Di tanto in tanto, sui giornali appaiono ricerche e dati statistici relativi al consumo del tabacco nei diversi paesi e la cosa interessante, al limite del divertente, è che, a seconda delle testate, spesso i valori riportati per la stessa nazione risultano essere se non in contro tendenza, quantomeno diversi, il che la dice lunga sull’uso che viene fatto della statistica.
Sulla creatività degli statistici esiste un’ampia letteratura scientifica, ricordiamo a mo’ d’esempio la dichiarazione rilasciata al New York Times da Charles Hennekens, docente della Harvard School of Public Health: «La Statistica è una scienza rozza e inesatta, l’ottanta per cento dei casi sono solo ipotesi con cui si tende a esagerare i risultati sia perché si vuole attenzione sia perché si mira a dimostrare teorie che tornano a proprio utile». Per comprendere quanto a volte possano essere fuorvianti certe affermazioni basate sulla statistica e le presupposte correlazioni esistenti tra due eventi potrebbe essere sufficiente osservare le correlazioni che segnalo di seguito, correlazioni che ho estrapolato da ricerche ritenute ufficiali:
* Calvizie in uomini sotto i 55 anni e infarti: 40 %.
* Lavoro sedentario e cancro al colon: 30 %
* Tre tazze di caffè alla settimana e morte prematura: 30 %.
* Assunzione quotidiana di margarina e malattie cardiache: 50%.
* Assunzione di 12 hot dog al mese e leucemia: 85%.
Quello che sto cercando di sostenere è che spesso, incrociando in modo arbitrario dati sostanzialmente veri dal punto di vista numerico, si può giungere a conclusioni arbitrarie, non dimostrabili, che, a volte, rasentano il ridicolo.
Sotto questa sorta di fraintendimento è incorsa anche la demonizzazione dei fumatori per quanto concerne il fumo passivo e l’insorgere di cancro ai polmoni che, stando alle stime ufficiali è mediamente indicato al 19%.
Tanto per chiarire: nell’agosto 2004 un articolo sul Corriere della Sera affermava che tre sigarette inquinano come dieci diesel e da qui la correlazione con l’incidenza delle malattie che insorgono nelle persone che sono costrette a vivere a fianco di fumatori era pressoché immediata.
Al limite della provocazione, ricorrendo sempre alla statistica, si potrebbe sostenere che il fumo fa bene… non solo allo spirito, ma anche alla salute. Il British Medical Bulletin del 1996 affermava che i fumatori hanno una minor incidenza percentuale di:
– tumori intestinali,
– diabete,
– del morbo di Parkinson,
– nevralgie al trigemino,
– tumori del sistema nervoso centrale.
Il New Scientist del 9 ottobre 1993 sottolineò come i fumatori mediamente dimezzano le possibilità di contrarre il Morbo di Alzheimer e uno studio eseguito alla Queen University in Canada ha stabilito che le donne che fumano, in caso di gravidanza, hanno un minor rischio di pre-eclampsia.
Paradossalmente, in base a queste ricerche si potrebbe giungere alla conclusione che i medici dovrebbero incoraggiare gli ultrasessantenni e le donne incinta a fumare.
Qualcosa sul fumo tuttavia occorre dirla, altrimenti s’incapperebbe nella stessa distorsione di chi mette fumatori al bando: a parte la dipendenza dal fumo, che la maggioranza dei tumori ai polmoni venga ai fumatori è un dato di fatto, ma ciò deriva non tanto dal fumo in se, ma dal deposito di catrame nei polmoni che col tempo tende a distruggere il sistema di filtraggio che difende i polmoni e il cancro, di cui ancora non si è chiarita l’origine attecchisce lì… se non avessero fumato li avrebbe colpiti in un altro organo, quello più debole.
Nessun dubbio che il fumo ingiallisca i denti, trasformi la voce, invecchi la pelle, ma allo stesso tempo si potrebbe obiettare che Claudia Cardinale, che ha sempre fumato come una ciminiera, ha conservato anche in età avanzata una pelle invidiata da tutte le donne.
Se è vero che il vizio del fumo non vale la candela della dipendenza, tuttavia è bene mettere in evidenza che in proporzioni moderate e sostanzialmente innocuo per sé (fatto salve prescrizioni del medico curante) e per gli altri non è di alcun danno.
