Dall’Universo alla Coscienza: le avventure del Sè – (Part. 1)

Il nostro Mondo ha solo bisogno di persone che più di ogni altra cosa si "sentano" vive. Le emozioni, l'entusiasmo, le esperienze, i viaggi, le peripezie, le relazioni... sono il palcoscenico di un'anarchica evoluzione: una vita libera di “esprimere se stessa”, contro ogni verità indiscussa. In fondo, dopo un salto nel buio, si vola

Siamo schiavi di un sistema sociale gerarchizzato e prestabilito, non è una frase fatta e disfattista, ma una realtà storica e antropologica. Ci siamo spinti oltre i nostri ritmi biologici, relegandoci in altri “tempi” costruiti su simulacri e concetti aleatori, dogmatici e coercitivi. Con il linguaggio e la scrittura l’uomo ha imparato a manipolare i significati e i significanti, ha parlato e sparlato, ha discusso, descritto, raccontato e convinto. Quando l’uomo mente lo fa sulla realtà dei fatti… così col tempo quei fatti sono diventati sproloqui di una realtà non di rado alterata. Siamo vittime di carnefici invisibili, quelli veri, e visibili quelli a cui lecchiamo il culo. Non c’è salvezza fin quando tutti non realizzeranno la forza di una collettività organizzata in pace e armonia… mettendola in atto! In caso contrario, l’unico tributo alla Vita rimastoci è quello di concentrarci sul primo comandamento della natura, quello che è all’origine della vita e dell’evoluzione: fare esperienza di noi stessi – un atto di volontà necessario da rivolgere anche alle persone che amiamo e che ci accettano per quello che siamo e diventeremo. Esistere significa “poter scegliere”, anzi essere “possibilità”. Ho capito allora che l’unica speranza di felicità è quella di un’anarchica evoluzione di ciò che siamo e proviamo, di tutto ciò che ci elettrizza! Una gamma di esperienze che racchiuda la giusta conoscenza di sé stessi (cosa che ineluttabilmente ci metterà a confronto con l’universo, perché si sa… l’esperienza prima ti mette alla prova e poi ti spiega la lezione). Voglio emozionarmi continuamente, fare talmente tante esperienze da fermare il tempo! Si lo so, la vita passerebbe in un istante, ma sarebbe un eroico furore, una felicità sublime e ancestrale, entusiasmante quanto terrena. I momenti veri sono vibranti, quelli saranno sempre “presenti”, il resto svanirà col tempo. Non ci sarebbe più differenza tra sogno e realtà. Ecco che si rivelerebbe uno spazio, quello della nostra coscienza e del nostro inconscio, che potremmo scoprire essere, non a caso, infinito…

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LA MATRICE INFINITISEMIALE DA CUI SI GENERA L’UNIVERSO E L’EPIFENOMENO DELL’ESSERE UMANO

Esiste il Vuoto, fondamentalmente solo quello, gli scienziati lo hanno chiamato “Vuoto Sub-Quantistico”, il brodo primordiale dove tutto è in-potenza: un vuoto su cui vibra un plasma fluido da dove tutta l’energia viene partorita come contrazione ondulatoria nasa_grav_waves_opte geometrica di quella stessa Vibrazione cosmica originaria (attraverso una torsione toroidale/spiralica). Secondo la scienza contemporanea il nostro universo sembrerebbe essere nato da una sorta di “onda anomala” di energia che con la sua perturbazione ha modificato l’armonia primordiale del cosmo creando un nuovo stadio di instabilità. L’effetto primordiale di tale perturbazione vibrazionale potrebbe essere anche visto come l’effetto sonoro che ultimamente è stato registrato tramite l’ascolto della “radiazione cosmica“. L’universo e la Vita intera quindi potrebbero essere il frutto di una perturbazione avvenuta all’interno di un sistema fuori dal tempo, perfettamente equilibrato e stabile su se stesso. L’universo potrebbe essere visto come un enorme sistemainformatico olografico” funzionante tramite un sistema binario avente come struttura base un reticolo energetico, definito dal prof. Franco Ivaldi come “ragnatela di linee dell’universo“, che rappresenta la struttura “hardware“, il quale potrebbe essere costituito da un intreccio di “fili” (stringhe energetiche) sottilissimi formati da un “plasma informatico” (i “quanti-neuroni” del Vuoto SubQuantistico) – con un angolo di intersezione tra di loro a tre dimensioni di 19,5°, detta anche “costante tetraedrica”. Osservando ogni cella geometrica che crea tale intreccio di “fili” è possibile arrivare all’identificazione della geometria statica di base – la morfologia dell’universo – fatta a forma di doppia “piramide” rovesciata con un punto di unione al vertice delle due piramidi. La forma geometrica di insieme di tale universo potrebbe essere quella di un enorme anello, dove ogni linea dell’etere alla fine del suo percorso “torsionale” ed “anulare” si ricongiunge con se stessa, generando il “continuo” che ci riporta al concetto di “infinito” (sarà questo il motivo di tutte quelle piramide innalzate da tutte le civiltà native della Terra nelle più disparate culture del mondo o il significato archetipico/simbolico del cerchio/sfera e quindi della spirale/toroide? Vedi l’Oroboro..). phi-ds-torus-cross-section-cosmometry-net5

Nel 1937 Erwin Schrödinger scrisse che «Quelli che osserviamo come corpi materiali e forze non sono altro che forme e variazioni nella struttura dello spazio stesso». Infine persino Albert Einstein ha rigettato l’idea di particelle discrete e credeva che le particelle fossero in effetti parte di un campo continuo. Gli scienziati oggi credono che il Vuoto sia agitato da un’energia sottile che fluisce attraverso tutte le cose materiali come fosse un liquido (un plasma fluido), creando il mondo materiale. È il “medium”, il mezzo, attraverso cui le onde elettromagnetiche si propagano. Si pensa che i cosiddetti “Solidi Platonici” siano le strutture geometriche interne dell’atomo, ergo di tutta la realtà che ci circonda. Il metodo più comune usato dagli scienziati per modellare la forma dell’universo è misurare e determinare la geometria dello sfondo di microonde dell’universo, l’energia residua del “Big Bang”. L’attuale idea sulla forma toroidale dell’universo viene dalle ultime misurazioni della radiazione di fondo. Diversi teorici dell’astrofisica hanno lanciato l’idea che l’universo abbia appunto la forma di un gigante toroide.
Partiamo dall’inizio. Una nuova suggestiva teoria (fonte) attribuisce allo spazio-tempo, il tessuto fondamentale che regge l’universo, le qualità di un liquido con una viscosità bassissima, cioè di un “superfluido“… affine all’interpretazione della Meccanica Quantistica del fisico David Bohm (che nega la realtà oggettiva in favore di una virtuale/soggettiva ed olografica) e della “equazione di Schrödinger” (che permette di trovare una funzione che descrive lo stato di un oggetto quantistico e sta alla base della teoria ondulatoria della Meccanica Quantistica). Tale teoria è stata portata a termine dagli studi di eminenti scienziati quali Greig Hogan e Stewen Hawking. Inoltre le recenti scoperte delle onde gravitazionali, confermando ancora una volta quanto previsto da Albert Einstein, indicano proprio che possa esistere una sorta di “Vuoto non vuoto” che, dunque, non solo sarebbe ‘pieno’ ma ricolmo di una “sostanza discretaparticellare e quantizzata: questi concetti sono stati recentemente condotti con rilevatori di onde gravitazionali come il GEO6OO.
Ciò che è sorprendente di queste scoperte è che il Vuoto superfluido ha caratteristiche e strutture neurali… dunque sembra essere un plasma che “fluisce” secondo dei connotati mentali (simili alla struttura neuronale del cervello): secondo cioè attributi tipici di una coscienza organizzatrice… una specie di software cosmico. Si tratta di un Sistema equiparabile ad un “fluido” composto di quanti discreti” o “quanti-neuroni” che renderebbero l’universo una sostanzaproto-pensante (in grado infatti di creare, nelle sue proiezioni oleografiche lungo i diversi stadi dell’energia, forme senzienti di Coscienza individuale). Il Vuoto come superfluido polare può essere descritto dalla cosiddetta “Teoria dei Vetri di Spin” (e quindi del “modello di Ising“) che, nel suo “modello matematico“, cela un meccanismo di auto-organizzazione dell’Universo cosmico basato sul “modello neurale” del fisico John Hopfield a carattere intelligente (utilizzato per modellare sostanze in stato superluifo come l’Elio 3). Questo spiega la capacità del Vuoto geometria-cosmicadi modificare la sua forma e di auto-organizzarsiapprendendo” ed “elaborandoinformazioni in forma di perturbazioni nella sua struttura infinitesimale, secondo un modello simile a quello adottato dalle trasmissioni inter-neuronali del nostro cervello, a questo punto non a caso.
Secondo un recente studio pubblicato in “Nature’s Scientific Reports“, l’Universo può crescere nello stesso modo di come avviene per un cervello gigantecon il fuoco elettrico tra le cellule cerebrali “riflesse” dalla forma delle galassie in espansione. I risultati di una simulazione al computer suggeriscono che le “dinamiche di crescita naturale” – il modo in cui i Sistemi si evolvono – sono gli stessi per i diversi tipi di reti – che si tratti di internet, del cervello umano o dell’universo nel suo insieme. La simulazione del team ha modellato la vita dell’universo molto prima e poco dopo il Big Bang, studiando come le unità quantistiche dello spazio-tempo più piccole delle particelle subatomiche “si mettevano in rete” l’un l’altra man mano che l’universo cresceva. La simulazione quindi rispecchiava quello di altre reti e sistemi. Da tempo in effetti si parla di coscienza (il più delle volte in modo inappropriato) come il tessuto sottostante dell’universo da cui tutte le cose emergono (vedi: “M-Teoria”, “Teoria delle Stringhe”, “Teoria del Campo Unificato”, ecc…). In ogni caso, la coscienza è stata riconosciuta essere il fondamento dell’essere. Di fatto, non solo l’universo cosciente è come un cervello, ma sta ‘crescendo’ anche come un cervello.

