“A Temporary Lapse of Heaven’ è l’album di esordio di Luca Bonini Boskovic, in arte Boskovic, cantautore vicentino dal sound pop rock britannico con influenze rhythm and blues e beat. Il debutto sarà presentato al pubblico a breve con il “Boskovic Heaven live tour 2016”, la cui prima tappa avrà luogo il 18 marzo presso il Teatro Busnelli di Dueville (VI). Sul palco assieme a Boskovic (rhythm guitar e voce) anche Nick Castegnaro (drums), Marco Pivato (bass) e Davide Menin (lead guitar).
L’autore è ispirato da sempre dalla produzione dei classici inglesi ’60 e ’70: The Beatles, The Who, Deep Purple e Pink Floyd per citarne alcuni. L’album raccoglie 11 brani inediti selezionati da 20 anni di scrittura cantautorale dell’artista che ne ha curato musica, testi, arrangiamenti. Boskovic, da sempre appassionato di fotografia e arti visive, ha inoltre realizzato la grafica del disco: la versione deluxe contiene un libretto da 14 pagine.
«Per me la musica è il desiderio e il bisogno di elaborare le emozioni personali e tradurle in melodia; la musica è libera da chiavi interpretative oggettive, ogni persona vi si può riconoscere e quindi può liberare la propria emozionalità. Sono felice del risultato finale, è un disco che suona “bene” e in ciò merita una menzione d’onore Andrea Rigoni, il cui sound e mastering hanno conferito un suono di alto livello a tutta la produzione».
La scrittura dei testi delle canzoni è volutamente ermetica e conduce così ad una naturale interpretazione soggettiva. Evidenti delle tematiche ricorrenti. In ‘Sun (Born and Die)’, ‘Good Vibrations’ e in ‘Looking for Some Songs’ si racconta la vita all’interno di una band, le difficoltà, i successi, l’amore per la musica, l’amicizia, la condivisione di un percorso di vita, il rapporto con il pubblico.
Emergono tra le liriche ‘Everyday’, ‘Look and Fly’, ‘Time to Grow’ il fluire del tempo, il vivere consapevole, il richiamo agli elementi naturali ed alla natura intesa come “grande madre”, generatrice di tutto. Ricorre il dualismo corpo-spirito, facce di una stessa medaglia, che coesistono nella vita terrena e la lettura esistenziale della reincarnazione come risposta al senso del tutto. Non può mancare l’amore nelle sue tipiche declinazioni: in ‘Just in Town’ la magia dell’innamoramento, in ‘You Can Do It’ la forza di un legame profondo e sincero e in ‘What You’re Doing to Me’ la perdita e la fine del sogno.
Il singolo “Just in Town”, è un brano rockeggiante con inserti melodici di matrice pop nel ritornello, sostenuto da un bell’organo e robuste chitarre. La lirica tratta dello stato d’animo dovuto all’innamoramento e la felicità che ne deriva. In questo brano l’autore attinge corposamente dalla tradizione musicale anni ’60 e ’70. “Realizzato in un caldissimo fine settimana estivo all’interno di una fabbrica dismessa ai piedi delle piccole dolomiti” – afferma Boskovic – “è un video per il quale abbiamo combattuto spesso con la perdita di tensione elettrica a causa dell’eccessivo carico dovuto a tutta l’attrezzatura e i condizionatori che andavano a mille!! Abbiamo girato numerose scene al buio, e il make up è stato spesso aggiustato.”
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