Se «..Alle Haweii prima lo prendi e poi lo dai», ai concerti di Immanuel Casto ti diverti e ascolti canzoni nuove e vecchie, cantandole insieme a delle persone che le sanno tutte… e che lo venerano quasi quanto un credente venera il suo dio. Tra una canzone e l’altra, qualche battuta, qualche performance di Romina Falconi e delle coreografie molto semplici, un’ora e mezza passa tranquillamente sempre con un sorriso sprezzante sulle labbra
“Aprimi il pc”
Il concerto, dopo un po’ di attesa, come è normale per i divi, si apre con un Immanuel Casto accompagnato da una Romina Falconi entrambi a quanto pare in perfetta forma.. peccato solo per i costumi di scena: l’abbinamento nero/dorato non è che sia proprio il massimo.
Nell’attesa si è avuto il tempo di guardarsi intorno. Cavolo! Il “porn-groove”, come è stato ribattezzato il genere di Casto, unisce proprio tutti! A parte un folto e nutrito, ma mai quanto ci si aspettava, gruppo di omosessuali, non mancano le tenere coppie etero, gli alternativi, qualche dark e metallaro qui e lì, e le parrucche colorate! Immancabili anche i boa fluorescenti.. e non, naturalmente. Qualcuno discuteva anche di questa varietà, lanciandosi in considerazioni antropologiche che vogliono trovare risposta ai più reconditi quesiti del rapporto di coppia. Il quesito era: come mai la presenza di tante coppie etero? E la risposta, dopo attenta riflessione, è stata: “Perché si divertono, perché si parla di sesso omosessuale in maniera molto tranquilla.. e poi perché così lui può dire a lei ‘guarda come lo fanno gli omosessuali’, dato che nelle canzoni di Casto si parla di sesso anale. Lo fanno per poterlo sdoganare..”. Ora, le parole forse non erano proprio queste, ma il senso e la parola “sdoganare” sì. È proprio così? È davvero questo che passava nella mente dei giovani etero che affollavano la sala?
“E la notte vola con due dita in gola”
Urli di giubilo ed eccitazione, e anche un po’ di pelle d’oca, alla riproposizione dei successi senza tempo di Immanuel. Tutti a cantare a squarciagola i vecchi successi che sono un po’, diciamoci la verità, lo specchio della società. Dalla necessità di essere belli e magri, con un fisico statuario, espressa da “Zero Carboidrati”, passando per la curiosità morbosa del genere umano che mostra la massima attenzione per le tragedie accadute ai suoi simili come racconta “Killer Star”, alla diffusione ormai accettata della prostituzione, che con “50 Bocca 100 Amore” introduce a quell’altra constatazione della diffusione del sesso anale, con un altro grande successo che è “Anal Beat”, ovviamente omaggiato… chissà se anche gli etero stavano pensando allo “sdoganamento”…
“Tu guida, io ti vengo dietro”
Di quando in quando, c’è uno scambio di battute fra il matador Casto e la validissima co-protagonista Romina. Ovviamente ci sono anche gli interventi del solo Casto, che può capitare si rivolga al pubblico. “Genetliaco”.. è questa la parola che ha usato per parlare di un, come diremmo noi mortali, compleanno che cadeva proprio quel giorno. Questa unica parola ci può far capire molto di Immanuel: un semplice pervertito e maniaco di sesso potrebbe mai usare un vocabolo simile? Forse dietro c’è qualcosa di più? Abbiamo un filosofo tra noi (come diceva una famosa pubblicità)? Quanto c’è di kantiano nella scelta del nome Immanuel? (scusate la domanda pippone, ma essendo laureato in filosofia era inevitabile).
“Lei la dà anche in amicizia”
Ed eccoci all’intermezzo tutto dedicato ai nerd: è in uscita, e sarà presentato durante la performance di Casto al “Lucca Comics“, il nuovo gioco di carte “Marchettari Sprovveduti”. Di questo nuovo gioco di carte, in uscita il 5 novembre, è stata mandata la pubblicità durante il concerto. Fantastico riassunto degli aspetti più nascosti della sessualità soprattutto maschile: infatti sono introdotti i marchettari, gli escort e i trans. E poi, e questo scambio di battute era sicuramente programmato, una piccola citazione di “Frigida”, cantata dalla Falconi… uno dei momenti in cui si è urlato e cantato più forte.. il fascino delle parodie non conosce eguali.
“Perché imparare il congiuntivo quando sono così brava ad aprire il culo?”
“Escort 25”: Filosofia di vita? O triste ammisione del fatto che in un paese come l’Italia a volte sembra meglio darsi a fare le/gli escort invece che studiare? Ma la domanda che mi ha sempre tormentato e a cui ho sempre cercato una risposta è: ..se si sa il congiuntivo e si è bravi ad aprire il culo, non è anche meglio?
Roberto Morra
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Grande Morra….mille grazie per questo report!!!
questo è un geniaccio!!!
troppo fico! l’avevo conosciuto grazie a voi in un vostro articolo….. e colpisce sempre!
lo adoro! è lo specchio del meglio e del peggio dell’italia! un grande!
spero che passi per Roma,credo di non volermelo perdere! 😀
tu guida, io ti vengo dietro..!
ah,ah,ah,ah,
..ovviamente scherzo!!! 😉
fantastico Morra per un grandissimo Casto!
e la domanda finale poi…..è la domanda delle domande…!!!
😀
Tenendo conto che il culo è sempre il nostro però ..
In effetti concordo con Morra sul fatto di essere di fronte ad una specie di espiremento sociale.
Il linguaggio è attuale gli argomenti ironici ma seri… una vera figata!
Gran bel report!!!
approccio e immaginario geniale. la musica però fa cagare!
una perfetta icona gay. una denuncia a suo modo colta… a me piace. la musica è paracula allo stesso modo insomma, molto trash dai…
deve esser stato un concerto molto divertente. Grande Morra…