La conclusione di tutto questo mio argomentare è di una banalità sconcertante, nonché alla portata di qualsiasi persona intelligente e istruita: la moderazione e il piacere per la salute sono le guide migliori e andrebbe evitato qualsiasi regime autoflagellante.
La demonizzazione ad oltranza del fumatore è controproducente anche nella prospettiva che l’ex fumatore si ritrova spesso non solo affannato come prima, ma anche più grasso e “irritato” perché, appunto, ha smesso di fumare… e poi, vogliamo mettere il bello dello smettere di fumare? Subito dopo ci si può permettere il lusso e il gran piacere di fumarsi una sigaretta, concetto che Mark Twain ha reso chiaro quando affermò: «Smettere di fumare è facilissimo, lo avrò fatto almeno un centinaio di volte»… ed è in base a tale dichiarazione che, da tabagista felice, vado a diramar il Manifesto del Futur-Tabagismo.
MANIFESTO DEL FUTURTABAGISMO
1. Noi vogliamo cantare l’amor del tabacco, l’abitudine al fumo, la dedizione alla nicotina.
2. Il coraggio, l’audacia, la gaiezza saranno elementi essenziali della nostra vita.
3. La pavida astinenza si è nascosta fino a ieri dietro il salutismo, la tristezza e il grigiore. Noi vogliamo cantare il fumo aggressivo, la sigaretta accesa, la pipa fiammante nel brulichio della brace e il sigaro ardente.
4. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si era arricchita di una bellezza nuova oggi viene negata: l’estasi del tabacco. Una sigaretta accesa, un sigaro fiammante e gli sbuffi azzurri di una pipa che arde sono più belli della Vittoria di Samotracia.
5. Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene tra le dita ingiallite un cilindro di tabacco le cui spire attraversano la terra e lo lanciano in una orbita che attraversa l’Universo.
6. Bisogna che il fumatore si prodighi, con ardore, sfarzo e munificenza, per dar sfogo con entusiastico fervore agli elementi primordiali che ardono in lui.
7. Non v’è bellezza, se non nel fumare. Nessuna azione che abbia ragione di esistere può essere portata a termine senza l’ausilio del tabacco.
8. Noi siamo di fronte a quel gran posacenere che è il mondo… perché dovremmo rinunciare a riempirlo?… Egli è li che aspetta un nostro gesto. Il Salutismo esasperato e la rinuncia al bel vivere sono morti ieri perché noi viviamo già nell’assoluto.
9. Noi vogliamo glorificare il tabacco che arde – sola igiene del mondo – la sigaretta accesa, la pipa sfavillante e il sigaro incandescente ..le uniche cose per cui è bello vivere.
10. Noi vogliamo combattere i tristi salutisti che di giorno attraversano di corsa e in mutande le nostre strade… rischiando ad ogni piè sospinto l’infarto.
11. Noi canteremo le grandi folle che gettano fumo dalla bocca, che inseguono il piacere, canteremo le distese multicolori di pacchetti di sigarette nelle vetrine e la possanza dei sigari avana ; canteremo i consessi dei tabagisti festanti, le notti illuminate dai mozziconi ardenti, le macchinette erogatrici di sigarette, ultima oasi quando anche l’ultimo tabaccaio ha abbassato la saracinesca. Canteremo il vibrante fervore notturno di chi non teme il freddo e stringe amicizie riscaldato dalla brace del tabacco che arde.
Noi lanciamo oggi pel mondo questo nostro manifesto di vita travolgente e incendiaria, col quale fondiamo oggi il «Futurtabagismo», perché vogliamo liberare l’umanità dal pernicioso salutismo che tutto smorza nella rinuncia e nella tristezza.
Già per troppo tempo siamo stati additati come untori, tenuti in disparte e relegati in angusti spazi, noi vogliamo ridonare all’umanità la gioia della vita e liberarla dalle costrizioni che negano ogni piacere non solo del fumo, ma anche del buon mangiare e del ridente bicchiere di vino!
Chi vuole mortificare il proprio gusto con mille divieti che lo faccia pure, ma una volta l’anno, per poi poter gustare la beatitudine con maggior forza, ma non ammettiamo che sia la norma di tutti i giorni.
