Intervista a R.P. Giannotte, autrice del romanzo “La resilienza”

Il romanzo si è recentemente posizionato sul gradino più alto del podio al Premio Letterario Internazionale Genesis nella sezione aforismi per la frase nel retro di copertina

R.P. Giannotte è nata a Cagliari nel 1986. “La finestra al sole” (Edizioni La Zattera, 2018) è il suo romanzo d’esordio, con cui inaugura il “Ciclo del Parma Caffè”, e per il quale vince il Premio Nazionale Bonifacio VIII 2018 dell’Accademia Bonifaciana di Anagni. Con “La resilienza” (Edizioni La Zattera, 2019) riceve il 1° posto al Premio Internazionale Genesis – sezione aforismi per la frase nel retro di copertina: «Non nasciamo mica con le istruzioni per l’uso»

Di cosa parla “La resilienza”, secondo capitolo del “Ciclo del Parma Caffè”? 

È la storia di Pia Bartoli, trader della Milano della finanza, e Diego Vas, cagliaritano e cantante di punta. Dopo un investimento disastroso del denaro di Diego, Pia si ritroverà a dover passare qualche giorno a Cagliari per convincere il cantante a firmare un nuovo contratto e, nel mentre, scoprirà tanto su sé stessa.

Pia Ludovica Bartoli e Diego Vascelli sono i protagonisti del tuo secondo romanzo “La resilienza”. Come hai gestito la caratterizzazione di questi due intensi e complessi personaggi?

I personaggi nascono nella mia testa senza che io me ne accorga: mi sveglio un giorno e loro sono lì. Per dare loro profondità, però, studio l’ambiente da cui vengono, penso come potrebbero comportarsi in base al loro carattere e osservo le persone. La vita reale è ciò che mi dà più materiale, che poi viene trasfusa nel taccuino che porto sempre con me.

I due romanzi appartenenti al “Ciclo del Parma Caffè” sono ambientati a Cagliari. So che ci tieni particolarmente a rappresentare una Sardegna contemporanea all’avanguardia, allontanandola dalla sua immagine standardizzata e arretrata. Vuoi parlarcene?

Molto spesso ancora trovo persone che hanno un’idea della Sardegna o legata alla letteratura di stampo arcaico (che comprende anche romanzi scritti recentemente) oppure un’immagine legata alla Costa Smeralda. In realtà, la Sardegna non ha solo questo: ha realtà cittadine contemporanee che meritano di essere raccontate.

Quali sono tre buoni motivi per cui è importante leggere il romanzo “La resilienza”?

Perché, come dice il financial coach Alfio Bardolla – che ha curato la fascetta del romanzo, è «Il primo romanzo sulla finanza al femminile. Accattivante e leggero come un romanzo, vero e spietato come la finanza».

Ne “La resilienza” citi diverse volte “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry. Quali sono le opere e gli autori che hanno ispirato il tuo percorso umano e professionale?

Dostoevskij e Grazia Deledda. Il primo ha scritto “L’Idiota”, che, tra tutti i suoi romanzi, è il mio preferito perché lo ritengo strutturalmente perfetto. La seconda ha raccontato per la prima volta la sua Sardegna contemporanea, che, come ho detto, è ciò che vorrei fare anche io. E poi mi nutro di tantissima letteratura americana, che sicuramente ha influenzato il mio stile essenziale.

Sei laureata in giurisprudenza ed eserciti la professione di avvocato. Quali sono le motivazioni che ti hanno spinta a diventare un’autrice di narrativa?

Sono avvocato amministrativista ma scrivo da sempre. Tenevo però questa passione nascosta finché ho deciso di far leggere qualcosa a quello che è oggi il mio editore. Ed è andata bene!

Di cosa tratterà il tuo prossimo progetto letterario?

In realtà ci sono vari progetti in ballo. Uno tra questi è certamente il terzo capitolo del “Ciclo del Parma Caffè”, non un continuo dei primi due ma un altro punto di vista della storia.

Ester Leoncini

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