Sono passati ormai parecchi anni. C’era una rivista molto famosa alla fine degli anni ’80. Il suo nome? “Splatter”. Dal nome si può intuire che le storie a fumetti raccontate erano storie horror. Cosa aveva di particolare? Ha lasciato un tracce nell’animo dei suoi lettori? E se fosse pronta a tornare? Riuscirebbe a vincere la sfida coi tempi che corrono? Tra nuove proposte e vecchie tradizioni, questa rivista è pronta a tornare in campo e a misurarsi con nuovi target. E noi ci chiediamo: ma l’horror cos’è? È solo una moda o un prodotto dei tempi? Anche il romanzo gotico ha dietro di sé più di quanto si pensi, in quanto era una denuncia della nuova scienza che stava travolgendo l’uomo ad un ritmo forse troppo veloce. Per un fumetto horror è possibile utilizzare la stessa chiave di lettura?
Cosa ne pensate del genere horror/splatter? Non vi piace? Può essere un denuncia dei tempi? Ironica rappresentazione della società? Ipotesi inquietante sugli istinti più profondi che l’uomo nasconde dentro di sé e che fanno la loro comparsa in alcuni importanti momenti storici? Oppure vi piace solo il genere? È una questione di gusti dopotutto! Fatto sta che, qualsiasi cosa ne pensiate, è tornata in edicola, e non solo, una storica rivista di genere: “Splatter” appunto.
Dopo il successo raccolto alla fine degli anni ’80-inizio ’90, e dopo le richieste degli appassionati.. e dopo che era uscita anche un’antologia (chiamata “Splatter Anthology – I più terrificanti fumetti dell’orrore“, uscita nel 2002), finalmente all’inizio dell’anno il capo fondatore e personaggio di riferimento della testata, Paolo Di Orazio, ha deciso di darle nuova vita.
Oltre che nelle edicole, la rivista sarà (se tutto va bene nel mese di settembre) disponibile sul web in formato digitale, dando la possibilità ai più poliglotti di scaricarla anche in inglese. Gli appassionati possono anche iscriversi al gruppo Facebook (vedi qui) che conta già più di 1500 fan.. evidentemente l’horror è rimasto nel cuore!
L’ironia e lo humor nero che caratterizzavano la rivista hanno lasciato un segno indelebile. In due anni (dal 1989 al 1991) la rivista ha pubblicato 23 numeri, che evidentemente le sono bastati a farsi apprezzare e desiderare. La casa editrice Acme di Francesco Coniglio e Guido Silvestri pubblicò la rivista e riuscì a farle avere un giusto seguito grazie al solo passaparola.. un’iniziativa che ora, coi grandi mezzi messi a disposizione dai social network, avrebbe un successo ancora maggiore.
La rinascita della rivista è stata fortemente voluta anche da Paolo Di Orazio, curatore della rivista stessa, che ha l’intenzione di conquistare le nuove generazioni, quelle che all’horror e allo splatter sono già forse un po’ legate dato il grande successo di graphic novel come “The Walking Dead”. Leggiamo un estratto dalle sue dichiarazioni rilasciate alla rivista Horromagazine: «Sì è tutto vero. Stiamo parlando proprio in questi giorni con un giovane marchio editoriale che mi ha proposto di mettere in piedi il reboot di Splatter. La vecchia band redazionale (tra cui Paolo Altibrandi art director e Vincenzo Perrone sceneggiatore/condirettore) si è riunita per ripartire più agguerrita che mai. Naturalmente, stiamo pensando a una soluzione visiva che tenga fede al look originale ma arricchita dalla maturità nostra, e degli autori scelti (autori squisitamente amanti dell’horror) e da come vogliamo proporre oggi -quindi in modalità naive- il teorema del fumetto e del racconto (in genere) del terrore».
Con Paolo Di Orazio come curatore, Paolo Altibrandi come art director e Vincenzo Perrone come redattore e autore, e Alessandro Baggi, Giancarlo Caracuzzo, Marco Soldi, Antonio Tentori, Giovanna Morini, come sceneggiatori, l’ex squadra Acme è stata in parte ripristinata ed è ormai pronta ad imbarcarsi su questi nuovi mari.. di sangue. Dopotutto l’intenzione è sì quella di restare fedeli al progetto originale, ma allo stesso tempo ci si deve mettere al passo coi tempi (ecco il gruppo Facebook e la disponibilità di avere la rivista in digitale). Compongono la squadra altri sceneggiatori horror, a cui Paolo è particolarmente legato: Davide Aicardi, Adriano Barone, Alessandro Bilotta, Andrea Cavaletto, Alex Crippa, Massimiliano Filadoro, Stefano Fantelli, Gianluca Piredda, Luigi Boccia.
Perché era finita l’avventura di “Splatter” all’inizio degli anni ’90? Un’ondata di perbenismo avevo invaso l’Italia, dopo i liberali anni ’70 e gli alternativi anni ’80. Un prodotto tanto di successo a quel tempo dovrà tornare in un periodo in cui forse il perbenismo bigotto è stato in parte abbandonato o comunque si è attenuato, ma si sono diffusi fumetti commerciali e graphic novel di successo internazionale. Di sicuro non sarà un problema recuperare i vecchi lettori, ma la vera sfida sarà quella di conquistarne di nuovi. Forse dato il successo che sta avendo il vintage e tutto ciò che ha un odore di passato, recente, non è proprio sbagliato il momento per riproporre una vecchia gloria! Dopotutto anche gli Skifidol sono tornati di moda dopo almeno 10 anni, o anche di più, che non se ne sentiva parlare! Forse il giorno d’oggi propone tante cose affascinanti e luminose, che però poi non restano. L’era della futilità? Ma no dai, ci sarà pure qualcosa di buono, ma intanto godiamoci le vecchie glorie facendo un tuffo nel passato.
Roberto Morra