Già alla fine dell’800 i fisici avevano intuito l’esistenza di un substrato che permea tutto l’Universo e che si comporta come un “Fluido“, seppure a viscosità bassissima (“superfluido“). Un tale discorso ovviamente non contemplava l’idea dello “spazio-tempo” einsteiniano; pertanto oggi, se dovessero essere confermate queste ricerche, si dovrebbe tornare proprio allo spazio euclideo inquadrando, nello specifico, i fenomeni fisici macroscopici, come la “Gravità“, all’interno di una cornice descrivibile attraverso i modelli della fluidodinamica – e non, come aveva appunto fatto Einstein, introducendo la curvatura dello spazio per giustificare proprio la Gravità. Infatti, se non consideriamo il fluido, non ci rimane altro che il metodo einsteiniano per giustificare la Gravità con le increspature della superficie… una teoria che prevede di cambiare la geometria euclidea proprio per poter introdurre quella “curva”… e questa geometria curva, per giunta, dovrà poi essere agganciata al “Tempo” per poterne giustificare le ‘mutazioni‘.
Tuttavia, oggi alcuni scienziati stanno dimostrando che se usiamo il Fluido per descrivere l’ “etere” che permea tutto, allora tutte le proprietà fisiche, compresa la Gravità e il Tempo, diventano proprietà intrinseche di un Fluido.
Ad esempio, i ricercatori Amrit Sorli e Davide Fiscaletti spiegano la Gravità così: «Energia, massa e gravità hanno tutte la loro origine nel vuoto elettromagnetico quanto-dinamico. Una data massa “m” diminuendo la densità di energia di Planck all’interno della particella, genera la pressione del vuoto quantico esterno e di conseguenza si genera la gravità. Oggi la fisica è disperatamente alla ricerca di particelle che potrebbero trasportare massa e gravità. Il bosone di Higgs non interagisce con fotoni e gluoni e rappresenta una soluzione parziale per l’origine della massa. Il Gravitone non è stato ancora scoperto e la sua esistenza è dubbia. La soluzione per massa e gravità non è in nuove particelle, ma è altrove, vale a dire, nella dinamica tra una determinata particella e la diminuita densità di energia di un vuoto quantistico causato dalla presenza di una determinata particella». In sostanza, Sorli e Fiscaletti ritengono che la Gravità sia prodotta dalla pressione del Vuoto esterno, con densità maggiore di quello interno alle particelle, che crea una gradiente di densità intorno ad esse (come accade per l’ “Effetto Casimir”, dove due piastre metalliche affiancate a breve distanza vengono attratte dalla “pressione esterna” del vuoto). Quindi, se la massa entra in contatto con un’altra massa, si determina un’attrazione tra le due dovuta alla sovrapposizione delle zone a alla densità del Vuoto che cresce dal centro delle due masse man mano che ci si allontana da esse.
A queste nuove scoperte possiamo porre una serie di dubbi, tuttavia ogni cosa sembra davvero poter essere spiegata dai modelli della fluidodinamica. Un altro esempio ha a che fare con il famoso limite della “Velocità della Luce“.
Sappiano che Einstein ha indicato la ‘velocità della luce’ come il limite assoluto di questo universo che nessuno oggetto materiale può valicare, fenomeno complicato da pensare in un Vuoto come Fluido, seppur particolare e a bassissima viscosità. La soluzione sta nell’interpretazione che Einstein diede alle cosiddette “Trasformazioni di Lorentz“: ossia, come le coordinate spaziali e temporali di un sistema si trasformano quando questo viaggia ad una velocità prossima a quella della luce. Di fatto, un altro ricercatore, Jerom Canton, ha recentemente dimostrato che queste equazioni hanno una forma identica a quella di uno specifico fenomeno dei fluidi, vale a dire la percolazione. «Un certo numero di studi – afferma Canton – indicano che lo spazio-tempo può avere proprietà simili a quelle di un superfluido, suggerendo che la teoria della percolazione possa fornire un metodo utile per studiare la relazione tra velocità e tempo. Ipotizzando che l’effetto descritto dal fattore di Lorentz può rappresentare un aumento della viscosità di spazio-tempo, è stato possibile modellare la dilatazione del tempo in termini di movimento di un fluido attraverso mezzi porosi. Utilizzando un caso di rete di resistenze per equiparare la percolazione superfluida alla conduttanza, si è dimostrato che il fattore di Lorentz corrisponde ad una funzione di probabilità che coinvolge la transizione di fase da superfluido ad un fluido normale con proprietà isolanti».

