olismo.

 

Roberto Morra

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8 Comments

  • questa era infatti un’ulteriore recente scoperta che sta volgendo gli studi verso queste tematiche

    molto molto interessante

  • facciamo musicoterapia e spariscono i tumori!
    ma quindi un musicista non dovrebbe mai ammalarsi???
    vabbe’ certo, qui si parla di interventi mirati e fatti in un certo modo, ma ovviamente si parla di un cambio di visioni davvero importante

    • esatto, interventi mirati, dici bene! un musicista è generico, esistono tanti tipi di musica: come fai a sapere se la sua è la musica adatta a contrastare quel determinato tumore?

  • Tutto il Cosmo e’ costituito da energie, piu’ o meno sottili (queste ultime probabilmente piu’ potenti).
    Non mi stupisce che le cellule “cantino” .
    Molto interessante. Buona serata.

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