La letale Magia del Desiderio

Poiché l'essere umano è un essere desiderante, il pericolo che può derivare da questa forza, se incontrollata, può essere scongiurato solo da una totale consapevolezza e vigilanza interiore, al fine di immaginare la fiducia utile alla nostra stessa volontà creativa

Ci si chiede spesso perché la nostra Volontà raramente esaudisce i nostri desideri, piuttosto i nostri incubi…
Ebbene noi e ogni cosa che ci circonda, l’Essere tutto, è una sorta di “Ologramma” che si sdoppia simmetricamente in infinite possibilità; e l’evoluzione sembra in effetti incedere guidata da una sorta di ginepraio di motivazioni, vocazioni e orientamenti fatti di energia. Un’energia che viene polarizzata dalla nostra mente, non di rado inconsapevolmente.
Ebbene, se possiamo dare una definizione all’Essere Umano potremmo dire che egli è un essere desiderante: E cosa desidera. desidera desiderare!
La chiave che in natura meglio ottimizza quest’energia, nella neurobiologia umana, è appunto la nostra Volontà.
Se vogliamo creare qualsiasi spinta, innescare qualsiasi forza reale finanche dentro noi stessi, c’è bisogno di questa sorta di “desiderio” che dall’inconscio si manifesti chiaramente alla nostra consapevolezza. Per questo i saggi ci ricordano che è importante essere entusiasti di ciò che siamo, dei nostri talenti e quindi di ciò che vogliamo fare; si tratta di campi magnetici “sottili” di energia, ciò che causa azioni e comportamenti.
Allora, poiché l’Io è un individualizzazione di uno Spirito più grande dentro di noi, se si deve forzare la sua volontà per essere se stessi, quando cioè lo sforzo della volontà non è allineato con il nostro mondo interiore ergo superiore, con la nostra vibrazione inconscia, allora, dal desiderio non può nascere niente che possa portare Bene o Bellezza, nulla di efficace o augurabile benché meno una soddisfazione duratura. Questo perché in quel caso l’Io è uno “sforzo” sulla sua autentica volontà e sulla sua stessa propensione naturale (spirituale), giacché sarebbe impegnato meramente a rimbeccare come minimo a qualche fisima, paura o preconcetto dovuti a pressioni e condizionamenti sociali, ergo al di fuori del disegno autentico dell’Anima… E questo alla fine non può far altro che produrre attaccamenti e avversione, e quindi Karma da sciogliere, prima o poi… Pertanto il desiderio ci spinge certamente alla vita, ma se questa forza Yang non viene contenuta, controllata e gestita da una forza Yin, ecco che i nostri bisogni naturali individuali rischiano di trasformarsi in desideri fatti piuttosto di brama, ossia un’egocentrismo fatto di fame di successo, sete di potere, una tracotanza che genera attaccamento all’idea che desideriamo avere di noi, finiamo per vedere cioè il mondo non per ciò che è ma per come vorremo fosse, generando giudizi e conflitti. Si tratta di stati psicofisici che proiettano solo immagini negative, e quindi vengono attratte solo da energie centrifughe, negative, malefiche…
Invero, la volontà, quando inserita in un contesto vibrazionale di allineamento, in coerenza con il proprio Sé, non conosce lo sforzo. Siamo in bilanciamento con il nostro emisfero cerebrale destro e sinistro, tra femminino e mascolino. Abbiamo un “agire senza reagire”. Si agisce seguendo il flusso dei sentimenti: un navigatore infallibile… È come andrebbe presa la vita: secondo ciò che ci si confà.
Infatti noi non dobbiamo reclamare ciò che non vogliamo, noi dovremmo aver ben chiaro ciò che vogliamo e chiedere semplicemente quello! Tuttavia dobbiamo farlo con ogni parte di noi stessi, all’unisono. Con mente, parole e comportamenti. Ciò richiede una perfetta conoscenza di sé stessi.
Osservare, ascoltare e poi agire, dicevano i saggi. A quel punto si genererebbero solo atti senza sforzo: spontanei atti di consapevolezza! Ci verrebbero naturali, o se non altro verrebbero scaturiti da un “rendersi conto”, un accorgersi di cause e condizioni. Una condizione che investirebbe tutto il nostro (più sincero) entusiasmo. Una consapevolezza che è la sola volontà che finalmente può davvero generare un cambiamento. Tale è la Volontà che “crea” la realtà. È una realtà libera da impedimenti karmici e giocata istante dopo istante, nel qui e ora, attraverso una nuova illuminante narrativa della propria vita…
Allo scopo di facilitare questa coerenza interiore, l’unica via è staccarsi da giudizi, aspettative e dubbi, e ascoltarsi e ascoltare. Non attaccarsi ai frutti del nostro agire, poiché noi siamo liberi di prendere qualsiasi decisione ma le conseguenze dei nostri atti rimangono pur sempre in mano al Fato…
La retta via è ‘meno emotività ma più sensibilità’! Dunque offrirsi con fiducia, aprirsi in modo conciliante e intuitivo a qualsiasi sfida.
Essere pronti a tutto, a qualsiasi drago esca da quella grotta. Fieri di danzare nel Caos, perché forti nella Speranza! Connettersi con la Natura, con il lato chiaro della Forza. È una vita eroica!
Si tratta di un pensiero immaginativo, un sesto senso incluso nel presupposto di chi percepisce già il piacere di ciò a cui aspira… Solo in quello stato mentale di coscienza i nostri desideri si esaudiranno.
Ciò che chiediamo accadrà solo se inserito in una forma altruistica che crede, fino a sapere, che “c’è dell’altro”! Che tutto passa e tutto può accadere! Che c’è un significato per tutto! Una consapevolezza che sa che dare significa ricevere… poiché spalanca le porte ad ogni possibilità.
E quando giungerà la soluzione, sarà magia!
Al contrario la paura è chiudere le porte ad ogni conciliante risoluzione, è rimanere chiusi dietro una maschera volendo stabilire a priori come andranno a finire le cose – non di rado una catastrofe. Si ha paura, per questo si chiude il cuore e ci si difende attaccando! Invece noi dovremmo restare ben saldi nel “pensiero del piacere”, rimanere lì nello stato d’animo di gioire dell’oggetto del desiderio, senza avere inibizioni. E poi tanto qualcosa accadrà… perché risuoneremo verso quel traguardo – sono leggi di natura, la storia verrà riscritta.
Perciò è l’intuizione immaginativa che ha piuttosto a che fare con una Volontà pura; è una tale facoltà ad essere ammessa dalla Natura dell’Essere e a venir inserita nel meccanismo della “creazione”, ergo nel disegno generale (Destino).
Il Nous, l’Intuizione, è una facoltà dell’anima come un “sentire dentro”: riconosce ciò che ci fa stare bene, innanzitutto, e poi riconoscere la via; è l’abilità di sapersi inserire nel flusso… A quel punto è l’Essere che nutrirà di eccitanti eventi il nostro Io, inevitabilmente fino al Bene comune. Eros si risveglierà!
Il misticismo chiamava la virtù di sofisticare quel campo coscientivo, Magia, dalla parola “immaginare”, “in me imago agere”.