Ebbene, ciò che si struttura estrinsecamente dal Vuoto gli scienziati affermano sia un ‘Campo magnetico Purico’, un “Campo di Punto Zero” denso di ‘informazioni energetiche’ – come appunto le risonanze di un “superfluido neurale” – che si espandono attraverso la cosiddetta “energia oscura” (come teorizzata dalla fisica Giuliana Conforto) in una Coscienza cosmica integrata, ciò che C.G. Jung chiamava Coscienza Collettiva. La scienza quantistica ha rivelato dunque la presenza di questo Campo di Punto Zero con tutte le sue particelle subatomiche e fotoni che vengono in esistenza apparentemente dal Vuoto per tornare nell’oblio del nulla un nanosecondo dopo – si tratta infatti di un “modello ciclicoin cui l’universo si auto-genera in un eterno ciclo di espansione (vedi l’ “Espansione Metrica dello Spazio” che lo porta a propagarsi ed evolvere) e contrazione (vedi l’ “Entropia“, ossia l’impedimento alla trasformazione di tutta l’energia contenuta in un Sistema come l’Universo, dunque la degradazione dell’energia e l’irreversibilità delle trasformazioni stesse degli elementi subatomici, che quando soggetti all’entropia ritornano appunto nel Vuoto dissolvendosi). Perciò la fisica quantistica descrive il Campo di Punto Zero come un’energia collettiva rilasciata (fotoni virtuali) da tutte le particelle subatomiche nell’universo quando cadono dal loro stato eccitato ai loro stati energetici di base (detto “Lamb Shift“). Quindi le particelle subatomiche prendono energia (fotoni virtuali) dal Campo di Punto Zero passando a stati energetici superiori… dall’antimateria alla materia. La somma di tutta questa energia è quello che crea il Campo di Punto Zero. Il dare e prendere fotoni virtuali di energia è quello che da forma al Campo Purico. In questo spazio vuoto, il vacuum è un plenum di energia elettromagnetica (fotoni virtuali) che produce tutte le frequenze del planck-gldominio elettromagnetico attraverso la succitata energia oscura. Oltretutto questa materia oscura è oltrepassata dall’ “energia elettrodebole”, che tanto sta facendo impazzire i fisici, oppure c’è lo zampino di quella quinta forza da poco scoperta: l’elettrogravità (è stata rivelata una nuova “particella” che non farebbe parte dei cosiddetti “fotoni oscuri”, ma si tratterebbe di una particella protofobica). Tra materia ed energia oscura siamo più o meno al 90% di ciò che costituisce l’universo. E pensare che noi abbiamo basato tutta la nostra conoscenza scientifica e filosofica sul restante 10%. Proverremmo pure da una sostanza pensante, ma cazzo è proprio vero che una volta fattoci uomini smettiamo di ragionare!

Ebbene, originariamente ogni cosa è in forma di “Idea/Archetipo” dentro lo stesso grande “sistema connettivo” del vuoto. Ecco che quel “Mondo di retroscena” dello scienziato Ilya Prigogine e di Bohm sta avanzando a sempre maggiore velocità, prendendo la nitida forma della reintroduzione di un mezzo ditrasmissione” dell’informazione a effetto istantaneo – come quello previsto dalla “onda pilota” di Bohm – sparito all’inizio del secolo scorso: ossia il famigerato “Etere” (un concetto macchiato di eresia e anatemi scientifici da sempre, sebbene devo sottolineare che l’analogia non è totalmente esaustiva). Insomma quel plasma eterico, il “quinto elemento” (“Quintessenza”) di cui parlavano anche gli esoteristi, sembra proprio essere un “cervello cosmico” bello incasinato, non c’è che dire.
Questa sorta di “matrice infinitesimale intelligente“, insita negli spazi intermolecolari della ‘materia fisica’, potrebbe dunque essere la “sostanza” che costituisce la nostra coscienza e il nostro Campo elettromagnetico. Gli scienziati hanno ormai scoperto da tempo che tutto nell’Universo vibra ad una frequenza o un’altra. I cicli di apertura e chiusura dei fiori, il ciclo di nascita e morte, le maree, la migrazione degli uccelli, i cicli meteorologici tramite cui dopo il sole comincia la pioggia e poi spunta di nuovo il sole, l’orbita della Terra intorno al Sole, anche l’espansione e la contrazione dell’universo… tutti questi fenomeni sono delle vibrazioni, su scale più piccole o più grandi. Anche gli esseri umani sono una vibrazione, determinate frequenze interagiscono formando un particolare Campo ElettroMagnetico Informato in cui le leggi di natura che lo abitano si influenzano creando un “comportamento quantistico” in grado di soggettizzare un’energia auto-riflessiva: si crea in sostanza l’ “Io Sonoconsapevole di sè… e questo accade a diversi stadi vibrazionali. Pensate al vostro battito cardiaco, la respirazione, i cicli di veglia e sonno… tutte queste sono vibrazioni soggettizzate.
Sebbene la medicina occidentale limiti la sua attenzione alle energie elettromagnetiche, riconosce tuttavia che il corpo umano funziona come un’antenna a due direzioni. I medici usano dei mezzi come l’ECG (elettrocardiogramma) e l’EEG (elettroencefalogramma) per determinare se un paziente è ancora vivo, misurando l’energia elettrica che viene trasmessa da dentro il corpo di un dato paziente. Comprendono che i nostri corpi ricevono informazioni da campi elettromagnetici che sono nel nostro ambiente, per regolare ritmi circadiani, come i cicli di sonno-veglia. Studi scientifici indicano che la colonna vertebrale (che contiene fluido cerebrospinale che è conduttivo e che si lega alla ghiandola pineale) agisce come una antenna naturale e che il DNA serve come una antenna frattale, capace di operare a varie frequenze diverse e simultaneamente. Cellule piramidali
All’origine di tutto si parla dunque di una gigantesca mente che fa il bello e il cattivo tempo – tra l’altro se davvero “è donna”, in grado cioè di generare la Vita, allora si può capire lo scompiglio che ci circonda! Sarà per questo che gli antichi hanno iniziato con l’aggraziarsi una divinità Madre… da Madre Natura alla grande Dea; non oso immaginare l’aria che tirava in “quei giorni” tipicamente femminili: tempeste, uragani, terremoti! Una furia della natura direi… Dio ne scampi!

