La generazione sempre connessa. Il problema non è come li usiamo noi gli Smartphone ma come li useranno i figli dei nostri figli. La Wuss Generation. Premetto che io non ho ne Smartphone ne figli… non si sa mai. Come dice Breat Easton Ellis tra cinquant’anni la Wuss Generation sarà la generazione dominante e noi solo un fastidioso ostacolo. Noi che seduti sulle panchine di un parco ricorderemo con nostalgia il telefono a gettoni, la segreteria telefonica, i libri. Faremo ridere e qualcuno di noi scomparirà nel nulla. In fondo anche oggi molti anziani spariscono nel nulla e non solo.
Lo Smartphone si basa sulla cancellazione dei tempi “morti” che paradossalmente annienta il nostro spirito di adattamento. Si basa sulla ricompensa. Un meccanismo che nutre il nostro ego e che ci fa credere di poter stare bene evitando di affrontare le cose. Tutto e subito, tutto a portata di mano, di un cazzo di click. Ripeto il problema non è come noi usiamo lo Smartphone, in fondo alcuni di voi potrebbero dire: si ma c’è chi lo usa con parsimonia, c’è chi non ha bisogno della “ricompensa”. Tra cinquant’anni tutti lo useranno in maniera impropria.
I tempi morti nella vita servono a fare spazio nella mente, assorbire gli imprevisti e bilanciare i momenti felici. Oggi con il sovraffollamento delle informazioni la nostra mente è una cantina zeppa di oggetti, una di quelle che quando apri la porta ti cadono addosso ciambelle gonfiabili e manici di scopa. Immaginate di avere una mente così piena di informazioni. Sapreste trovare un’idea all’interno del vostro cervello che vi renda equilibrati e con la facoltà di scegliere la cosa migliore per voi in un locale così pieno di roba? Impossibile appunto. Non credo ci sia un disegno superiore che ha costruito/inventato gli Smartphone per distruggere la cultura che abbiamo acquisito in tremila anni di storia, credo piuttosto che sia una casualità. Non do le colpe neanche alla figura umana è realmente troppo forte il richiamo della ricompensa.
Ripeto per l’ennesima volta: non siamo noi il problema ma il rapporto che avranno i figli dei nostri figli con questa sorta di tavolette magiche. Questo gioco del dare e ricevere ‘like’ o quant’altro, questa comunicazione simile a quella tra due sommergibili perduti nell’oceano porta inevitabilmente a uno scombussolamento di valori. Ridiventi bambino capriccioso, voglio questo e voglio quello, a portata di mouse. Quando la vita poi ci costringe a fare i conti con la realtà ci saranno indubbiamente problemi, scatti di ira. “Io ho un regno! Come ti permetti?”. Ci si confonde insomma.
Ridiventare bambini significa non portare avanti nulla, nessun progetto, niente. Tra meno di mezzo secolo con questo inquadramento mentale che somiglia molto all’automatismo con cui gli scimpanzé eseguono esperimenti con lavagne elettroniche in cambio di una nocciolina, tutto andrà perduto. Mi spiego, non è che tra cinquant’anni con la generazione dominante non avremo più il telefono a gettone, non è quello il problema, il problema è che non avremo più una cultura, ritorneremo all’età della pietra a livello mentale (cosa che a me come Homobruno non dispiacerebbe, ma questa è un altra storia). Decenni di cultura che non ci sarà più, con le ovvie conseguenze. Bassi livelli di attenzione, superficialità, rigidità, tutto e subito, le persone non avranno il tempo e lo spazio per cercare di ragionare: il pensiero dell’uomo non ci sarà più. Spazzato via. Basterebbe usare il cellulare per fare le telefonate quando si è fuori casa e usare il computer a casa se si ha voglia di usarlo.
Homobruno
[homobruno@gmail.com]
La vita la concezione della vita sociale e in generale. ..completaMENTE cambiato….come tutto il “progresso anche questo da una parte meravigliosamente positivo per tante ragioni. .
Ma una cosa terribile.per mille aspetti
Questa è anche la mia considerazione, ma non credo che tra 50 anni ci saremo fermati qui, credo che sarà ancora peggio!
sarà pure homobruno….ma ha perfettamente ragione!!!!
concordo!
quelle droghe sociali e mediatiche che sai che ti fanno male ma a cui non puoi rinunciare………
perché credi siano utili …. impara da ciò che insegna Uki: il demone è ingannatore ….
comunque complimenti a quest’autore, bel post!
forse ancora non ci rendiamo conto. il post è interessante perché preannuncia ciò che sarà non ciò che è. adesso non è niente, saranno invece i nostri nipoti quelli più compromessi da questa tendenza
l’analisi del bravissimo homobruno è anche molto interessante…. il tempo libero e i tempi morti finora facevano parte della nostra fisiologia individuale e sociale , fra un po’ invece saremo costantemente connessi e manipolabili ……..
tanta tristezza…..dove arriveremo?
gran nell’articolo di homobruno !!
seppur rimanendo concordi con homobruno che non ci sia un disegno dall’alto e’ innegabile che tutto cio’ e’ la degenerazione di un mercato che ci VUOLE costantemente consumatori rimbecilliti
….Decenni di cultura che non ci sarà più, con le ovvie conseguenze. Bassi livelli di attenzione, superficialità, rigidità, tutto e subito, le persone non avranno il tempo e lo spazio per cercare di ragionare: il pensiero dell’uomo non ci sarà più…..
il passaggio più inquietante
bell’articolo,complimenti a homobruno,ci piace questo nuovo blogger
Forse l’effetto collaterale di Internet è che le persone lo usano come un fine e non come mezzo per accelerare e approfondire le informazioni. in questo modo si perde la capacità cognitiva di pensare individualmente e approfondire l’analisi. E in fondo è il non approfondire i dati che determina il “pensiero di gruppo”, cioe’, si accomunano le stesse informazioni senza approfondire, e si prende il comportamento della mandria.
il discorso è delicato,anche perchè qui non si parla della solita moda che ci pesa addosso, ecc… tutti sempre con questi telefoni in mano, ecc qui si parla di come,questa abitudine ordinaria, un giorno diverrà un comportamento etologico quasi , andando ad inficiare alcune dinamiche del cervello e della mente
se uniamo questo articoli ai moniti che spesso troviamo qui su uki sui possibili futuri sviluppi dell’intelligenza artificiale, della nanotecnologia e della tecnologia che ci verrà installata nei corpi e nella mente …. il discorso del controllo di massa si fa sempre più evidente , per buona pace del bravissimo homobruno eheheheheh 🙂
interessantissimo e illuminate articolo
complimenti a homobruno
Grazie per il vostro interesse. E’ un onore e un piacere scrivere su Ukizero. Robba de Big Babol.