Gli zombies filosofici (vedi David Chalmers) non hanno molte analogie con quelli, ben più noti, del cinema. Mentre questi ultimi fanno paura proprio perché hanno l’aria di essere appena usciti dalle loro tombe e non sembrano disposti a sentir ragioni, quelli filosofici sono del tutto adeguati alle circostanze, fanno quello che ci si aspetta da loro, a parte il fatto che non provano nulla, e proprio per tale prevedibilità hanno un comportamento che non desta alcuna particolare curiosità. Gli zombies filosofici non esistono.
Ricorderemo tutti il problema dei primi casi zombie apparsi in Uganda -dove una particolare sindrome si è manifestata su alcuni bambini con sintomi tali da farli assomigliare proprio a degli zombie, ma ad oggi sembra esserci un vero e proprio allarme zombie anche in America… e già potete immaginare le sparate che si sono venute a creare!
È ovvio che gli ultimi fatti di cronaca hanno riaperto un’atavica voragine immaginifica rispetto agli Zombie, che si trasformano continuamente cavalcando l’evoluzione/involuzione della nostra società fin dall’alba dei tempi, fin da quando si è deliziata di banchetti antropofagi (al di là dalle appartenenze etnico-spirituali legate alla cultura africana trapiantata ad Haiti, o ai rimandi politico-economici del capitalismo e dei suoi orrori, o ancora prima ai rimandi cristiani: “Questo è il mio corpo. Prendetene e mangiatene tutti“).
I filosofi Felix Guattari e Gilles Deleuze parlavano dello Zombie come “unico e vero mito della modernità“. E se la modernità si connota di un’insana dose di schizofrenia distruttrice/creatrice, le città ne sono la prima manifestazione, fino agli stessi cittadini della società moderna che ormai deambulano in una condizione di schizofrenia costante, e antropofaga perchè no? (cane mangia cane? Uomo mangia uomo a questo punto!). Ecco dunque lo Zombie come mito urbano: è il cittadino nella sua forma più violenta, brutale e autodistruttiva; deprivato di ogni razionalità, sopraffatto dalle sue fobie, dai suoi tormenti, dal suo ossimorico essere capitalista, antropofago e fratricida. Lo Zombie è il mito del quotidiano orrore contemporaneo, ne è la perfetta incarnazione.
Così, ecco arrivare un’epidemia zombie e poi attacchi di “cannibalismo” omicida. Seppur le agenzie americane cercano di tranquillizzare la popolazione affermando che gli zombie non esistono, i fatti che stanno accadendo negli ultimi giorni stanno scatenando le peggiori fantasie, paure e titoloni mediatici.
È notizia di qualche giorno fa: Rudy Eugene 31 anni, è stato abbattuto dagli agenti mentre stava letteralmente “mangiando” la faccia ad un senzatetto di 65 anni.
I fatti si sarebbero così svolti, due agenti di pattuglia vedono i due uomini stesi a terra , uno si sta letteralmente cibando dell’altro, gli agenti sparano vari colpi in aria per “spaventare” l’aggressore, ma questo non ha nessuna reazione e gli agenti sono costretti a sparare per uccidere. La povera vittima ha il volto mangiato e deturpato pari al 75%. Questo è un gesto folle e inspiegabile, ma soprattutto non sappiamo se è stato effettuato sotto uso di droghe.
Intanto in Canada: Luka Rocco Magnotta attore porno gay ha violentato, ucciso, fatto a pezzi e mangiato un ragazzo; l’uomo è stato arrestato dopo aver messo in rete il video assurdo dell’omicidio dopo il quale ha sezionato la vittima e ne ha spedito i pezzi in giro per il Canada, anche per lui, follia o droga? Non penseremo mica che sia davvero uno zombie?
Altro caso assurdo coinvolge Alexander Kinyua, studente americano di 21 anni, che ha confessato alla polizia di aver ucciso e mangiato il suo coinquilino di 37 anni ghanese.
Ma cosa sta succedendo? Tutti zombie o tutti pazzi? Io credo che non siano zombie ma che agiscano sotto l’effetto di qualcosa di “strano”, sia di natura neuro-psichiatrica che di sostanze stupefacenti, qualcosa che magari deteriora il cervello riducendoti allo stato “brado”.
In effetti, la polizia di Miami ha lanciato qualche settimana fa un avvertimento contro una nuova droga sintetica, chiamata “Settimo Cielo” (100 punti a chi motiva questo nome..), che suscita aggressioni a scopo cannibalistico.
Il caso, battezzato dai giornali di Miami come “attacco zombie“, sta facendo sparlare tutta l’America. Così, un altro “cannibale”, Brandon De Leon, un ragazzo di 21 anni, qualche settimana fa ha minacciato di mangiarsi i poliziotti che lo avevano arrestato in un ristorante. In preda alla droga Settimo Cielo, il giovane urlava forti insulti ai clienti… e fino qui, potrei averlo fatto anche io. Fermato e messo in un’auto di pattuglia, il ragazzo ha però rotto il vetro interno gridando a tutti di volersi “mangiare i poliziotti”, e anche fino a qui… Poi, arrivato in commissariato, ha cominciato a grugnire e ha tentato di mordere a sangue un poliziotto, ecco, magari qui io forse mi sarei inventata qualcos’altro. Così, in attesa che la droga si esaurisse, gli agenti hanno dovuto mettere un bavaglio anti-morsi al povero ragazzo.
Insomma, potrebbe anche trattarsi in generale di alcuni “particolari” effetti delle scie chimiche e dei veleni che, come affermano in molti, ci stanno pian piano avvelenando e rendendo schiavi attraverso il “controllo mentale”, chi può dirlo? Comunque questi episodi mi riportano alla mente il pugile Mike Tyson che durante un match ha morso fino a staccare l’orecchio al suo avversario Holyfield. A questo punto devo pensare che anche Tyson è uno zombie? O forse lo siamo tutti? Ecco, è qui che vi voglio..
“Attacco zombie” ragazzi, lo dice la polizia di Miami… attenti al vicino di casa!
Sara Di Marzio
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mamma mia, incredibile!
questi sono dei folli drogati pezzi di merda!
rimane l'inquietante "caso" di ben 4 episodi a sfondo cannibalesco in questo stesso periodo.
già, preoccupante..
bell'articolo… di cronaca???
l'articolo più originale su questa storia degli omicidi-zombi! 😉