Il Miglio Verde: dai gruppi elitari europei alle Caste nostrane

Nuovi gruppi elitari nascono... mentre le vecchie caste continuano a sperperare sulle nostre spalle

Una delle più importanti personalità del governo tedesco, Wolfgang Schauble, ha dichiarato: “La Democrazia in Europa è un ostacolo da mettere da parte il più presto possibile”. La “Casta Nostra” risponde come al solito appecoronandosi e tassandoci..

 

Al centro dell’European Banking Congress, il Ministro Federale delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble, si è fatto scappare alcune dichiarazioni d’intenti: «La Sovranità di ogni singolo stato della UE prossimamente non sarà più un tema da discutere. Vogliamo l’Unione politica Europea a tutti i costi con o senza la volontà di tutti gli stati, che i cittadini Europei non si facciano illusioni… cosi vogliamo e cosi sarà fatto».

La notizia che i Trattati di Lisbona e altri verranno cambiati cominciano a rimbalzare in tutta Europa. Vogliono cambiare la Costituzione Europea ovviamente senza un Referendum popolare. Questo è quello che vogliono ottenere la Cancelliera tedesca Angela Merkel e Schauble.

Ma da chi è composto questo nuovo gruppo elitario, il Frankfurt Group? Ecco i nomi:

-Angela Merkel

-Nikolas Sarkozy

-Herman von Rumpoy

-Manuel Barroso

-Mario Draghi

-Christine Lagarde

-Olli Rehn

-Jan-Claude Juncker

Ci sono tutti. Abbiamo dal Presidente del Parlamento, il Presidente delle Commissioni, il Presidente della Banca Centrale, quello del Fondo Monetario Internazionale, il Commissario per la Valuta in Europa fino naturalmente ai Fùhrer della Germania e della Francia. Questo è il Nuovo Organo Democratico Europeo! Tutta gente che ha sempre avuto non pochi problemini con la democrazia in Europa. Non dimentichiamo che il giorno in cui l’Irlanda disse di “no” al Trattato di Lisbona, queste persone fecero di tutto per rifare un altro Referendum fino a far magicamente approdare l’Irlanda all’interno dell’Ue, sebbene ancora oggi non è mai stato mostrato o messo in pubblico il vero risultato del Referendum! Ma pensiamo anche alla Grecia quando prima della caduta di Papandreou, lo stesso Presidente chiese un referendum per chiedere al popolo i loro volere sulla crisi! Tempo una settimana e addio Papandreou! Questo gruppo decide su milioni di persone senza esser stato eletto da nessuno e se ne fregano! Anche in Italia è successa la stessa cosa! Il buontempone di Berlusconi non era più in grado di ammansire e distrarre gli italiani, perciò via col Governo tecnico.

 

Ebbene, da vent’anni ormai i nostri politici, alla mercé dei banchieri internazionali, usano questo cazzo di “debito pubblico” al solo scopo di trasferire le nostre risorse ad interessi privati. Lo fanno sotto forma di privatizzazioni di monopoli pubblici mascherati da liberalizzazioni del mercato (Autostrade, Ferrovie, Alitalia, Telecom, ecc…). Il nostro patrimonio è stato affidato ai Consigli di Amministrazione di società di diritto privato che non devono rispondere a nessuno salvo che ai loro azionisti. E così, gli stipendi dei manager pubblici e i budget per la pubblicità (che creano potere mediatico) aumentano, mentre gli investimenti a lungo termine crollano, il debito pubblico si amplifica e, per di più, a noi danno invece una tredicesima al suo minimo storico costretti a pagare pure il panettone a quei criminali.

Così in Italia, per colpa della crisi, è stato eletto un Premier che è uno dei responsabili dell’attuale disastro finanziario, e siccome quando il popolo è debole gli squali si abbuffano, Mario Monti non farà altro che svendere ancor di più il nostro paese. Siamo passati dalla padella alla brace.

