Diamo il diritto di voto ai Latah

Opera di scrittura creativa ed elaborazione fotografica di Edoardo Vitale

I Latah esistono sul serio. Ed ho potuto sperimentarlo con i miei occhi.

In giornata ho avuto modo di accorciare la barba, i capelli, le unghie.

Ho avuto modo di comprare un quotidiano ed un pacchetto di prugne secche. Poi sono andato in posta a pagare una multa e mentre fingevo di essere deficiente ed imbranato per scaricare all’impiegata il noiosissimo compito di compilare tutti quei quadratini dei moduli, ho scoperto una cosa sconvolgente.

Esistono sul serio, i Latah.
In una piccola regione asiatica, vivono i Latah. Piccoli ometti magri e dalla pigmentazione giallognola. Persone come tutte le altre, con pregi, difetti e gusti personali. Nulla da ridire, se solo non differissero da tutti per una particolare e misteriosa attitudine: guardate fisso un Latah negli occhi per trentuno secondi e farà tutto ciò che vorrete.

Gli inglesi, ai tempi della colonizzazione, ne facevano grande uso. Ma questo non è rimasto sui libri di storia.

Come quasi tutti ho tifato per Obama anche se dell’America non mi importa un fico secco, perché gli americani fanno cagare e sono stupidi, secondo me. Proprio come i Latah. Ma almeno ai Latah, se dici una cosa, cazzo è quella! Invece gli americani ogni elezione sono lì che rischiano di mandare al governo quello più coglione tra i due candidati, e a volte ci riescono anche! Costringendo me, fondamentalmente un tizio qualunque a cui potrebbe non importare nulla dell’America, a buttare un occhio alle loro stupide elezioni. E con “buttare un occhio alle loro stupide elezioni” intendo puntare la sveglia in piena notte per seguire i confronti in tv e la diretta degli exit poll. Gli americani fanno cagare e sono stupidi perché hanno delle elezioni interessanti ma con sei ore di ritardo. Mandano a rotoli la mia fase rem. Il mio organismo ha bisogno di dieci ore ininterrotte e serene di sonno. Altrimenti vengo afflitto da un mal di testa lancinante al punto che mi scappa da vomitare.

 

Dunque, americani, fate vomitare.

 

Non è vero, sono solo nervoso. L’attualità è importante. Tutte le cose importanti sono importanti. Date sempre ascolto ai vostri genitori.

 

Saluto tutti quelli che mi conoscono.

 

 

PS questo articolo è stato scritto precedentemente alle primarie del centro-sinistra, le cui conseguenze sull’autore saranno devastanti e lo lasceranno in un mare di mal di testa e vomito.

Nota come sindrome da maratona mediatico-elettorale, porta chi ne è affetto a seguire compulsivamente ed ininterrottamente gli avvenimenti politici. Il malato conosce alla perfezione gli orari di inizio e fine di tutti i programmi di approfondimento e sa destreggiarsi con precisione maniacale tra un canale e l’altro fino a coprire ore ed ore di ininterrotto dibattito, riuscendo, talvolta, ad aggirare le pubblicità, con conseguenze devastanti su psiche, igiene personale e relazioni con il mondo esterno.

di Edoardo Vitale

 

 

Foto: “Con le migliori pretese niente si crostifica”  -di Edoardo Vitale

 

 Segui Edoardo su Twitter

Share Button
Written By
More from ukizero

Il romanzo di formazione di Claudio Proietti

Tra le novità editoriali più interessanti c’è “Isìra storia di una donna...
Read More

9 Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.