Il singolo, “A chi tene ‘o core”, è disponibile su tutte le piattaforme ed anticipa l’Ep che sarà pubblicato a marzo 2021.
Immerso nell’arte fin da piccolo, Guido Maria Grillo è cresciuto ascoltando Tenco, Jeff Buckley, Fabrizio De Andrè… Discendente del Principe Antonio “Totò”, dalla madre De Curtis, ha ereditato sensibilità artistica e doti vocali immaginifiche.
Torna con un nuovo brano ben inserito nel suo percorso fatto in questo caso di ciò che si può ben definire una canzone napoletana contemporanea. Echi dal Mediterraneo, tracce di elettronica e musica araba, incontri tra stili e culture… sono queste le istanze del suo ritorno tra contemporaneità e tradizione.
La nuova canzone è un’esortazione ad affrontare le difficoltà ed il mal di vivere con coraggio e determinazione, una forma di “resistenza” individuale e collettiva alle avversità che, in questo periodo di difficoltà ed affanno globale, rischiara gli orizzonti ed offre una prospettiva di sopravvivenza e rinascita.
“A chi tene ‘o core” è scritta ed arrangiata da Guido Maria Grillo.
Il videoclip è quasi interamente girato nel territorio di Riace, Comune noto per le sue politiche di integrazione e dialogo tra culture.
La sensibilità di Grillo quindi trasuda in ogni nota e parola di questo singolo, un brano ancora una volta capace di stupire ed emozionare.
C’è una costante che ci fa letteralmente eccitare di fronte questo grande artista: la sua capacità di costruire atmosfere avvolgenti ed emozionanti.
Una profusione di calore emozionale abbraccia l’intero spettro sentimentale dell’ascoltare, anche questo nuovo brano, non appena parte l’attacco, subito ci culla su romantici lidi metafisici…
D’altronde, come scrive Guido Maria: «sta’ sicuro, chi non ha cuore vive senza vita e muore senza nome» (traduzione). E allora ecco il nome, ecco la vita in lui racchiusa… per resistere alla crisi globale! A noi confrontarci con questo talento in grado di infrangere ogni cardine sentimentale.
La straordinaria voce di Grillo torna ad essere uno strumento qualitativo delle sue composizioni, è l’anello su cui i nostri cuori rispondono al suo richiamo d’amore: una carezza sul petto, sincera, autentica… nel bene e nel male! Così è!
Traducendo il suo musicalissimo dialetto, il testo ad un certo punto langue: «Hai creduto di non esser solo, quando in notti insonni scambiavi il suo respiro con quello del buio che ansimava alle tue spalle, e le stringeva forte senza mai toccarle»… è da qui che Grillo invoca il risveglio delle coscienze, la speranza che qualcosa ci unisca ancora! Un richiamo a cui non possiamo che scioglierci, conciliati dalla sua incantevole melodia romantica.
La canzone gode di un arrangiamento minimale ma di un’accuratezza tale che il suo imprinting arriva diretto al cuore, divorato da quella magnifica voce che sussurra parole affascinanti quanto toccanti.
Il sound del brano si amalgama con l’intenzione, con il messaggio… l’idioma, così locale, diventa Universale nell’immediatezza dell’ascolto. E questo è un dono, non poco di questi tempi di distanziamento!
A primavera uscirà il nuovo EP: ascoltatelo, non perdetevelo, seguitelo… Guido Maria Grillo è una goccia di luce in un oceano oggi, fin troppo asettico.
Andrea Fatale
canzone davvero bella bella. un abbraccio musicale calorosissimo.
una voce sublime …
molto emozionante. Sottoscrivo ogni parola di Fatale. Cantante da seguire assolutamente… c’e’ ancora speranza dalle nostre parti … :)))
o core a piezz… wao! splendida canzone