Intervista ai Googa: su una tribù come la loro

La band si esibirà sabato sul palco di It'sUp2U con il loro pop modulato e ricco di storie

It’s Up 2U! Dopo essersi fregiato del premio MEI al miglior contest italiano ritorna al Largo Venue con una Terza edizione carica di novità, premi, sorprese e soprattutto una carrellata di musica nuova, fresca e innovativa.
Abbiamo intervistato i Googa, che sabato 26 si esibiranno condividendo il palco con altre band per questa nuova rassegna della capitale per la musica emergente e non solo. Il gruppo si forma alla fine dell`anno 2017 dedicandosi ad una frenetica attività compositiva. L`uscita del primo EP, attualmente in lavorazione, è prevista per la primavera 2019

Ragazzi benvenuti questo è Uki e vi vorrei innanzitutto chiedere: Cosa vi ha spinto a fare musica?

La voglia di trovare una risposta alla noia provinciale. Anche se vicini a Roma, veniamo da un paese e, qui, le scelte possibili erano tre, diventare estremisti del calcio, campioni di risse o prendere in mano una chitarra e premere forte sull’overdrive… Non abbiamo avuto grandi dubbi.

Da dove avete iniziato?

Da uno scantinato, un cubo di 2 metri per 2, a condividere feedback, sudore e acufene.

A chi vi siete ispirati?

Questa è difficile, non abbiamo un’ispirazione precisa e definita, sentiamo forte lo spirito degli anni 90, di tutto quel rock alieno e nervoso, storto ma con tante cose da dire. Dall`altro lato amiamo quel costante senso di ricerca di cui è innervata la musica pop, l`idea di rendere orecchiabile ciò che apparentemente non lo è, una linea che va dai Beatles a Giorgio Poi.

Con chi collaborereste e stimate di più in Italia?

Uno degli artisti che ci mette d’accordo tutti è da sempre Daniele Silvestri, ma la lista sarebbe lunghissima, e ognuno di noi ha il suo featuring dei sogni.

Perché vi definite una tribù o una spedizione di esploratori sempre alla ricerca di un nuovo modo dire le cose? Da dove nasce questa urgenza comunitaria di espressione?

Ci troviamo in un momento sociale e storico in cui il messaggio passa in secondo piano, non importa cosa tu debba dire, l’importante è impacchettare qualsiasi banalità e renderla fruibile ai più. Questo discorso non ci interessa, preferiamo scendere giù nella melma dei pensieri che siano torbidi o limpidi e provare a scrivere davvero, a rischio di perdersi, a rischio di bruciarsi.
Il discorso della tribù invece ce lo portiamo dietro dall`inizio, segue un po` l`idea di spostare la direzione artistica dall`individuo “geniale” ad una collettività, anche piccola come la nostra, che scambia opinioni e fa crescere qualcosa.

Con quale sound vi svegliate la mattina?

La mattina è assolutamente Motown.

Con quale passate la giornata?

Nella vita oltre a suonare facciamo tutti cose diverse. La giornata quindi la passiamo di corsa, tra i suoni dei clacson e la musica che passa in radio, facendo uno zapping radiofonico ossessivo come tutti i musicisti che non vivono di sola musica.

Quale canzone prima di andare a dormire?

Poche canzoni possono entrare in un momento così intimo, con gli occhi fissi nel nero e le cuffie nelle orecchie. Tra queste sicuramente “Amici nello spazio” di Giovanni Truppi.

Cinque band sulla torre di ITSUP2U chi vi fanno più paura?

Wepro, Delijah, Aku e Charlie Tonight ci fanno tremare le gambe perché ce li troveremo davanti pieni di cattive intenzioni. E poi se proprio dobbiamo aver paura di qualcun altro, sono i San De Villa, perché sono fichissimi.

Be’, allora in bocca al lupo ragazzi! E buona fortuna per l’esibizione di sabato!

Gabriele Edoardo Mastroianni

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