Tutte le informazioni che plasmano il “Campo quantico” che permea l’Esseità cosmica vengono inviate ai cromosomi di tutto il corpo e fissate negli atomi dei geni del DNA, ma oltre a fissarsi in essi, le “inForm-Azioni” mettono in moto un meccanismo vibratorio dei cromosomi stessi (espansione e contrazione della molla elicoidale del DNA) i quali essendo immersi nei liquidi vibrano ad ogni minima variazione, emettendo frequenze armoniche o disarmoniche in risonanza con quelle dell’Universo esterno. Quindi i Cromosomi, i Geni e gli Atomi in essi contenuti, sono in grado di trasmettere o ricevere qualsiasi tipo di informazione per ogni angolo dell’Universo esistente; per un meccanismo identico ma inverso, l’Universo ed ogni sua parte può “mettersi in contatto” con ogni atomo dei corpi viventi coesistenti, per mezzo delle stesse vibrazioni. Un esempio è il cuore di un essere biologico che è sempre attivato dalla frequenza Universale per mezzo della demodulazione frequenziale che i cromosomi delle cellule del cuore stesso attuano attraverso il campo toroidale emesso dal suo stesso “centro nervoso/vitale”, ricevendo di fatto le vibrazioni Universali e decodificandole… e fornendo dunque al cuore la frequenza del suo battito; ciò vale per tutti gli organi e sistemi dei corpi viventi, quindi tutto è sempre interconnesso ed inter-reagente con tutto l’Universo. Il campo di energia del cuore interagisce ed è influenzato dal campo elettromagnetico della Terra, così come accade con altre persone, piante, animali… incluso lo spazio, i pianeti e anche le stelle: ogni cosa interagisce con l’Unità del Campo di Energia Vitale. D’altronde oggi la scienza insegna che la materia vivente sembrerebbe essere governata dalla Teoria dei Campi Quantisitici che, partendo da una condizione di non-località e di disordine anti-deterministico (a livello subatomico e dunque microscopico) crea spontaneamente ordine quando le condizioni termodinamiche lo consentono ad un livello macroscopico. È infatti la coerenza elettrodinamica quantistica che permette alla Vita di affermarsi in ambienti aggrediti dalle forme più diverse e violente di disordine… è questa Forza assoluta che argina l’entropia affinché l’evoluzione possa fare il suo percorso.
Tutto questo Sistema oggi viene fatto ricadere dagli scienziati sul concetto di “Oneness“, ossia un Universo come Campo Quantico Unitario. Questo campo quantistico universale si tiene in omeostatico equilibrio attraverso la succitata “Coerenza elettrodinamica“, cioè una sorta di “dialogo sottile” come principio fisico di co-evoluzione tra tutte le parti del Sistema. La teoria della “coerenza elettrodinamica quantistica” ha a che fare con l’interazione fra ‘campi di materia’ e ‘campi elettromagnetici’ all’unisono, su certe frequenze portanti particolari, con certe relazioni di fase. Il campo quantistico ha infatti una duplice caratterizzazione: è un insieme di “Quanti“, di granuli energetici che forniscono l’ “Intensità” del Campo, ma è anche governato da una “Fase” – che in un certo senso definisce il “modo di oscillare del campo” – che emerge spontaneamente dalla dinamica globale dell’insieme dei quanti.
Quando le risonanze dei Sistemi – e dei loro Campi ElettroMagnetici – sono coerenti (cioè le oscillazioni vibrano simpateticamente) allora c’è “ordine“, dunque “armonia“… nel caso di una coscienza individuale potremmo dire che siamo in uno stato di equilibrio emozionale, siamo pervasi da frequenze positive. Quando invece troviamo risonanze non coerenti, allora si genera ciò che l’entropia porta verso il “disordine“… pertanto in quel caso noi saremmo travolti da energie che potremmo chiamare negative (vedi emozioni di paura, odio, risentimento, ecc…).
Il nostro campo elettromagnetico è dunque sempre in lotta per riconquistare questo equilibrio, questa armonia dovuta alla coerenza elettrodinamica, e il nostro campo è sempre accompagnato dal “Potenziale Vettore“, ossia una vibrazione che secondo la teoria quantistica dei campi influenza la fase del Sistema Coerente. Il potenziale vettore a differenza del Campo si estende ad una ampia regione circostante, senza trasportare energia ma solo “informazioni quantistiche“… e dunque esercitando una sua “influenza sottile“, potremmo dire ‘informatica’, modificando la fase dei sistemi coerenti circostanti. È così che tra i vari Sistemi Coerenti si apre la possibilità di un “dialogo sottile”, una comunicazione senza scambio di energia, che coinvolge solo le fasi (oscillazione vibrazionale), che sfugge perciò ad ogni misura di tipo parcellare e può essere percepita solo a livello emozionale, sul piano cioè della nostra carica magnetica.

Ad ogni modo il famigerato impeto, tipicamente umano, a voler determinare una prefigurata “Visione del mondo” ha portato le due branche più importanti della nostra cultura, la fisica e la filosofia, ad essere due maledette trappole. Ad oggi la fisica ha ribaltato l’epistemologia galileiana (e il suo rigore univoco in uno schema matematico), divenendo una “visionedogmatica fatta dalla comunità scientifica con le loro ordinanze logiche, mentre la filosofia è attualmente mera retorica. Entrambe continuano ad osteggiare qualsiasi potenziale teoria diversa o innovativa rispetto ai loro ordini prestabiliti, pur di non discutere il presupposto della fisica moderna stessa, vale a dire: il mondo nasce dal caso è non ha alcun fine. Ecco, beccatevi questa! Il nichilismo oggi è tornato di moda… ma come al solito mistificato. Effettivamente, alla scienza è sempre mancato il “mezzo” che diffonde ed elabora il fine: vale a dire ciò che gli antichi saggi subire-il-sistema-in-cambio-di-una-calda-minestrachiamavano “Etere”, oggi riconosciuto appunto nel “Vuoto superfluido neurale” (secondo le prime teorie: “Vuoto Quantomeccanico”).

Di fatto, tutta la scienza autoreferenziale dell’ultimo secolo (innanzitutto quel potere post illuministico che ha soggiogato tutto lo scibile umano) si guarda bene dal mancare al grande imperativo: “Ordo ab Chao”, ovvero l’ “ordine nasce dal caos”, e quindi non esiste un fine perché il fine lo definisce l’uomo… che poi magari fosse così, in verità a escogitarlo è solo un fottuto gruppo di uomini che decide cosa debba essere la Verità, rigorosamente marcata col dogma della scientificità o della religione. Più esattamente, sarà anche vero che tutto nasce dal Caos, ma quel caos è apparente e primigenio, esso infatti è guidato, come su descritto, da una sostanza pensante, cosa questa che non si vuole palesare per non cambiare l’ “ordine costituito” (“Deus Meumque jus” ovvero “Dio e la mia legge” campeggia, insieme all’ “Ordo ab chao” sul fregio che contrassegna l’ultimo e più alto grado della Massoneria di rito scozzese: quel 33mo grado assegnato a chi giunge alla funzione di direzione ed amministrazione)!
In questi tempi la cosiddetta “nuova scienza” sta studiando tale “Vuoto superfluido neurale”, dove i “quanti-neuroni”, che interagiscono come struttura superfluida del Vuoto, generano delle associazioni nel “plasma neurale” esattamente come una qualunque mente fa al nostro stadio olografico della realtà. Tali associazioni, in similitudine-universo-cervelloquesto sistema connettivo universale, producono delle “idee” in forma di ‘correlazioni tra eventiquantistici, proprio come accade nella nostra mente. Questo Campo Purico si contrae in vortici energetici sotto forma di immagini/quanti-neuroni di frequenze… avendo continuamente delle “idee” su ciò che vuole essere! Ed è un burlone oserei dire! E questo perché il sistema connettivo del Vuoto (che poi si riflette nel Campo Purico di Punto Zero) cerca continuamente di ‘imparare‘ dalle stesse “correlazioni tra eventi quantistici” che esso genera sul tessuto spazio-temporale ed olografico del Campo Purico, e cerca di farlo attraverso l’esperienza: creando cioè dei “modelli di funzionamento del mondo esterno” e cercando di prevedere come il mondo esterno si comporterà in futuro.
Tale meccanismo neurale è ovviamente lo stesso che guida la nostra mente, ma la differenza tra il Vuoto e la nostra mente è che il Vuoto è completamente e istantaneamente immerso nel risultato pratico delle sue idee (non esiste ancora lo spazio-tempo su cui gli eventi si susseguono, tutto è istantaneo… tutto è un fottuto spasso!), ovvero le idee del Vuoto possono rimanere come variazioni della forma geometrica del vuoto (immaginate delle onde su un mare agitato in cui piccole onde appaiono e scompaiono ogni istante), o condensarsi e prendere forma di particelle (immaginate un piccolo vortice permanente sulla superficie dell’acqua).

Quindi il Vuoto fa esperienza attraverso ciò che esso stesso produce istantaneamente, e questa è la prima grande differenza tra il vuoto e la nostra mente. Ed è una bella differenza direi… perché noi al contrario, prima che riusciamo a capire qual è la cosa giusta da fare intanto ci siamo scannati col resto del mondo. Prima che la soluzione emerga dal buco del culo del nostro inconscio, intanto ce la siamo fatta sotto e abbiamo distrutto tutto ciò che ci respirava intorno. Invece il Campo Purico della Coscienza Integrata vive in un “eterno presente”, ergo non c’è il tempo e lo spazio che sperimentiamo contrariamente noi – che siamo sotto la tirannia di “Cronos”.

