Al ri-conoscimento della Costituzione italiana

L'ordinamento giuridico dello Stato, riletto e (ri)scoperto, per mio figlio...

È stato per me un bene fare i compiti con mio figlio e rileggere la Costituzione della Repubblica italiana. Avevo dimenticato tante cose, e soprattutto nel rispondere alle domande di mio figlio, ho avuto la possibilità di ragionare di nuovo sul perché di quelle “regole”, i motivi che hanno spinto i nostri nonni a scrivere quelle “norme”, e del perché poi le cose non sono andate come si era sperato…

Antefatto.
Quando Mussolini viene arrestato e destituito dal Gran Consiglio, fugge dal Gran Sasso e fonda la Repubblica di Salò, opponendosi alla sua stessa legge. Così poi con il Re gaglioffo Vittorio Emanuele III, che scappa e lascia a morire la Guardia dei Granatieri a Porta San Paolo, non esisterà più né il Regno d’Italia né il Fascismo. Ricordo a quegli irriducibili pseudo fascisti e laconici di memoria che Mussolini fu carcerato dal Gran Consiglio e dal Re, non dai partigiani né tanto meno dai Comunisti (che poi magari lo fucilarono mentre “scappava” in Svizzera).
Comunque senza Re e senza Duce, il comando provvisorio fu affidato a Badoglio (un militare che decise di arrendersi agli Alleati anglo-americani), pertanto, i militari italiani difesero il nulla e vennero massacrati in una aberrante situazione, in cui la rappresentanza di uno Stato era fuggito e non solo metaforicamente, e prima ancora aveva inventato Tribunali stile Inquisizione, generato carcerazioni arbitrarie, torture, omicidi di Stato, campi lavoro (San Saba su tutte o Arbe), esilio forzoso, distinguendo con le Leggi Razziali cittadini di serie A e di serie B, tra iscritti al partito fascista o alle corporazioni e non, dividendo il popolo tra razze, sesso, religioni… o perché no, tra portatori di nei o dai capelli rossi…
Le successive elezioni del 2 Giugno 1946 diedero vita alla Costituente, e videro nel Referendum, che doveva scegliere tra Monarchia e Repubblica, la vittoria della Repubblica. Le elezioni per volere dei cattolici in realtà furono a Suffragio Universale, cioè votarono sia donne che uomini, furono aperte alle religioni (votarono anche gli ebrei e i protestanti) e alla razza (che è oramai dimostrato non esistere, salvo nella testa di qualche imbecille). Furono eletti tra l’altro rappresentanti anche del movimento Qualunquista, Monarchici e infine anche alcuni ufficiali della Repubblica di Salò, ed anche un parlamentare austriaco (Alcide De Gasperi) per il Tirolo. Insomma rappresentava praticamente tutti.
Ora, bisognava ricostruire una Nazione che era stata violentata prima da due Guerre Mondiali, diverse guerre coloniali, recuperare i Coloni mandati in Africa, nelle isole e nella Dalmazia, in Spagna, Libia, Somalia, Eritrea, Abissinia, Grecia, Albania, etc. Ebbene, quella che votò la Repubblica è una popolazione stremata, alla fame. L’Italia era ridotta a macerie e in totale miseria, subì politiche sbagliate e devastanti. Fu salvata coi dollari americani del Piano Marshall, che non restituiremo mai. Il tutto grazie alla politica delirante e Nazionalista del Duce e del Re, nel delirio di rifondare l’Impero, acquisire faccette Nere e schiavi, manco fossimo governati da Caligola e Nerone. Il Duce e il Re ridussero alla fame il loro popolo.
Dalla Costituente nacque una Costituzione liberatoria, riformista e sociale. Coi principi cari a Socialisti, Scudocrociati e ai Comunisti, per una volta in accordo.

Mi soffermo sui primi articoli fondamentali per ricordarvi i princìpi che fondano la nostra Italia.

– Art.1 «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione».
Due caratteri distintivi sono “Res Pubblica” (“cosa pubblica”, in latino) che sta per Bene Comune, e “Democratica” o governo di molti o di tutti (dal greco “Demos Cratia“). La Sovranità si esercita attraverso il voto (sia nella forma politica che referendaria) ma soprattutto è fondata sul Lavoro. Lavoro che poi ritorna anche negli articoli successivi.
– Art.2 «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale».
Garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, anche di associarsi in Partiti o Movimenti, con un’unica eccezione “il partito fascista”. Che è specificatamente vietato. Richiede l’adempimento di doveri, solidarietà economica (pagare le tasse in proporzione alla propria capacità) e sociale, dare il proprio contributo alle attività collettive…
– Art. 3 «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese».
Siamo ora al riconoscimento dei cittadini come tutti uguali dinnanzi alla Legge (magari fosse), senza distinzioni, e, leggete bene: di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali… Senza limitarne la libertà, l’uguaglianza e il pieno sviluppo della persona (compreso il suo benessere psico-sociale quindi, un aspetto “umano”, questo, importantissimo, a cui se fosse data la giusta importanza tutelerebbe lo sviluppo della vita stessa di ogni singola persona). Tutto ciò, con la partecipazione di tutti i lavoratori (e qui ci torniamo per la seconda volta).
– Art. 4 «La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società».
Il lavoro oltre che essere un diritto è un dovere, bisogna lavorare per concorrere allo sviluppo della società.
– Art. 5 «La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento».
Va bene, nulla da dire… salvo che l’Italia è una ed indivisibile.
– Art. 7 «Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale».
– Art.8 «Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze».
Libera Chiesa in libero Stato.
– Art. 9 «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione».
Stenderei un velo pietoso sulle condizione del nostro patrimonio culturale e anche per la ricerca scientifica e tecnica.
– Art 10 «L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici».
Ecco questo punto è abbastanza controverso. Avendo subito l’Italia una Dittatura, non poteva il costituente pensare di non offrire aiuto a chi viene vessato per motivi politici o economici… al contrario saremmo anticostituzionali, noi non giudichiamo fin dalla Costituzione le distinzioni di razza (?), religione o credo politico (ad eccezione del fascismo), pertanto per Legge, “siamo” solidali con chi fugge da fame, guerra, carestia, vessazioni, stupri, schiavitù… senza distinzione. Non possiamo esercitare veti o violenza a chi ne ha già subita una. Temo però che il significato di questo sia sfuggito ai molti, oppure se io non ho capito, scrivetelo nei commenti…
– Art. 11 «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo».
Mi sembra ovvio che si tratta dell’ONU, la NATO, l’Unione Europea compresa, etc.

