Che poi alla fine lo dovremmo sapere, che sono pochissime le cose che durano, forse nessuna.
Lo studiamo a scuola fin da piccoli, ma forse il semplice fatto che certe storie continuino a tramandarsi ci fa pensare che non sia così.
Impariamo subito che ci sono cose con la data di scadenza, che alcune cose durano di più se le teniamo in frigorifero; ma nemmeno il lago è sempre stato un lago, e le montagne sono le rughe della terra che invecchia e ci sono cose che non cambiano mai, solo che il mai non inizia all’inizio e finisce alla fine ma nasce con noi, ha la nostra lunghezza.
Quando hai sei anni non pensi che arriverà un giorno in cui, al supermercato, non troverai più lo shampoo alla camomilla, perché non sarai nemmeno più bionda. Quando hai sedici anni non pensi che arriverà un giorno in cui, al supermercato, non troverai più il bagnoschiuma allo zucchero filato azzurro. Quando hai venticinque anni non pensi che i telefoni smetteranno presto di somigliare alle conchiglie. Anche se hai fatto in tempo a fare collezione di gettoni e di schede telefoniche da cinquemila e diecimila lire.
Ci sono cose che durano più di noi e non facciamo in tempo a vederle cambiare, ci sono cose che è come riprendere in mano le vecchie fotografie e stupirsi di com’è cambiato il paesaggio, e poi ci sono i Ministri, che giungono alla fine di un tour che festeggia i dieci anni de “I soldi sono finiti”. Ci sono i Ministri, con cui sono cresciuta da quando avevo quindici anni, che li ho inseguiti in lungo e in largo. Fotografati, ascoltati, salutati, conosciuti e baciati.
Li rincorro per l’ennesima volta al Monk a Roma. Con la stessa non corrispondenza da dieci anni. Dove ad ascoltarli c’ero solo io in un lontano paesino della provincia con la connessione che arrivava a stento.
Ora ci sono migliaia di fan, la sala è piena, da doppia data romana.
Io me ne sto tutto il tempo all’angolo guardandoli crescere, e come sono cresciuti, come fossero gli amici di sempre su un palco. Il sudore di Federico, la carica di Michele, gli occhi di Davide, la grinta di Marco. I Ministri sono i calci in faccia all’improvviso, il sangue dal naso, i baci sulle ferite.
La parte che non cambia mai, mutando sempre. Festeggiando l’inizio acclamando la fine.
*** NOTA BENE ***
I Ministri sono da ascoltare e vedere RIGOROSAMENTE dal vivo.
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Foto e Parole: Sofia Bucci
Bellissime foto e parole, come sempre 🙂 è stato… grandioso.
splendide foto. sempre meravigliosa Sofia!
i Ministri grandissimi…. rigorosamente dal vivo!
questo sito è spaziale! in tutti i sensi.
adoro i ministri,li seguo anche io da sempre
foto molto belle per un evento da celebrare. grande band!
Ci vuole tempo per ricominciare… ROCK’N’ROLL!
una band che procede imperterrito sostenuto da un pubblico fedele. una bella realta’…. sempre tiratissima
Sofia….finisce che mi farai piacere anche i ministri…. :))
complimenti per le foto e le parole!!!!!
fantastico report….articolo….o quello che e’ ! magica Bucci!
I Ministri sono una garanzia ormai……..grandi!!!!