 

COME NASCE L’UNIVERSO E L’INTERAZIONE TRA LA REALTÀ E L’ESSERE UMANO

Analisi_Esplosione_Halo_3Ma come accade tutto questo? Gli esperti ci dicono che dalla sostanza pensante del Vuoto si è generata una perturbazione vibrazionale che, attraverso dinamiche (energetiche) toroidali, ha creato una singolarità tale da formare una speculare immagine olografica della struttura neurale del Vuoto (la sua coscienza cosmica virtuale… la nostra junghiana coscienza collettiva stampata sul campo di punto zero): ecco formarsi ciò che l’odiosa “moda” di oggi comunemente identifica con la cosiddetta “Matrix” (o “Velo di Maya” come la chiamano invece quei sapientoni degli Orientali), uno specchio riflesso, virtuale ed olografico, in cui la Coscienza cosmica originaria si frammenta e si osserva avendo consapevolezza di sé. L’universo vive della forza dell’espansione (evolutiva) che tende all’ordine (“Eros” direbbe Sigmund Freud), e della forza entropica (distruttiva) che tende al disordine (“Thanatos“…). Poiché quest’ultima porta “disfacimento” fin dal livello quantistico: le informazioni neuro-quantistiche che trasporta si fanno spazio – mentre distruggono ed eliminano elementi sterili per l’evoluzione – lasciando attecchire altre “potenzialità sincroniche” in grado di inserirsi, in modo costruttivo stavolta, lungo l’espansione dell’universo, e poiché esso è una sostanza pensante, ciò significa che allo stesso tempo è la sua coscienza/consapevolezza che si espande! Ebbene, la Coscienza si è predisposta (auto-riflettendosi) attraverso una dissonanza vibrazionale in grado di generare alcuni movimenti (energia) della sua struttura polare. Di fatto l’universo è conforme ad alcune ‘costanti’, come il Pi greco o la Sezione Aurea che vibrano in un range strettissimo, e sono vibrazioni che dipendono dall’oscillazione dell’asse dell’energia dell’Universo che, dopo essersi auto-riflesso, ha accorciato il suo ‘asse’ andando fuori fase, manifestando appunto lo speculare universo sferoide (non più perfettamente sferico) con tutte quelle frequenze (leggi di natura) che stavolta erano davvero in gioco in un secondo piano “vitale” oltre il Vuoto. Il Vuoto si stava specchiando e poteva vedere le sue idee in quello specchio olografico… come esse prendevano vita lungo l’evoluzione. Si è trattato di una “traslazione della sua simmetria in un’asimmetria. Ebbene, tale dissonanza crea proprio le “variazioni di frequenza” tra le cui cause c’è quel movimento quantistico in grado di generare la vita nell’universo: ognuna delle due “singolarità”, ossia la vita umana e l’universo, non ha creato l’altra, altrimenti avrebbe duplicato se stessa, ma si è semplicemente riflessa (disuguaglianza simmetrica). Ogni cosa vibra. Tutto ciò che vibra è vivo: è questo “respiro” che crea tutto, dal visibile all’invisibile (esattamente come è stato immaginato dalla coscienza del Vuoto, direbbero gli esoteristi). Ecco perché Eckhart Tolle affermava: «Non sei nell’universo, Tu sei l’universo, una parte intrinseca di esso. In ultima analisi, non sei una persona, ma un punto focale in cui l’universo è sempre cosciente di sé».1534499447572029073
Ecco cosa è successo: immaginate che ad un certo punto quello “specchio“, di cui abbiamo parlato (la coscienza cosmica del Vuoto che osserva se stessa in un piano speculare olografico), si frantumi in tanti piccoli pezzettini. A quel punto l’immagine originaria della Coscienza Cosmica si riflette su ogni piccolo pezzettino di quello specchio, questo è il principio olografico, ed ora ogni pezzettino di quello specchio ha dentro di se l’intera coscienza cosmica. Ebbene, quei piccoli “pezzettini” siamo noi, che allo stesso modo prendiamo consapevolezza di noi stessi ed iniziamo a pensare: nasce così il nostro “Io Sono“, la nostra coscienza consapevole, la quale crede di essere unica e divisa, mentre non è altro che un semplice riflesso della Coscienza originaria.

Tutti noi siamo dei focolai senzienti di quel Campo Purico nel momento in cui acquisiamo coscienza di noi stessi e ci sperimentiamo in un confine limitato: ossia in un oleografico stadio vibrazionale che governa specifiche frequenze naturali attraverso le quali acquisiamo la nostra percezione su un dato tipo di “spazio” e “tempo”. Noi in sostanza abitiamo il nostro mondo, la nostra dimensione.. che ha le sue limitate regole e specifiche leggi di natura – createsi in seguito ad una singolarità pregressa (il Big Bang… cosa tra l’altro neanche certa) conseguente all’espansione dell’universo e che ha dunque formato la nostra dimensione -sempre governata dalle leggi di natura di certi campi elettromagnetici che rispondono innanzitutto ad una data intensità della massa e della gravità.

Ebbene, il modo con cui i “segnali/informazioni/idee/immagini” in questo Campo Purico viaggiano e si formano sono i ‘fenomeni quantistici’: infatti i cambiamenti continui di forma del “mare fluido” del Vuoto cambiano il “fondo” in cui le particelle si muovono e, talvolta, fanno in modo che alcune particelle ricevano dal Vuoto una spinta… et voilá, una miriade di cose iniziano ad accadere! c6a5c-saturn-plasmaPer capirlo anche mentre vi lavate i denti… immaginate una particella chiusa dietro un muro di energia che galleggia sul mare del Vuoto. All’improvviso per effetto del transito della ‘coda di un onda’, il muro si abbassa fino al livello della superficie comune del “mare” del vuoto, facendo in modo che una particella che non ha energia sufficiente possa passare l’ostacolo: questo è l’ “Effetto Tunnel quantistico”. È grazie a fenomeni di questo tipo che si formano quei “percorsi” nel Vuoto che il fisico David Bohm ha identificato come “onda pilota“, e che altro non sono che ‘segnali di comunicazionetra iquanti-neuronidi Vuoto che si formano ogni qual volta nel Vuoto stesso nasce un’ “idea“, ossia un’immagine su una ‘correlazione tra eventi’. In estrema sintesi i ‘fenomeni quantistici’ sono manifestazioni di idee nel Vuoto e quindi di correlazioni che il vuoto opera.
Queste correlazioni sono istantanee e olografiche… e questo sta a significare che innanzitutto ogni cervello divisosi da esso può riconoscerle e riceverle, attraverso prima di tutto la coscienza, e poi che ogni cervello opera di fatto in maniera olografica, ovvero le idee non sono localizzate in un punto preciso ed in precisi neuroni, ma sono “distribuite” ovunque e sono il risultato dell’interazione che coinvolge tutti i neuroni, sebbene ciascuno in misura diversa, indipendentemente dalla distanza. Tutto è collegato, magari in stadi diversi, ma ogni cosa è connessa. Ricordiamoci infatti che allo stadio basilare dell’energia siamo sempre nell’eterno presente dell’onnicomprensivo Campo Purico dell’Essere che è Tutto ciò che è… come direbbero sempre quei sapientoni dei filosofi Orientali.

Oltretutto il manifestarsi della realtà dipende proprio dalla focalizzazione che quei focolai di coscienza acquisiscono concentrandosi su un determinato punto spazio-tempo: vedi come funziona il cosiddetto “dualismo onda/particella” che è alla base di tutta la realtà che percepiamo.