Fatale

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6 Comments

  • quando la volonta’ e il desiderio sono magia del ricordo di se’… e quindi diventa un eros verticale, che ci ricongiunge con l’assoluto
    altrimenti come dice Fatale il desiderio diventa il nostro demarcatore animale, ci trasforma in quegli esseri costantemente in sofferenza e in guerra a causa degli attaccamenti

    grazie Uki per queste illuminazioni …

  • la vera partita della vita si gioca sul campo dei desideri!
    se questa pura volontà si muove non solo per se stessa ma anche per il bene comune, allora si sintonizza sulle frequenze dell’amore universale… a quel punto si può creare ogni realta’

  • Se l uomo e’ fondamentale un essere desiderante , tutta la nostra vita e felicita’ si basa sul desiderio
    La partita secondo Uki si gioca tutto tra l agire senza reagire , oppure sulle solite reazioni impulsive che ci impantanano nel karma delle speranze, aspettative, brame , ecc
    L’ indizio e’ quando si agisce senza sforzo, spinti dalla consapevolezza di cio’ che si ama e si vuole… se invece siamo condizionati da ansie o modelli o pressioni sociali, allora abbiamo perso la retta via! Semplice! :)))

  • Questa cosa di non attaccarsi ad aspettative e ai frutti delle nostre azioni e’ tremenda !!!
    Certo e’ vero che noi abbiamo la liberta’ di scegliere , ma non abbiamo alcun controllo sulle conseguenze delle nostre azioni. Perciò non avere aspettative in effetti e’ saggio. tuttavia noi tutti viviamo con la pretesa che la vita ci ripaghi in qualche modo
    Questo è motivo di un importante riflessione… grazie Fatale! <3

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