Donna Baffuta sempre piaciuta?

Poche settimane fa è stata lanciata la nuova moda delle "legs to the natural"! Un giudizio estetico può corrompere il femminismo dei nostri tempi

Piccola premessa: cari lettori vi devo confessare che riuscire a prendere posizione su questo argomento non è stato semplice.
È vero che la parte femminista di me si crogiola nella soddisfazione, saremo finalmente libere dall’incubo di strappi e torture a base di cera bollente, ma l’altra faccia della medaglia consiste nella parte femminile di me che soggiace all’idea maschilista della bellezza glabra e che grida all’oltraggio.

Sto parlando della nuova moda tutta inglese delle “legs to the natural“; ovviamente in linea teorica trovano in me una sostenitrice del movimento ma, come accade spesso, prendere posizione comporta delle responsabilità; mi sono chiesta se fossi così convinta da sfilare con un cartellone con su scritto “la ceretta è mia nemica“.

Vorrei affrontare il tema da un punto di vista scientifico e proporvi un ragionamento.

 

Sappiamo benissimo che la peluria esiste per svariati motivi; ci rende meno sensibili al caldo e al freddo, ci aiuta nella percezione di ciò che ci circonda, come le antenne degli insetti, insomma se l’evoluzione che dura da milioni di anni ci ha fatti in questo modo con annessi piliferi un motivo ci sarà.

Tuttavia il pelo in sé, come qualsiasi altra realtà sia artificiale che naturale, è una questione di gusto e del giudizio che esprimiamo una volta che il nostro gusto entra in contatto, attraverso i sensi, con un qualcosa o qualcuna di diverso da noi.
Il nostro gusto infatti ci dice cosa amiamo e cosa invece ‘non ci piace’ e automaticamente il nostro cervello e la nostra sensibilità producono e manifestano un giudizio negativo o positivo ovviamente.
Non è facile stabilire il campo entro cui tali tipi di giudizi devono aggirarsi, poiché di tutto e su tutto può essere pronunciato un giudizio di gusto, né tanto meno i criteri universali a cui essi debbono ispirarsi. Unico dato certo è costituito solo dall’oggetto tipico del giudizio di gusto, su cui tutti universalmente possono concordare: il bello.

La bellezza femminile… mi viene in mente, ad esempio, la nostra Sofia nazionale, quella Loren che ha fatto sognare milioni di uomini, ecco, su di lei ..avremmo notato la presenza del pelo? Forse si, ma questo l’avrebbe trasformata in un mostro?

I canoni della bellezza cambiano, un sex simbol anni ’50 è sicuramente diverso da uno moderno ma chi decide cosa è bello?

Io ho iniziato a scrivere questo pezzo pensando di sapere esattamente cosa fosse bello e cosa no… e ora a metà mi chiedo; sono davvero io, liberamente, a pensare che un corpo perfettamente depilato sia bello? O anni di lavaggio del cervello mi hanno inculcato che un uomo mi avrebbe trovata non appetibile con in dotazione pelo e contropelo. Ecco allora possiamo dire che il mio giudizio come quello degli altri cambia ma lo fa a seconda di quello dei miei simili a seconda cioè delle mode, degli stili di vita dominanti e di come la società sta evolvendo.

Ma è davvero questo un processo irreversibile? O il club delle donne pelose rappresenta il primo punto di rottura e un ritorno alle origini? Troppe domande tutte insieme non è vero?
Parliamoci chiaro allora!

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È innegabile che ci facciamo belli per piacere al prossimo e questo, anche se banale, è un dato di fatto, che sia una scelta imposta o meno la pura e semplice verità è questa; ed è così la maggior parte delle volte, piacere a qualcuno del nostro sesso o di quello opposto poco importa; sto parlando di attrazione sessuale, il bello ci attira e scusate tanto se da donna, aggiungerei donna “femministofila”, ossia amante delle teorie femministe, credo che il club delle leg hair sia semplicemente diverso… che non vuol dire brutto, ma neanche bello, anche se devo ammettere strappi e cera cocente non sono la massima aspirazione di goduria… se non altro direi che come moda è piuttosto comoda.

Qui non si tratta di essere pro o contro il sacrosanto diritto di scegliere se avere o meno i tanto odiati annessi piliferi, badate bene questo discorso vale sia per gli uomini che per le donne, si tratta semplicemente di avere un giudizio puramente estetico che in questo caso, dal mio punto di vista, è più propenso per una valutazione negativa, forse solo perché non riesco ancora ad abituarmi.
Non voglio condannare il senso del bello, la cura di se stessi per soli fini estetici; ma credo che ancora una volta sia stato estremizzato un concetto attraverso la moda la quale, come sappiamo, è un mezzo socialmente utile.

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Non voglio neanche fare un elogio alla frivolezza sconsiderata… ma mi chiedo che senso ha non depilarmi le gambe se poi pretendo di essere trattata come un essere indifeso che va protetto? Non devo essere considerata solo perché ho un aspetto curato della serie “ha una grande anima e sopratutto un grande corpo”, io voglio essere ammirata per le mie capacità non solo perché sono donna… ma perché possiedo certe caratteristiche intellettuali; mentre del mio aspetto devo esserne semmai orgogliosa, le curve sensuali, labbra carnose, la pelle turgida e liscia… e perché no? ..anche i peli.
Parliamoci Chiaro, se tutto il mondo femminile iniziasse a ribellarsi e decidesse di sfoggiare fluenti chiome laddove ora predomina la calvizie forzata voi maschietti vi dareste alla vita di clausura? O alla fine cedereste ai piaceri della carne, pelosa?
Lascio ai posteri l’ardua sentenza ma una idea io già ce l’ho..

Marilena Grasso

 

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