Una delle scoperte più importanti della Meccanica Quantistica è che l’ “effetto osservatore” sembra essere il comune denominatore di ogni manifestazione (energetica) della realtà ed esso è correlato a ciò che in fisica è chiamata “indeterminazione quantistica” (il “principio di indeterminazione” di Heisenberg). Questo fenomeno è causato dalla “volontà” dell’osservatore e dalle sue onde cerebrali per mezzo della cosiddetta “materia bianca” del cervello (calibrate dalle vibrazioni elettrodeboli in “coerenza” con le frequenze emotive del Campo Magnetico del sistema cardiaco) che “perturbanol’onda pilota preesistente della realtà (le “idee” del Vuoto neurale) “modellando” le potenziali correlazioni tra eventi quantistici che potrebbero appunto realizzarsi. Più le emozioni inconsce saranno “pure” – dunque “coerenti” – e sincronizzate le onde cerebrali, maggiore sarà il livello di consapevolezza dell’osservatore e, di conseguenza, maggiore sarà il grado d’influenza che potrà esercitare nella figura d’onda che risuona nell’ambiente.
La nostra “osservazione” non influenza solo le particelle e gli atomi, come appurato dalle ricerche di laboratorio, bensì ogni aspetto della nostra macro-realtà. Questo perché la differenza tra l’influenzare una minuscola particella nel tipico esperimento quantistico della cosiddetta “doppia fenditura” (vedi sempre il Dualismo Onda/Particella) o un evento nel ‘generatore di eventi casuali’ immaginati dal Vuoto e il modificare eventi nella nostra vita reale – quelli manifestati/proiettati dal Campo di Punto Zero sul nostro piano relativo dell’esperienza (la nostra dimensione tridimensionale e olografica) – sta solo nella diversa quantità di onde-particelle che riusciamo a pilotare in uno specifico collasso d’onda attraverso la nostra osservazione intenzionale. L’atto di osservare diventa perciò la somma “opera creativa”, poiché si basa proprio sull’osservare con l’occhio della Coscienza un risultato potenziale… meglio ancora se riletto sotto la guida di un nostro “epurato” Inconscio. A quel punto la cosiddetta “materia bianca” del cervello è ciò che interagisce col Campo dell’energia oscura, attraversata dalla forza elettrodebole, dove la materia nucleare viene oltrepassata dai ‘fotoni pesanti‘ (Z^0), ossia proprio i “quanti di luce debole” che il cervello umano percepisce come emozioni: accade quando il Campo elettromagnetico del cuore (emozioni forti) e il Campo cerebrale della mente (stato di consapevolezza) sono “coerenti” perché viaggiano all’unisono. Di fatto, accade che il nostro Campo ElettroMagnetico legge le onde frequenziali di determinate vibrazioni: così la “luce” – in virtù della sua frequenza altissima, ossia 10^26 Hz – riesce ad allineare gli spin dei quark delle particelle nucleari, aumentando l’energia del nucleo atomico del 30% e facendoci così avere intuizione/consapevolezza dei diversi stati di coscienza (vedi le emozioni) e dell’energia universale.
Una volta compreso questo è utile capire quanto il manifestarsi di una specifica realtà sia dovuta alle nostre scelte che sono il prodotto del nostro “software mentale” e, con questo termine, mi riferisco anche alle nostre credenze personali o schemi logici. I modelli cognitivi con cui pensiamo – con cui decidiamo ciò che è possibile da ciò che non lo è – influenzano le nostre scelte, portandoci a esperire una realtà strutturata su tali assiomi molto soggettivi e basati su ciò che reputiamo sia la realtà e non su quello che essa è effettivamente (la nostra vita è ciò che crediamo.. o ciò che ci raccontiamo sia). Per questo motivo quando vogliamo una cosa dobbiamo immaginarla non inquinata dai dogmi sociali ma per quello che è al suo stato naturale… l’unico modo per “agganciare” le funzioni d’onda in modo “informazionalmente puro” per come sono immaginate dal Vuoto (che ovviamente non ha nulla a che fare con le nostre fittizie norme sociali).
Siamo soliti impiegare frasi del tipo “Noi creiamo la nostra realtà”, o “Noi siamo i co-creatori della nostra realtà”, semanticamente questo non è corretto… sono stupidaggini “New Age”, gli scienziati non hanno mai parlato di questo. Di fatto noi non creiamo nulla bensì “modelliamole interpretazioni della realtà attraverso la scelta di singole “probabilità” tra gli infiniti potenziali presenti nell’onda pilota collassandone la funzione d’onda (“possibilità” che altro non sono che le “idee” del Vuoto proiettate sul Campo di Punto Zero/coscienza cosmica integrata). Insomma, è davvero importante che per far sì che quelle determinate “correlazioni tra eventi quantistici” diventino possibili realtà nella nostra vita, siano immaginate allo stesso modo del Vuoto neurale, in modo da unificare di fatto i due piani, quello della potenzialità e quello della realtà (colmare cioè il gap che separa la materia dallo stadio puramente energetico), legarli in un continuum spazio-temporale per renderli dunque fenomenici sul nostro piano dell’esperienza. Nel fare questo dobbiamo immaginarli in uno stadio inconscio totalmente libero daschemi mentali artificiali“, quelli cioè condizionati da stati emotivi compulsivi o da schemi sociali costrittivi (ossia “Maya” come direbbero quei sapientoni degli orientali… Ebbene questo Speciale Approfondimento ha lo scopo di illustrare scientificamente proprio tutte queste tematiche).

