Il Capobranco vola a Chicago per registrare con Steve Albini

Sarà il guru dell’alternative rock, nel proprio studio, a produrre il terzo album della band padovana

A due anni di distanza dall’uscita de “Il grande Zoo“, Il Capobranco – trio indie padovano dall’inconfondibile impronta funk – ha deciso di affidarsi a una leggenda internazionale dell’alternative rock per le registrazioni del terzo album. Si tratta di Steve Albini, noto per aver lavorato con artisti di fama mondiale come Foo Fighters, Nirvana, Pixies e PJ Harvey: solo alcuni dei nomi nel suo sterminato curriculum.

«Il fatto che sia Steve Albini a registrare il nostro prossimo disco è un vero e proprio sogno che si realizza – racconta Alex, cantante, chitarrista e frontman della band – ci sono momenti in cui ancora fatichiamo a rendercene conto».

Le registrazioni avranno luogo il prossimo maggio presso l’Electrical Audio di Chicago, studio di registrazione gestito dallo stesso Albini. Ad accompagnare la band nell’attuale fase di produzione artistica del disco sono Giacomo Molon e Alessandro Cenedese, cantautore trevigiano e fondatore di Maine Wine Records, che cura il management del gruppo.

«Stiamo continuando a lavorare sulle canzoni, a scriverne di nuove e continueremo fino all’ultimo giorno prima della partenza.” – continua Alex – “Senza snaturarci, stiamo cercando di ampliare il nostro spettro stilistico».

Dopo “Il grande Zoo“, acclamato dalla critica per il groove incisivo e il pungente sarcasmo dei testi, la convinzione della band è che Steve Albini rappresenterà la chiave per il definitivo salto di qualità.

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