Intanto è salito ad ottobre, su base annua, il divario salario-prezzi, ossia la forbice tra l’aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,7%) e il livello d’inflazione (+3,4%), toccando una differenza pari a 1,7 punti percentuali. Il precedente record era a 1,3 punti percentuali. Si tratta del divario più alto almeno dal 1997. È quanto risulta dall’attuale confronto dei dati Istat. Per di più, sempre dall’Istat veniamo a sapere che nel mese di ottobre il tasso di disoccupazione italiano è salito all’8,5%, tornando sui livelli di maggio 2010. A settembre il tasso era pari all’8,3%. Pertanto, il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 29,2%.

 

Ma facciamo un passo indietro. Da dove siamo passati per arrivare a tanto? Ebbene, sappiamo che Berlusconi faceva parte della P2, gli “informati” affermano che fosse organizzata dai Servizi Segreti e all’epoca gestita da Andreotti (tramite Lucio Gelli) per conto di Kissinger, uno degli amiconi di casa Rothschild, che sappiamo far parte dei Cavalieri di Malta (dove Berlusconi accompagna spesso il suo figliol prodigo alle riunioni) e che gestiscono il Fondo Monetario Internazionale. Poi a chiudere il cerchio intorno all’ex Presidente Berlusconi, possiamo anche tener conto, secondo i suoi “detrattori”, della sua presunta collusione con la mafia e qualche Multinazionale di troppo tanto per gradire. Dall’altra parte, eravamo con un’opposizione di sinistra (?) che come affermano i soliti “informati” è stata creata dai finanziamenti di un Consigliere ancora di Banca Rotschild, Carlo De Benedetti, che come braccio destro ha Colannino, il quale oltre ad aver il figlio nel Pd gestisce ad esempio gente come Beppe Grillo. Insomma, Massoneria e chi più ne ha più ne metta a capo della piramide italiana; pensate all’inchiesta della procura di Roma che parte dagli appalti girati da Enav a Selex, controllata da Finmeccanica, questa situazione la dice lunga sul meccanismo di corruzione che abbraccia tutto il mondo politico italiano. Gli imprenditori interessati agli appalti consegnavano i soldi ai manager e questi li giravano ai politici talvolta riuscendo a ottenere una robusta “cresta”, ma anche la spartizione delle nomine di Finmeccanica ed Enav. C’est plus facile!

 

Insomma, grandi Multinazionali se la godevano indisturbate, fino a quando si son mangiate talmente tanta roba che il rischio di uscire dall’euro è divenuto talmente alto che le Banche hanno ben pensato di spodestare Berlusconi (che in fondo si è sempre fatto per prima cosa i cazzi, o meglio, le gnocche sue..) e mettere a capo del Governo un loro fedelissimo. E adesso? A chi toccherà pagare questo debito? Non certo a chi l’ha fatto! Toccherà ovviamente a noi pecoroni. E così: torna l’Ici, aumenterà ancora l’Iva, e ci sarà un aumento delle accise (lieviterà ancora la benzina, e dal 1° Gennaio scatteranno gli aumenti stabiliti tra Tremonti). E ci voleva Monti per rifare la solita supposta fiscale? Persino la Sinistra ce l’ha sempre somministrata! Ma attenzione, e qui torniamo alla “funzione” di Monti, perché oltre all’aumento delle tasse, che pagheranno chi ha sempre pagato, c’è anche un bel regalino per le banche: con la scusa della lotta all’evasione, si è abbassata l’attuale soglia per i pagamenti contanti delle transazioni da 2500 euro a 300 euro. Stappòsto! Il debito verrà perpetuato. Il gioco è fatto!