La Costituzione prosegue poi con tutto il resto… ordinamento, magistratura, modalità di voto, etc.
Di una cosa sono certo: rimane un bel Testo, fatto e pensato davvero bene da persone che speravano di avere un Paese migliore di quello che avevano ereditato dopo oltre 20 anni di Fascismo e due Guerre Mondiali, un Re indegno del suo incarico, e un Paese corrotto e prepotente.

Le cose negli anni sono cambiate, non sempre in meglio.
È di questi giorni la manifestazione delle Sardine e la loro richiesta di una più costruttiva rappresentanza politica.
Sono in un certo qual modo il popolo della Sinistra, quella Sinistra che non c’è più e che continua a dividersi non riuscendo a rappresentare più nessuno. Si tratta di un gruppo di elettori che non trova rappresentanza e che si ostina a credere che certi principi siano indiscutibili. Dall’altra parte trovano persone leghiste o da Casa Pound che del ‘qualunquismo’, del razzismo, fanno il loro scudo. Cresciuti a Barbara D’Urso, veline e fake news, non concepiscono che il loro essere emarginati è dovuto alla loro ignoranza e alla loro chiusura. È più facile dare la colpa ad altri poveracci che scappano da Stati ancora più oppressivi. Pensano che il male è nell’altro, in un qualsiasi altro, non nella Finanza o nei centri di potere sovrannazionali. Dimenticando che le sofferenze sono dovute a chi si approfitta della miseria per arricchirsi, dimenticando che il vero nemico è chi non paga le tasse, chi vende odio, chi usa la povera gente andando in vacanze su yacht eludendo ancora le tasse, chi produce a basso costo in quei Paesi da cui poi si fugge, chi produce alti profitti sulla pelle dei nuovi schiavi ed erige muri per non vedere il male che causa, chi specula sul denaro e sul cibo, chi uccide in nome di un qualche Dio… di chi stupra, uccide e segrega, di chi vieta il progresso, la cultura e insinua l’odio tra le persone…
“Chiudersi” è la ‘forza’ opposta alla nostra Costituzione, che piuttosto apre al mondo e alla diversità, che promuove le scienze e la cultura. Non è una risposta… ma è il modo migliore per progredire secondo principi di legalità. Intelligenza, opportunità, cultura, arti e scienze… sono le basi per uno Stato, per una società che sviluppa aprendosi all’evoluzione costruttiva. I muri sono la vergogna, la sconfitta, le Mafie!

Rileggere la Costituzione mi ha fatto bene, mi ha convinto ancor di più che il lavoro è un mio diritto, e anche un mio dovere, che dire cose sensate come questa, se serve solo ad uno di voi a riflettere e a pensare, significa migliorare la società in cui vivo e partecipare attivamente.
Leggetela, diffondetela… difendetela nella sostanza non nella forma. La nostra Costituzione non può che farci bene!

Daniele De Sanctis

Share Button
More from Daniele De Sanctis

Scandalo uova infette: gli allarmi, la contaminazione, il Fipronil e i suoi fratelli…

< ALTER-GEO: libri, ambiente, Media, etnografia e attualità sociale > Tendenze, culture...
Read More

4 Comments

  • Ma quindi mi vuoi dire che se solo rispettassimo la costituzione l Italia avrebbe un tessuto socio-politico migliore??? Incredibile !!!!
    Grazie De Sanctis, un articolo da leggere in Parlamento e in prima serata… non sia mai….

  • La costituzione è nata oltre per i nostri diritti e doveri anche per proteggerci dalle dittature. Sarebbe oggi da sbatterla in faccia ai nuovi fascistelli e leghisti
    Grande Daniele !!!

  • MIO DIO! A RILEGGERLA…CI FOSSE UN PUNTO CHE VENGA RISPETTATO CAZZO!!!
    SEMPRE FORTISSIMO DE SANTIS,CONCORDO TOTALMENTE CON IL TUO PUNTO DI VISTA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.