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SCIENZA DELLE ONDE: DINAMICHE E MORFOLOGIA DELL’UNIVERSO

A questo punto è il caso di introdurre la cosiddetta Scienza delle Onde o “Cimatica” e accennare pure alla “Sympathetic Vibratory Physics“. Sebbene queste scienze non siano ancora del tutto ufficiali, alcuni esperimenti sono incontrovertibili.
La scienza della Cimatica dimostra che le forme, le figure e gli schemi proporzionali di movimento (prettamente geometrici perché generati da rapporti matematici delle onde vibrazionali) che compaiono nelle strutture morfologiche in Natura si dimostrarono essere principalmente una funzione/InFormAzione della frequenza -un determinato “suono“- dell’ampiezza e delle caratteristiche inerenti ai vari materiali… che giustappunto si “formano” secondo quelle determinate strutture/informazioni (non a caso i disegni geometrici che formano le strutture basilari delle “cose” in natura ricordano le strutture cellulari degli organi viventi). Di fatto, la scienza oggi dimostra il rapporto tra forma e frequenza, vale a dire il rapporto informazionale che sta alla base di tutto ciò che esiste. Il suono (energia/vibrazione/frequenza) genera le forme e le recenti esperienze sul movimento ondulatorio confermano un nesso tra onde, sostanza e forma, riguardante anche tutti gli organismi.
Ebbene, un’altra scoperta interessante della Cimatica rileva proprio che i disegni geometrici che InFormano la Natura sono gli stessi delle strutture cellulari degli organi viventi, pertanto la vita è il risultato delle vibrazioni specifiche di ogni cellula – in altre parole, ogni cellula ha il suo suono, la sua nota.
La tendenza formatrice/creatrice del tessuto connettivo del Vuoto alla base dell’universo, risiede nella sua stessa vibrazione neurale che, con la sua periodicità, sostiene i fenomeni e i loro due poli. Ad un polo abbiamo la forma, lo schema figurativo; in corrispondenza dell’altro polo troviamo il movimento, il processo dinamico. Secondo la scienza questi tre campi – vibrazione e periodicità come campo di fondo, e forma e movimento come i due poli – costituiscono un indivisibile insieme, anche se talvolta uno di essi può avere il predominio.
Negli esperimenti: ponendo della sabbia, polvere o fluidi su un piatto metallico collegato ad un oscillatore che produce un ampio spettro di frequenze, la sabbia o le altre sostanze finiscono per organizzarsi sempre in precise strutture geometriche (che ritroviamo appunto in natura costantemente).
Pertanto, il suono ha delle proprietà particolari di modulare e modellare l’energia, e oramai grazie alla famosa formula della relatività di Einstein sappiamo che la materia altro non è che un’altra forma di energia… ossia energia che si è cristallizzata (la “funzione d’onda” che contiene l’informazione di una “cosa” si dice che collassa nella realtà materica) a fronte delle nostre percezioni sul piano relativo dell’esperienza (ossia il mondo che viviamo: la nostra dimensione tridimensionale).
Ovviamente tutto questo giunge finanche alla cristallizzazione del nostro corpo fisico sul piano dell’esperienza: un processo naturale permesso dal comportamento vibrazionale-frequenziale del DNA. Il DNA-Cromosomi, “attira”- riceve e/o trasmette “spinge” questi “bit” energetici di InFormAzione (che provengono dal Campo di Punto Zero del sistema di base dell’universo oleografico), da e per la nostra Coscienza –attraverso gli atomi che compongono le sostanze stesse del DNA nei cromosomi, i quali si comportano come nanotubi ricetrasmittenti.
Per capire come le correlazioni di eventi quantistici ideati dal Vuoto (per mezzo della sua energia neurale e basilare dell’universo) attraverso le sue frequenze (suono/luce), e dunque per mezzo dei rapporti numerici e proporzioni geometriche delle sue vibrazioni, agisca sul campo oleografico della realtà e sulle sue forme viventi e non, basti pensare ad esempio al fatto che l’uomo è a tutti gli effetti un essere precessionale. Per chi non lo sapesse, la Precessione degli Equinozi è un lentissimo movimento retrogrado dell’ Asse Terrestre che culmina in 12 mesi di 2160 anni l’uno (quasi), il cui avvicendarsi è puntualmente caratterizzato dal sorgere eliaco (del Sole) all’Equinozio di Primavera, e da una nuova Costellazione. Fra poco meno di 70 anni lasceremo i Pesci per entrare nell’Acquario. Ufficialmente la Scienza attribuisce tale movimento all’attrazione Luni-Solare e all’anomala distribuzione delle terre emerse rispetto all’enorme presenza acquea del nostro pianeta (elemento in grado di immagazzinare informazioni dall’energia circostante). Tuttavia, il maggior responsabile del movimento dell’Asse Terrestre non è solo l’attrazione Luni-solare bensì il “suono”: una vibrazione di base proveniente dalla profondità dello spazio identificato da sempre con le 12 Costellazioni Zodiacali ad esempio da tutte le scuole esoteriche e misterosofiche fin dall’alba dei tempi, secondo la Numerologia dei numeri 23, 26, 72, 144… oltre ai classici numeri dall’1 al 7 ovviamente… se vogliamo solo per un attimo speculare un po’ con tematiche metafisiche o filosofiche. Dodici intervalli di 2160 anni, così importanti per l’uomo, dettati dalla metrica delle cosiddette “Tre Ottave“: la Precessione quindi non è un fenomeno fisico bensì un fenomeno sonico. E così, ogni essere umano non a caso consuma circa 26000 atti respiratori giornalieri, ha un cuore che pompa 7200 litri di sangue al giorno, nasce con un peso medio di circa 2 kg e 600 grammi, vive in media 72 anni, esattamente il tempo utilizzato dall’asse terrestre per spostarsi di un Grado nella sua corsa precessionale; ha 24 vertebre più due spurie (sacro e coccige, 26) cambia completamente il tessuto epiteliale della sua parte intestinale in 72 giorni mentre i suoi piedi hanno 26 ossa. È chiara dunque la corrispondenza della matematica/geometria cosmica con quella dell’essere umano. Allo stesso modo secondo gli esperti, l’Universo si è creato attraverso frequenze che sono pochi intervalli musicali: esattamente Cinque da Cinque Quinte, numericamente la cosa appare in questo modo: 2\3+ 2\3+ 2\3+ 2\3 +2\3= 5\5. Ora il mondo della Musica aggiunge che tali Cinque intervalli sono pari esattamente a “Tre Ottave “ (888). Tra l’altro si tratta di una legge che ritroviamo in moltissime ataviche tradizioni esoteriche, che affermavano che oltre che Tempo e Spazio le Tre Ottave erano anche Suono, appunto… sempre e solo per la ‘cronaca speculativa’. Sintetizzando “sonicamente” il tutto: Otto note poste all’esterno dell’universo dispongono i corpi celesti in Cinque frazioni e si diffondono nello spazio sotto forma di 12 toni e 24 semitoni (Le Tre Ottave). Nell’Universo l’Esseità del Vuoto, che è Androgino, vibra attraverso Otto intervalli che espandendosi si frazionano in 24 semintervalli: perciò non solo dispone ma sopratutto crea.
Nikola Tesla nei suoi esperimenti intercettò onde di frequenze estremamente basse (ELF) di energia elettromagnetica, che venivano naturalmente trasmesse all’interno della cavità tra la superficie del pianeta e la ionosfera, 80 km sopra la Terra. Il grande scienziato scoprì che con queste onde ELF, quelle che vibravano a 8 cicli al secondo (8 Hz), fluivano più regolarmente tra la terra e la ionosfera, con meno resistenza e maggiore ampiezza (forza o potere). Ebbene, nel 1952, un fisico chiamato Schumann misurò la frequenza di risonanza della cavità della ionosfera terrestre e risultò più precisamente che fosse di 7.83 Hz (confermando i calcoli di Tesla di circa 8Hz). La Terra riceve e trasmette una frequenza energetica misurabile che circonda tutta la vita su questo pianeta. Si è scoperto che il cervello umano, in uno stato di profonda meditazione, abbassa le sue oscillazioni di onde cerebrali per armonizzarsi con la frequenza di risonanza della Terra, come se si sintonizzasse in una sorta di dialogo energetico col cosmo, adattando le sue onde cerebrali. Questo accade soprattutto attraverso la famigerata ghiandola pineale.

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LA COSCIENZA E LA REALTÀ UMANA

L’energia oscura (ossia circa il 90% di ciò che costituisce l’intero universo… mentre noi viviamo, sperimentiamo e studiamo solo il restante 10%) viene emanata dal Vuoto ed è usata dalla porzione più cospicua del nostro cervello – la materia bianca – che le neuroscienze indicano come sede della coscienza. In alcuni studi scientifici, i neurofisiologi forniscono, mediante diverse tipologie di analisi, chiare ed inequivocabili evidenze che le vescicole mieliniche isolate (IMV) – presenti nel tessuto cerebrale della mielina o materia bianca – sono in grado di consumare ossigeno e di produrre molecole di ATP, in seguito, come avviene anche nei mitocondri, alla formazione di un gradiente protonico attraverso la loro membrana… generando ed elaborando dunque energia (la materia bianca sembra essere la parte del nostro cervello in grado di interagire con l’energia elettrodebole).

La coscienza si sente come identità, emozioni e sensazioni, unità con l’intera collettività, indipendente dalle categorie mentali con cui la 2015fall-quantum-leap-of-faith_1920x1080“conoscenza/interpretazione/focalizzazione” inquadra la “realtà”: vale a dire lo spazio e il tempo. La coerenza dei movimenti cognitivi mostra le abilità della materia bianca del nostro cervello: è la materia capace di usare l’energia oscura… mentre quella elettrica in modo marginale. L’inquadramento dell’attuale “società” usa di fatto quella elettrica, che è bipolare, cioè composta di cariche elettriche, positive e negative, come forma dominante di energia… la qual cosa favorisce un’interpretazione duale/conflittuale.