 

Nel frattempo cosa accade sulla facciata di questo schifo? Come per un miracolo, l’altra settimana il Senato ha annunciato l’abolizione dei vitalizi. Ma attenti ad essere soddisfatti, la riforma scatterà davvero solo per gli eletti a partire dalla prossima legislatura, questo per non abiurare il diritto acquisito a chi è oggi in Parlamento! Dunque… un vitalizio del genere per questa gente sarebbe pure un diritto? Sento partire dal mio stomaco un vaffanculo che vorrei risparmiarvi ma… In ogni caso, tutte queste dinamiche finora descritte, avvengono senza interpellare minimamente noi elettori. Noi non possiamo neanche eleggere i nostri rappresentanti. Allora, sapete perché non esiste la democrazia, perché se davvero esistesse, io, come fossi il direttore generale dell’ “azienda Italia”, di fronte il fallimento della politica economica del mio paese in mano a chi avrebbe dovuto invece gestirla al meglio, come minimo licenzierei a calci nel culo quegli incompetenti che hanno fatto crollare la mia azienda! O no? Come minimo tratterrei i loro bonus! Come farebbe ogni direttore generale, o no? Come minimo, io dico, dovremmo trattenere i loro privilegi! O no?

Ebbene, il Senato ci costa 600 milioni all’anno e la Camera supera il miliardo di euro. I nostri eurodeputati sono i più pagati d’Europa, vengono chiamati all’estero “fatcat” (gatti ripieni). Lo stipendio base dei nostri parlamentari è di 5.486 euro netti al mese (5.613 euro per i senatori), questa dovrebbe essere l’unica forma di remunerazione prevista della nostra CostituzioneI membri del Parlamento ricevono una indennità stabilita dalla legge» -Art. 69). Tuttavia, nella realtà dei fatti, a questa indennità dobbiamo aggiungere:

Diaria (rimborso spese per il soggiorno a Roma): €3.503 mensili.

> Rimborso per spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori (vi rendete conto per cosa cazzo prendono i soldi questi qua?): €3.690 mensili (I senatori hanno invece un “contributo di supporto” di €4.180 mensili -1.680 versati direttamente al senatore e 2.500 versati al gruppo parlamentare di appartenenza).

>Spese di trasporto e spese di viaggio: GRATIS + ulteriori €1.108/1.333 mensili. (I senatori percepiscono 1.650 euro mensili che comprendono anche le spese telefoniche).

>Spese telefoniche: €258 mensili.

>Assistenza sanitaria integrativa!

Insomma, per non fare un cazzo e per rubarci tutto quello che abbiamo faticato con il sudore della nostra fronte i parlamentari prendono, al mese, la bellezza di 14.269 euro, un Deputato, e 15.000 euro, un Senatore.

Ma non finisce qui. Perché se noi andiamo in pensione dopo 40 anni con gli spiccioli a morir di fame, a loro invece spetta un assegno di fine mandato -che se il mandato è dei cinque anni, il nostro parlamentare becca una “liquidazione” di 58.520 euro.

E come se non bastasse, avete idea di quanti parlamentari denunciano dei furti di pellicce, Iphone, computer e quant’altro? E sapete perché? Perché esiste una polizza assicurativa che copre qualsiasifurto” di qualsiasi entità che avviene all’interno di Palazzo Montecitorio! Quella roba la ritroverete tutta a casa dei nostri politici, e l’abbiamo pagata sempre noi!

Come se non bastasse, per non farsi mancare nulla, continuiamo a pagarli a non fare un cazzo anche quando se ne vanno grazie all’assegno vitalizio, ossia la pensione che loro beccano dopo soli cinque anni (e non 40!) per un minimo di 2.304 euro ad un massimo di 6.912 euro al mese. E allora vaffanculo un’altra volta! O No? Anche perché queste cifre e agevolazioni vanno naturalmente maggiorate per le più alte cariche statali e per i senatori a vita.

A questo punto, è facile finirsi di incazzare ricordando che lo scorso 21 settembre 2010, il deputato Antonio Borghesi aveva già proposto l’abolizione del vitalizio. Questi furono gli esiti della votazione:

Presenti: 525;

Votanti: 520;
Astenuti: 5;
Hanno votato sì alla proposta: 22
Hanno votato NO alla proposta: 498

Sono curioso ora di capire la nuova “promessa” del Senato come si svilupperà veramente..

