La sera di domenica 10 siamo stati ospitati dal meraviglioso Complesso Monumentale di Sant’Oliva di Cori, dove Riccardo Sinigallia si è raccontato tra parole e musica, rispondendo alle domande di Marco Olivotto e cantando, accompagnato dalla sua chitarra acustica e dal basso e la voce di Laura Arzilli.
La scelta delle canzoni, hanno detto, è un po’ improvvisato, perché è la relazione tra le persone e tra i luoghi nei live a permettere di sentire il peso specifico delle parole, e in questa Chiesa dal soffitto affrescato le parole hanno acquisito una dimensione quasi sacra, profondamente intima.
Ebbene, è con i versi “Non siamo dei, non siamo macchine…“, da “Rigenerazione“, scritta da Filippo Gatti, che si apre la serata.
Sinigallia parla della potenza delle canzoni che, così brevi, composte da pochi accordi, e nella loro semplicità e profonda sintesi, permettono di muoversi nello spazio e nel tempo.
Oltremodo la canzone ha anche la capacità di mantenere le coscienze sensibili, di tenere il fuoco vivo anche quando la giustizia sembra venir meno, e con “Che male c’è“, dedicata a Federico Aldrovandi, un pensiero va a Stefano Cucchi.
La scrittura delle canzoni poi, racconta il cantautore, porta un forte senso di responsabilità, dove la ricerca di una musica pura si concretizza nella ricerca di una scrittura viscerale, profonda, quasi primordiale.
È stata una serata di cui resta profondo il senso di condivisione, di introspezione, di relazione, e nell’incerta dimensione delle emozioni risulta impossibile scindere il vibrato delle corde, la luce soffusa che si riversa sulle mura di pietra o le parole di un artista che si racconta autenticamente e “a cuor leggero”.
Ci siamo salutati con una cover di “Com’è profondo il mare“…
Irene Margiotti
«..È chiaro che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa è muto come un pesce
Anzi un pesce..
E come pesce è difficile da bloccare
Perché lo protegge il mare
Com’è profondo il mare
Certo, chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l’oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare…»
io a voi di uki vi adoro per come fate le cose , siete bellissimi ! grazie anche a te Irene …
e onore a inchiostro per la sua linea di rappresentare sotto le sue ali i migliori contautori e artisti , quelli veri cioe’ !!!
MAMMA MIA CHE MERVIGLIA
SINIGALLIA SEMPRE GRANDISSIMO