.“25 Weeks of Winter” è l’ultimo lavoro della fotografa russa Ekaterina Anokhina (1983, Mosca); inizialmente un libro auto pubblicato in 50 copie (maggio 2013) e in seguito pubblicato dalla casa editrice Peperoni Books in 250 copie (settembre 2013).
“25 Weeks of Winter” si presenta con un formato tascabile, il classico 10x15cm delle vecchie foto di famiglie e con una copertina morbida. È il diario di Anokhina ma potrebbe essere anche il nostro diario. È la storia della fine di una storia, una relazione che si sfalda giorno dopo giorno. Diventa così un omaggio e un’esaltazione del dolore e della malattia che tutti colpisce, ovvero l’Amore.
Le immagini variano ampiamente in estetica, oscillante tra scatti in bianco e nero granuloso e immagini nitide dai colori vivaci. Non solo lo stile delle immagini, ma anche i soggetti fotografati servono come simboli del suo stato d’animo. Anokhina utilizza entrambe le istantanee fatte durante la sua relazione, così come le immagini di paesaggi, cibo e fiori per rappresentare le sue sensazioni. In assenza di qualsiasi testo esplicativo, il lettore approfondisce la degenerazione del suo rapporto lasciando che le immagini parlino da sole.
Rami stecchiti che sorreggono il peso della neve affianco ad un’immagine di un uomo nudo, seduto su un letto che ci dà le spalle e allo stesso tempo si copre il viso. Come a cercare di nascondersi da noi lettori, da Ekaterina e da sé stesso. A cercare di fuggire da un letto che ti tiene comunque intrappolato. Schiene e schiene che si ripetono, cercando di trovare una via di fuga, che sia questa il mare, la lontananza o il semplice restare.
Tutto un susseguirsi di accostamenti tutti da decifrare, senza testo o spiegazione estesa, spetta al lettore di capire la connessione tra le immagini, inevitabilmente, afferrando il crepacuore che Anokhina vuole trasmettere.
Per testare la teoria che questa era una storia che potrebbe essere universalmente comprensibile, Anokhina ha inviato il manichino del suo libro fotografico alla psicoanalista Inga Metreveli. Sulla base di ciò, Metreveli ha prodotto un caso di studio, il caso di E. paziente, che è incluso con il libro come un testo separato. La diagnosi di Metreveli è questa: «L’esperienza traumatica della mancanza di rapporto sessuale tra i soggetti». La cura: «Sublimazione attraverso l’arte, l’eradicazione del trauma attraverso il simbolico e l’immaginario».
“25 Weeks of Winter” è un tentativo di Anokhina di utilizzare la propria esperienza da sfondo ad un’interpretazione più universale di un cuore spezzato. Per non fuggire ma scavare fino a fondo il nostro dolore e sublimarlo.
In fondo, amore fa rima con dolore.
Sofia Bucci
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10,5×14,8cm
64 pagine
250 copie
Pubblicato self-publish nel Maggio 2013 e da Peperoni Books nel Settembre 2013
Per acquistarlo.
Sito dell’artista.
amore + dolore = arte
molto interessante
deve essere un viaggio nei meandri di un cuore spezzato per immagini
un bell’artefatto ……..
rimanda ad una sofferenza sebbene colorata, profumata
affascinante!
che bel modo di concepire un lavoro fotografico, di farne un libro perfino! un diario fotografico di un segmento di vita,di una relazione …esorcizzata con la forza delle immagini.
grande Sofia, sempre belle cose
bellissimo
prima o poi uno di questi libri di cui ci parla la Bucci finirò per comprarli davvero…
:))