Cristina Vaira è una scrittrice, cantante e cantautrice; con suo marito Jandro Cisneros – produttore musicale, multistrumentista e Professore al Berklee College of Music – ha fondato la band Jandro & Cristina. L’autrice vive a Boston; con suo marito educa, crea e produce contenuti che promuovono il miglioramento dell’umanità, attraverso progetti artistici e la casa editrice Jandro & Cristina Publishing
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- Di cosa parla il tuo primo romanzo “La Legge dell’Amore”?
“La Legge dell’Amore” non è solo il mio libro d’esordio, ma è la mia missione come artista, racchiude tutto il messaggio che desidero portare ai miei lettori. Trovo che in realtà questo messaggio di amore abbia una certa urgenza oggigiorno, immagina un mondo guidato interamente dalla legge della paura, dell’odio, del rancore, e dell’invidia. Attraverso il libro volevo parlare dell’emozioni, del loro importante e precario equilibrio, e come il prevalere delle emozioni negative possa portare a una malattia non solo mentale ma anche fisica, come avviene nella storia. Allo stesso tempo, volevo riflettere i cambiamenti psicologici e spirituali che stavano avvenendo nella mia vita attraverso le vicende della protagonista, Stella Alma, e una storia magica, creativa e fantastica, che avrebbe portato anche il lettore a compiere un viaggio di trasformazione interiore. Stella Alma è la Direttrice della Grande Biblioteca, il cuore del Sistema, meglio conosciuto come il corpo umano. All’interno, centinaia di libri si muovono tra uno scaffale e l’altro fuggendo a ogni legge gravitazionale, ma seguendo rigorosamente la legge che governa tutto il Sistema, la Legge dell’Amore. Ogni libro rappresenta un’emozione o un sentimento, e le copertine hanno un colore diverso a seconda di ciò che manifestano. A causa della costante mutabilità delle emozioni e dei sentimenti provati dal Sistema, però, il moto dei libri necessita di essere regolato: è Stella a occuparsi di gestire quella vivace e disordinata esplosione di colori, con una bacchetta ereditata dal padre, che utilizzava come un direttore d’orchestra. L’armonia è però rotta da un evento che provoca un profondo e incessante dolore in Stella: le emozioni negative prendono il sopravvento e alla protagonista non resta che partire per un viaggio verso luoghi mai esplorati, alla ricerca del celeberrimo Capitan Coscienza e di una cura per la malattia che ha colpito non solo la Grande Biblioteca ma anche l’intero Sistema, che ha perso la sua integrità e le connessioni tra le sue parti. Sarà un’avventura straordinaria che la condurrà a una difficile ma liberatoria consapevolezza, e che le farà raggiungere quella pace necessaria per accettare il passato, e godere pienamente del momento presente.
- Stella Alma è l’intensa protagonista della tua opera; è un personaggio tormentato, in quanto è dilaniata da un forte senso di colpa che l’ha allontanata dalla sua importante missione, e che le ha fatto smettere di credere in sé stessa e nella Legge dell’Amore. Vorresti raccontarci qualcosa di lei?
Stella Alma rappresenta simbolicamente la condizione umana che ha dimenticato la sua unica e importantissima missione, quella di amare, ma è invece travolta dal risentimento, dalla rabbia, dal senso di colpa, dalla sfiducia in sé stessa, dalla bassa stima di sé stessa, dalla paura, dal giudizio, dall’oscurità, e per racchiudere tutto in una parola, dal male. Quello che succede a Stella Alma è il riflesso di quello che succede in questo mondo di guerre e odio tra nazioni, di divisioni e conflitti, dove si pensa che il nemico è esterno, ma in realtà è solo uno, ed è dentro di noi. Alcune menti brillanti, psicologi, scrittori e filosofi lo chiamano “Ego”, come in “Un Corso in Miracoli”, o “Il Potere di Adesso”, Freud lo chiamava “Id”, ma è fondamentalmente la stessa cosa, è quella parte di noi che ci vuole occultare la verità della vita e vuole mostrarci solo la negatività, il conflitto, così che esso possa continuare e alimentarsi da solo, diventando sempre più grande e potente. Nella storia però ci sono state persone che hanno cambiato il corso degli avvenimenti, come Gesù o Buddha, che invece hanno ricordato all’umanità la loro missione, che è semplice, ma l’ego la vuole rendere complessa e occulta. La nostra missione è amare. Siamo stati creati per essere felici, per godere dell’incredibile dono della vita e condividerlo con altri esseri viventi nel migliore dei mondi, e questa è la stessa missione che Stella Alma deve ritrovare per ristabilire la pace e la guarigione del Sistema.
- Nella tua opera si parla della ricerca e del mantenimento dell’equilibrio; Stella Alma comprenderà, nel corso della vicenda, che senza armonia non può esserci salute fisica e mentale. So che insieme a tuo marito, l’artista Jandro Cisneros, hai intrapreso un percorso di esplorazione interiore e di crescita spirituale. Vuoi parlarcene?