E che mai si può vedere nel viso di uno che mastica mentine per non fumare o che finge con se stesso aspirando aria tersa attraverso un cilindretto di plastica? La depravazione più totale!
Volete dunque sprecare le ore migliori della vostra vita rosicchiando bastoncini di liquirizia, ruminando come buoi gomme da masticare o affliggere il vostro corpo con cerotti alla nicotina? Pazzi! Non farete altro che uscirne fatalmente esausti, diminuiti, avviliti e calpesti.
In verità vi dichiariamo che la frequentazione quotidiana di salutisti e fumatori pentiti è altrettanto perniciosa quanto la tutela di chi seguita a belare triti consigli che avviliscono lo spirito.
Che si facciano dunque avanti gli allegri tabagisti dalle dita ingiallite dalla nicotina! Eccoli! Eccoli che avanzano! Nobile Nicot, tu che per primo ci hai fatto conoscere le delizie del tabacco sia gloria a te! Quando il tuo messaggio non incontrerà più ostacoli sulla terra vienici incontro e canteremo insieme le lodi del Tabacco che da lucidità alla mente. Noi saremo là ad attenderti, ci troverai sotto una tettoia nell’atto di scaldarci al calore delle nostre sigarette e chi un giorno ci derise e ci mise all’indice verrà da noi e tumultuerà ansando e per il dispetto di non aver capito prima il nostro verbo. Esasperato dal nostro superbo diniego, c’implorerà d’aspirare almeno un sentore del profumo soave che esce dalle nostre nari, ma noi saremo inflessibili come lui volle esserlo con noi e ci chiuderemo in consessi ove non potrà entrare!
Suvvia! date fuoco al tabacco delle sigarette, incendiate le estremità dei vostri sigari aromatici, fate scintillare la brace delle pipe di schiuma, dichiarate al mondo senza timore il vostro verbo!
I più anziani fra noi hanno già sperperato tesori in fumo, li hanno bruciati impazientemente, con furia, senza contare, senza mai esitare, senza riposarci mai, a perdifiato, senza rimpianto… Guardateci! Non siamo ancora spossati e senza fiato! I nostri cuori non sentono alcuna stanchezza, poiché ci siamo nutriti di fuoco e fumo! Ve ne stupite? È logico, ..voi siete salutisti e non vi ricordate nemmeno di aver vissuto! Ci opponete delle obiezioni e portate dati? Basta! Li conosciamo a memoria, abbiamo capito il vostro pensiero! La nostra intelligenza che ci spinge a fumare ci afferma che siamo il riassunto, il prolungamento e il futuro della vita beata. Voi dite che è falso?? Lo credete veramente?? Sia pure! Ma che ci importa? Non vogliamo abbandonarci al tabacco e ritti, sulla cima del mondo, scagliamo la nostra sfida fumosa alle stelle splendenti.
Melog
messa così mi passano pure i sensi di colpa
eh si, in questo senso mi viene da fumare in pace! ecchecazzo!
ma.. vabbè!
preferisco l'iniziativa dell'altro articolo sulla sigaretta. è più salutare come propositiva, pur sempre liberatoria
ma daiiii!!!
" La pavida astinenza si è nascosta fino a ieri dietro il salutismo, la tristezza e il grigiore"
chiaro no?
il prologo sulla statistica è esilarante! grandissimo Melog!!!
io adoro Melog, però dire che il cancro ai polmoni non dipende tanto dalle sigaretta ma dal catrame che contengono..mi sembra una ridicola contraddizione. embè…
Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene tra le dita ingiallite un cilindro di tabacco le cui spire attraversano la terra e lo lanciano in una orbita che attraversa l’Universo.
AHAHAHAH!!!!!
"Non v’è bellezza, se non nel fumare. Nessuna azione che abbia ragione di esistere può essere portata a termine senza l’ausilio del tabacco".
..non aggiungerei altro.
sono più o meno d'accordo con Melog. ma stiamo esagerando! eheheheh… 😀
tanto quanto la demonizzazione ad oltranza del fumatore…c'è qualcosa che non torna
Uki vi voglio bene! Siete dei grandiiii!!!