Due invenzioni che possono cambiare le sorti dell’umanità…

Trasformare l’acqua di mare in acqua desalinizzata e un nuovo sistema di fotosintesi per ridurre la produzione di diossido di carbonio

Grandi notizie per gli amanti della natura e per tutti coloro a cui piace vivere! Si stanno sviluppando due invenzioni che miglioreranno le condizioni di vita dell’umanità. L’ispirazione viene dal mondo che ci circonda e dalle fonti energetiche di cui disponiamo. Dopotutto stanno lì e la natura sa già come sfruttarla e come provvedere al proprio sostentamento…

.

Due invenzioni che possono cambiare le sorti dell’umanità, o comunque due invenzioni che possono risolvere i problemi più imminenti! E non sapevano pensarci prima? Dopo il coleottero imitando il quale potremmo ricavare acqua potabile, del quale vi abbiamo palato un bel po’ di tempo fa, abbiamo la trasformazione dell’acqua di mare in acqua desalinizzata (so che magari qualcuno sperava nella trasformazione dell’acqua in vino ma il genere umano ancora non ha sviluppato di questi poteri!) e un nuovo sistema di fotosintesi che ridurrebbe drasticamente la produzione di diossido di carbonio (argomento di cui pure vi avevamo parlato).

 

La prima invenzione

Chi di voi ha sete? Chi di voi ha mai provato quell’incontenibile bisogno di acqua? Chi di voi non si è sentito la gola secca? Cosa avete fatto a quel punto? Avete bevuto! Ma sapete che più si va avanti e meno c’è acqua potabile? Pare incredibile, dato che la Terra è composta da aqua per il 70%. Eppure è così: non ci sarà abbastanza acqua per tutti. Ecco allora che invenzioni simili tornano utilissime: è stato inventato un sistema che permette di trasformare l’acqua salata in acqua potabile.
È stato addirittura inventato un concorso (scusate ma io non lo sapevo), il Premio Desal, per incentivare alla creazione di un dispositivo per desalinizzare l’acqua senza sprechi di energia, quindi la sostenibilità ambientale, e che fosse efficace e quanto più economico. A vincere il premio di 140 mila dollari è stato un gruppo del MIT e di Jain Irrigation. L’invenzione vincitrice sfrutta i pannelli solari per caricare delle batterie. Grazie all’elettrodialisi, queste batterie così caricate desalinizzano l’acqua. Ciò che avviene è questo: siccome le particelle di sale sono dotate di una piccola carica elettrica, quando l’acqua è attraversata dalla scarica elettrica data dalle batterie, il sale viene tutto a galla. Una volta isolato il sale poi, grazie ad una luce UV, l’acqua viene sterilizzata e disinfettata, così da poter essere utilizzata sia per bere che per coltivare i campi.

 

Pro e contro

L’invenzione è sicuramente valida, ma non assolutamente originale. L’idea di utilizzare la luce solare per alimentare un impianto di desalinizzazione, al posto del combustibile fossile, era già stata proposta. Infatti in alcune zone come il Chile e la California si stava già tentando di correre ai ripari, procurandosi l’acqua potabile dalla sua desalinizzazione. Però le tecnologie svilppate, nonostante il ricorso all’energia solare, sono comunque costose. Quindi un’invenzione così, che aggiunge il basso costo di manutenzione allo sfruttamento di una forma di energia poco costosa, può rappresentare una svolta importante. L’ultima prova da superare è quella dell’accettazione da parte di popolazioni contadine rurali che devono adeguarsi ai nuovi strumenti. Riusciranno ad aprire le loro menti? Se questo avverrà, la soluzione ai loro problemi sarà a portata di mano.

 

La seconda invenzione

La seconda invenzione è caratterizzata dal bisogno di limitare la produzione di diossido di carbonio derivante dall’utilizzo di carburanti industriali, cioè sostanze necessarie ai processi industriali, come sostanze chimiche. L’invenzione in che consiste? L’invenzione consiste nel fare in modo che il diossido di carbonio prodotto dai sistemi industriali sia ridotto notevolmente, per fare questo ci si è ispirati al processo di fotosintesi e al comportamento di un particolare microrganismo che riduce il diossido di carbonio immesso nell’atmosfera, dopo averlo immagazzinato.

 

Pro e contro

L’invenzione è in via di sviluppo. Ispirandosi alla fotosintesi ed essendo alimentata tramite energia solare, ovviamente non ha grandi costi di manutenzione. I costi alti sono per la produzione di questa tecnologia, che fino ad ora è stata sviluppata in piccolissime dimensioni. Il vantaggio che si otterrebbe dalla sua commercializzazione e diffusione su larga scala sarebbe grandissimo: uno dei più grandi problemi attuali è proprio l’eccessiva immissione nell’atmosfera di CO2 che fa salire la temperatura globale.

Roberto Morra

 

Share Button
Written By
More from Roberto Morra

STRP Biënnale 2017: “Senses and Sensors”

Una mostra incentrata sull’esperienza diretta dietro quella percepibile: cosa si prova, che...
Read More

6 Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.