Ho conosciuto Jandro Cisneros nel 2011, al Berklee College of Music, quando, in qualità di studente, aveva fondato al college, il gruppo chiamato Ubuntu, nome preso da un famoso detto sudafricano che significa “Io sono perché tu sei”, ispirato alla filosofia delle tribù sudafricane e poi adottato da Nelson Mandela. Questo gruppo si basava sull’importanza dell’interconnessione fra essere umani e sull’aiuto reciproco, fondamentali in un ambiente così internazionale come quello del Berklee. Notando che la maggior parte degli studenti internazionali al college cominciava a soffrire di depressione dopo il primo semestre di studi, e molti abbandonavano gli studi o il proprio strumento, Jandro pensò di offrire un supporto psicologico, spirituale e motivazionale, con eventi e conferenze, finendo con l’aiutare, motivare ed ispirare più di 300 studenti internazionali, e spaziando anche a studenti di Harvard e MIT. Una delle persone a cui ha cambiato maggiormente la vita sono io. Delusa da un’esperienza musicale ad X-Factor nel 2012, stava attraversando a quel tempo un periodo molto difficile, mettendo in dubbio le mie stesse capacità di cantante e musicista, e finendo intrappolata in una prigione mentale di negatività, creata da me, ma da cui non riuscivo ad uscire. Jandro mi invitò a una delle sue conferenze, ormai molto popolari a Berklee. Parlò del potere distruttivo della mente e dell’eterno dialogo interno che abbiamo costantemente e di cui non ne siamo nemmeno consapevoli, a meno che decidiamo di esserlo. Parlò di libri come “Il Potere di Adesso” di Eckhart Tolle, e di “Un Corso in Miracoli”, di come questi libri hanno aperto i suoi occhi alla verità e cambiato la sua vita. Non persi tempo, andai a comprare tutto, e da quel giorno cominciò un nuovo cammino per me. Un cammino verso la saggezza e la scoperta di una verità eterna che non ha rivali, o competitori, esiste come esiste l’aria e l’ossigeno che ci fa respirare, e senza la quale questo universo non esisterebbe nemmeno.
Alejandro ed io abbiamo continuato insieme questo viaggio spirituale, che per noi ha fondamento in Dio, ma per altri può essere chiamato Amore, o forza dell’Universo, o Madre Natura, o Buddha, ma il nome poco importa, è solo un’invenzione dell’essere umano, ma verità che c’è dietro e che tramanda da secoli no.
Alejandro ed io ci definiamo artisti che traducono e portano al mondo i messaggi di Dio in molteplici forme d’arte, originali e creative. Questo è anche ciò che cerchiamo di insegnare ai nostri figli.
- Vorresti condividere con noi una citazione dalla tua storia che ti sta particolarmente a cuore?
Vorrei condividere questa citazione del padre di Stella Alma, che racchiude uno dei messaggi più importanti del libro:
«Il Perdono è donare a qualcun altro la libertà dai suoi errori, e, nel preciso istante in cui smetti di vedere l’altro colpevole, liberi anche te stesso dalle colpe, dall’odio, dal risentimento e dalla rabbia; per questo diventa un doppio regalo. Il Perdono è la chiave che apre il cuore di qualcun altro e, nel momento in cui viene donata, quella stessa chiave aprirà anche il tuo cuore».
- Quali sono le opere e gli autori che hanno influenzato il tuo cammino di scrittrice e anche di musicista?
Sono moltissimi, primo tra tutti il libro “Un Corso in Miracoli”, di Helen Schucman, che ha prima cambiato la vita di mio marito e poi la mia. “Il Potere di Adesso” e “The New Earth” di Eckhart Tolle, sono altri due libri che hanno formato il mio nuovo modo di pensare e vedere il mondo. “The Secret” e “The Power” di Rhonda Byrne, mi hanno insegnato tutto sulla legge dell’attrazione, che ha fondamento nella legge dell’azione e reazione di Newton, e sul potere delle emozioni e pensieri. Altri libri sono: “L’Alchimista” di Cohelo, “Conversazioni con Dio”, di Neale Donald Walsh, una trilogia illuminante, “The Four Agreement” di Don Miguel Ruiz, “The Happiness Advantage” di Shawn Achor, “Ask and It Is Given” di Esther Hicks, e molti altri.
- “La Legge dell’Amore” è un libro emozionante, introspettivo e profondo; vorresti elencarci tre motivi per cui è importante leggere la tua opera?
Penso che i tre motivi possano essere racchiusi in quello che io e mio marito abbiamo chiamato qui negli Stati Uniti, “l’approccio delle tre E”: Entertain, Educate, Elevate. In italiano si può tradurre: intrattenere o divertire, educare, ed elevare o ispirare. Infatti, Il viaggio metaforico de “La Legge dell’Amore” porterà il lettore in luoghi fantastici, travolgendolo in un mondo straordinario e originale. Poi condividerà saggi e preziosi insegnamenti di vita, e infine, ispirerà il lettore a guardarsi dentro, e a porsi domande profonde per preparare il terreno verso un cambiamento positivo.
- Sei a lavoro su un nuovo progetto letterario? Di quale argomento ti piacerebbe scrivere?
“La Legge dell’Amore” ha un sequel, quindi la storia continua!
Gabriele Reale
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