Intervista a Cristiana Giacometti per l’audiolibro di “1984” di G. Orwell

Il famoso romanzo dispotico arriva come Audiolibro, letto da Moro Silo, per le Edizioni "Il Narratore"

George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair (Motihari, Bengala, 1903 – Londra, 1950), è stato uno scrittore, giornalista, saggista, attivista e critico letterario britannico. Prese parte alla Guerra civile spagnola e durante il secondo conflitto mondiale fu corrispondente di guerra. Orwell è generalmente considerato uno dei maggiori autori di prosa in lingua inglese del XX secolo; la sua grande fama è dovuta in particolar modo a due romanzi, scritti verso la fine della sua vita negli anni Quaranta: l’allegoria politica di “La fattoria degli animali” (1945) e la distopia di “1984” (1949)

  • Ci presenta 1984, la straordinaria distopia di George Orwell?

Ispirato dalle dittature del XX secolo, è un libro molto attuale nella sua classicità. Un libro di fantapolitica scritto nel 1948 che ci presenta attraverso il diario del protagonista, Winston Smith, una società opprimente che porta al limite estremo il controllo dell’espressione sociale e politica attraverso l’occhio vigile del Grande Fratello che riesce addirittura a “guardare” i pensieri dei suoi cittadini. Ci offre un’infinità di spunti di riflessione sulla nostra società attuale.

  • “1984” esce per la vostra casa editrice, il Narratore, in audiolibro, letto da Moro Silo. Perché avete deciso di investire sul formato audiolibro? Che potenzialità ravvisate in questo modo alternativo di fruire la letteratura?

Dal 1999, il progetto on line de ilnarratore.com porta agli orecchi degli utenti italiani e internazionali la grande letteratura ad alta voce nel formato Audiolibro perché crediamo che ascoltare un libro sia una opportunità di potenziare il numero dei libri letti anche quando occhi e mani sono impegnati infatti è possibile ascoltare un romanzo o un saggio. Una voce sapiente che sa interpretare al meglio le intenzioni dell’autore, offre al pubblico un’emozione intensa nell’ascolto di una storia. È un’esperienza molto intima ed emozionante perché a differenza della lettura silenziosa implica e lavora su altre parti del cervello, stimolando l’immaginazione prima di tutto. È un formato inclusivo che permette a non vedenti, ipovedenti e negli ultimi anni a tanti dislessici di leggere, comprendere e studiare attraverso l’ascolto. L’Audiolibro diventa un indispensabile strumento di conoscenza non alternativo al libro di carta ma un’opportunità in più. Inoltre, abbiamo scelto di investire perché in Italia a differenza del resto del mondo non c’era nessuna offerta di questo tipo. Oggi, oltre vent’anni dopo il nostro inizio, l’offerta è aumentata grazie all’arrivo in Italia delle multinazionali arrivate in Italia che propongono le loro piattaforme e app in abbonamento come Audible e Storytel. Ma c’è ancora tanto da fare siamo solo all’inizio e ancora tanti libri sono da trasporre in voce.

  • Da 1984: “Ancora una volta si chiese per chi stesse scrivendo il suo diario. Per il futuro, per il passato, per un’epoca che poteva essere del tutto immaginaria”. Sono parole riferite al protagonista del romanzo, Winston Smith. Vuole descrivercelo?

Winston Smith, è un personaggio curioso che sembra essere l’unica persona sana in un mondo di folli, grazie al quale molti di noi possono indentificarsi. Smith non è in grado di applicare il bipensiero e riesce così a essere cosciente della sua vita frustrante e miserabile. Lavora per il Ministero della verità ed è costretto a obbedire e a fare cose che non comprende deve “correggere” i libri e gli articoli di giornale già pubblicati in modo di plasmare la storia in modo da rendere veritiere le previsioni del “Partito Esterno” per aumentarne la fama e l’infallibilità del Partito.

  • Durante l’ascolto della distopia di Orwell, tra le tante cose che colpiscono (negativamente) c’è sicuramente l’onnipresenza dei teleschermi, usati per spiare i cittadini e per controllare ogni loro mossa. Non sembra forse una brillante premonizione dell’invasione della privacy che ogni giorno viviamo in rete, dove i nostri dati sensibili vengono acquisiti, schedati e rivenduti a terzi senza il nostro consenso?

Già. In questo senso pur essendo un romanzo davvero terrificante ci permette di riflettere su molti aspetti della società contemporanea.

  • Dall’opera: “Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato”. Vuole parlarci della geniale invenzione orwelliana del bipensiero?

Orwell sembra un veggente perché attraverso il bipensiero si arriva a credere contemporaneamente a idee contrastanti con significati opposti. In fondo se ci pensiamo bene slogan del bipensiero li incontriamo spesso anche nelle dichiarazioni dei politici contemporanei. Orwell descrisse il bipensiero così: “La mente gli scivolò nel mondo labirintico del bipensiero. Sapere e non sapere; credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si pronunciavano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullavano a vicenda; sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo ad entrambe, fare uso della logica contro la logica; rinnegare la morale proprio nell’atto di rivendicarla; credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel Partito l’unico suo garante; dimenticare tutto ciò che era necessario rivendicare ma, all’occorrenza, essere pronti a richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente dimenticarlo di nuovo. Il bipensiero implica la capacità di accogliere simultaneamente nella propria mente due opinioni tra loro contrastanti, accettandole entrambe.

  • George Orwell: che contributo ha dato al suo tempo, e perché ancora oggi è importante leggere romanzi come “1984” o “La fattoria degli animali”?

Credo che allora il contributo sia stato il mettere in guardia e far aprire gli occhi sulle dittature del 900, oggi è importante perché di fatto fa pensare come la neolingua sia diventata il conformismo contemporaneo della rete. Come vengono espresse le opinioni, la violenza, l’odio e il fanatismo che porta ad estremi spesso drammatici, come ci viene riportato dai fatti di cronaca quasi ogni giorno. Possiamo dire che la rete di fatto sia proprio come un “Grande Fratello”. Siamo tutti tracciati grazie allo smartphone, che è diventato un prolungamento del corpo, attraverso il quale si può facilmente risalire al pensiero di ognuno, ai suoi luoghi visitati, alle amicizie, ecc…. Se non è controllo questo.

  • Oltre all’opera di Orwell, quali sono le altre punte di diamante del vostro catalogo di audiolibri?

Sempre di Orwell abbiamo pubblicato anche La fattoria degli animali, nella traduzione di Alberto Rossatti che ne è anche l’interprete con la sua meravigliosa voce. Le novità sono aver dato voce ai libri di Ferdinando Camon, Tiziano Scarpa, Gian Luca Favetto, oltre ai grandi classici che molti avrebbero sempre voluto leggere ma che per la mole o per altre ragioni non sono mai riusciti ad affrontare. Vediamo quindi un grandissimo entusiasmo e piacere degli ascoltatori nell’ascolto delle nostre punte di diamante che sono tra gli altri: Il Conte di Montecristo, I Miserabili, Il Maestro e Margherita, Guerra e Pace e ultimamente anche I tre moschettieri.

Antonella Quaglia

> Il Narratore Edizioni

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