 

Insomma, quale altro “essere” immondo può tanto sulla nostra pelle? Solo uno, colui che predica il bene, l’amore e la fratellanza e poi “depreda” allo stesso modo alle nostre spalle: il Vaticano. La Chiesa infatti non paga l’Ici (e invece a noi ora ce la rifanno pagare), Irpef, Ires, Imu, Tasse Immobiliari e Doganali, ma neanche Gas, Acqua e Fogne (il Vaticano risparmia 2 miliardi dall’esenzione dell’Ici, 4 miliardi dall’Irpef e l’Iva). È tutto a carico di noi contribuenti, già, anche di chi bestemmia dalla mattina alla sera!

Il Vaticano possiede quasi il 30% del patrimonio immobiliare italiano e con l’8 per mille toglie quasi 1 Miliardo di Euro all’anno al nostro Paese. Tassare, non la Chiesa, ma i suoi possedimenti a fine di lucro in Italia mi sembra giusto per gli italiani. O no? Oppure pensate che il buon Dio ci scarichi una pietra su dal cielo? Sappiate che la Chiesa ci costa 6 Miliardi di Euro, e non lo dico io, ma l’Associazione Atei e Agnostici Razionalisti che, sebbene siano un po’ di parte, hanno comunque realizzato una stima dell’impatto sulle casse pubbliche di contributi e privilegi di cui gode la Chiesa cattolica. Pensate solo che si afferma che lo Ior (Istituto per le Opere di Religione) produce ben 25.000 miliardi euro provenienti da attività criminali, ci si pagherebbe il debito pubblico e avanzerebbero pure altri soldoni per godercela!

 

Eppure, oggi ci vogliono ancora far credere che per uscire dal debito dobbiamo accettare altre strette di cinghia. La politica delle manovre sulle spalle dei deboli è voluta soltanto dalle autorità monetarie europee come risultato della speculazione. Invero, il problema del debito va risolto alla base riducendone la portata. Non è vero ad esempio che tutto il debito va ripagato, il popolo avrebbe l’obbligo di restituire solo quella parte che è stato utilizzata per il bene comune e solo se sono stati pagati tassi di interesse accettabili. Di tutto il resto, che si è mangiata quella gente, ce ne potremmo fregare. Noi non lo dobbiamo pagare! Tutt’al più lo pagassero loro, che l’hanno creato!

 

Ma cosa dicono dunque gli esperti disinteressati ed ancora animati da un senso civile. Qual è la soluzione a questa crisi finanziaria? Innanzitutto bisogna uscire dall’Euro e riprenderci la Lira. Bisogna poter ri-denominare il proprio debito esterno in Lire per poterlo poi negoziare coi creditori a condizioni di almeno sopravvivenza. In sostanza, piuttosto che continuare con manovre depressive che da decenni non fanno altro che infilarcelo su per il sedere a noi poveri disgraziati, forse sarebbe davvero il caso di:

Nazionalizzare la Banca d’Italia e sottoporla a una commissione parlamentare;

-Ripristinare i vincoli di portafoglio e di acquisto dei Titoli di Stato, come prima del divorzio della Banca d’Italia dal Tesoro;

-Proporre un vincolo costituzionale di pareggio di bilancio.

In questo modo si eviterebbero tagli depressivi e socialmente laceranti, si risparmierebbe il 22% della spesa pubblica, si azzererebbe il debito pubblico, si potrebbe svalutare la moneta e così rilanciare le esportazioni, gli investimenti, l’occupazione. Non si avrebbe più bisogno di emettere titoli del debito pubblico, salvo in caso di emergenze, ma qualora accadesse verrebbero comprati dalla Banca d’Italia. Si potrebbe perfino tornare a fare l’amore!

O Si?

Fatale


Fonte: “Stampa Libera” / www.disinformazione.it

http://youtu.be/1kqCFc8rK4o

 

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