Gli scienziati Roger Penrose e Stuart Hameroff affermano che la coscienza sarebbe basata su vibrazioni quantistiche nei microtubuli all’interno dei neuroni cerebrali. Tali vibrazioni sono state confermate dalle osservazioni scientifiche.
Allora, è chiaro anche che quelli che per la scienza moderna sono i “Multiversi“, altro non sono che ‘possibili futuriimmaginati, per capirci, dalla ‘coscienza cosmica’ del Vuoto. Ecco che ciascuno di noi, infatti, quando pensa di fare qualcosa la realizza come “immagine” prima di tutto nella sua mente, creando dunque un “possibile futuro” – vale a dire una potenziale combinazione e sincronicapossibilità” pronta a risuonare col Vuoto e ad essere elaborata dal Campo Purico della Coscienza Integrata. Ecco che dalla Coscienza Collettiva, di fatto, possono attingere le nostre Coscienze individuali attraverso le proprie emozioni. Le emozioni sono frequenze che trasmettono informazioni che risuonano direttamente dal Campo Purico, e sono vibrazioni che quando entrano nel nostro Campo Magnetico si trasformano nelle cosiddette (proteine) neuropeptidi trasportando l’informazione che poi verrà raffinata dal sistema nervoso e dunque elaborata dal nostro campo cardiaco e cerebrale. Quelle stesse energie (emozionali) per giunta, come tutte le vibrazioni sanno vibrare in risonanza con altre informazioni frequenziali quando simili, cosa questa che porterà alla cristallizzazione di una data e potenziale “immagine/correlazione tra eventi” secondo le relative “forme pensiero” (sempre grazie alle loro risonanze). Ebbene, tutto ciò comporterà la manifestazione delle (“reali“) proiezioni oleografiche che vivremo nella nostra esistenza: fino cioè a farle diventare fenomeniche e reali. Ciò che ci emoziona è ciò su cui noi concentriamo l’attenzione. L’applicazione costante su qualcosa genera onde elettromagnetiche che vibrano con altre simili frequenze. E la realtà, con tutto ciò che ci accade intorno, è proprio quella stessa energia in quel momento così massificata dalla nostra limitata percezione… al livello del nostro semplice e relativo stadio di esistenza. Si tratta della nostra vita, la nostra storia… il nostro destino.

Oltremodo, la pratica migliore per comprendere e controllare le potenzialità della nostra “coscienza” è senza dubbio la Meditazione, come pure lo Yoga, che vengono indicati, sempre più, come metodi scientificamente validi per calmare le onde cerebrali, far fare uno switch al nostro sistema nervoso; questo permette di passare da un sistema di azione, attività (simpatico-stress) ad uno stato di calma (parasimpatico) dove il rilascio ormonale cambia totalmente. Il sistema parasimpatico presiede infatti molte funzioni conseguenti al rilassamento. Di fatto, vivere in uno stato rilassato è il fondamento per lo stato di salute o eventuale guarigione. Essere rilassati non vuol dire vivere nell’inoperosità, ma vivere in azione consapevole lasciando andare‘. Vivere l’emotività al suo culmine e poi riportare la calma. E in quella calma, nel nostro stato meditativo/introspettivo, possiamo immaginare tutto ciò che vogliamotutto ciò che possiamo realizzare.

 

IL LEGAME TRA LA COSCIENZA INDIVIDUALE E LA COSCIENZA INTEGRATA DEL VUOTO COSMICO

Da qui impariamo la prima lezione di vita: l’obiettivo primario è focalizzare un possibile futuro nella nostra mente allo stesso modo in cui lo è nella “mente del Vuoto“. Se riusciamo a concentrarci solo su ciò che vogliamo davvero, e farlo attraverso un sentimento emozionale, sentirlo con forza e volontà, potremmo riuscire a captare delle risonanze simpatiche, ergo intercettarle e decodificarle secondo i possibili multiversi ideati dal Campo Purico. Il segreto sta nel pensare “col cuore in mano” a quel nostro desiderio, e farlo nel silenzio della nostra coscienza: rendere quel pensiero puro e libero da costrizioni esterne, perché solo in quel modo possiamo avvicinarci alle frequenze originali di quella medesima “idea” pensata dal Vuoto. D’altronde, il Vuoto non pensa certo sotto scacco da sistemi di credenze, da pressioni culturali o ideologiche, cose da cui invece dobbiamo liberarci se vogliamo pensare alla maniera purica del vibrazione_05Vuoto.  Solo in questo modo potremmo riuscire a far collassare quella “funzione d’onda” nella nostra relativa dimensione olografica, ossia nella nostra vita (nei prossimi articoli proverò a spiegarvi, attraverso delle fonti scientifiche, come funziona questo processo). Quante volte vi è capitato di decidere di acquistare, ad esempio, un auto nuova ben sicuri del vostro modello preferito e, improvvisamente, incontrate sempre di più in giro proprio quel modello, quando fino a quel momento non ne avevate mai incontrato uno? La differenza è che ora avete un’attenzione maggiore per le auto che vi circondano (perché coinvolti nella decisione di rifarvela nuova) e notate di più il modello che vi piace (o fate più caso a ciò che non vi piace). La realtà è una questione di focalizzazione, di interpretazioni (emozionali) degli eventi… Questo accade perché l’energia è strettamente collegata all’entropia: un legame basilare in cui avviene una “sovrapposizione quantica“, come quando due elementi innescano una reazione chimica, quando ad esempio un acido ed una base si legano perché l’orbitale della base, che è vuoto, si lega all’orbitale dell’acido che contiene elettroni, che hanno sempre bisogno di tanto spazio (infatti unendosi acquisiscono spazio e rallentano l’oscillazione vibrazionale, così l’energia si abbassa e si genera la massa). Avviene così una sovrapposizione quantica. E se i due orbitali hanno le stesse proporzioni allora il legame è armonico, come accade quando ci si innamora, quando l’entropia dei due amanti si lega perfettamente… si tratta di risonanze simpatetiche: è il principio dell’Attrazione dell’Universo – da cui tra l’altro si ispira l’ambigua moda della “legge dell’attrazione“, una fuffa da cui spesso sarebbe bene guardarsi, poiché la “salvezza” non risiede “unicamente” nei pensieri come loro professano, quanto semmai in ‘comele emozioni dirigono quei pensieri. L’inconscio infatti è molto più potente della mente, quindi ad un certo punto c’è poco da pensare se non ci facciamo guidare dalle nostre più pure emozioni.

La cosa più sorprendente, e pericolosa, è come dalla scienza (soprattutto in seguito a queste rivelazioni della fisica quantistica) si riesca a saltare direttamente nell’ambito delle scienze psicologiche. Se lo si fa con cautela e secondo requisiti oggettivi (cercherò di farlo nel corso di questo speciale Approfondimento), potremmo arrivare ad essere d’accordo con certe psicoterapie che oggi confermano come il futuro di un uomo non sia altro che la proiezione dilatata nel tempo della sua psicologia attuale. Cioè se io sono, e mi ci sento, un tipo iracondo, è normale che di giorno in giorno troverò sempre qualcosa o qualcuno con cui incazzarmi, allo stesso modo me ne convinco se sono un tipo rancoroso. La mia psicologia mi rende quello che sento di essere, e questo determinerà il mio futuro. Secondo la famigerata teoria psicologica della “Legge dello Specchio” ( la proiezione dell’Io) l’esterno (le vicissitudini della vita sia positive che negative) è un riflesso dell’interno (il mio bagaglio emozionale). Così come il Vuoto si auto-riflette in quel campo di sperimentazione qual è la sua “coscienza cosmica integrata” speculare, e così come questa Coscienza Collettiva si riflette nei suoi piccoli focolai di coscienze individuali, così la mente specchia se stessa sul piano relativo dell’esperienza (la nostra vita in questa nostra dimensione oleografica). Perciò il mondo che viviamo adesso non è reale, le mie condizioni familiari o professionali del momento provengono da uno stato d’essere anteriore che l’ha causate, rappresentano il nostro passato perché sono la conseguenza della nostra psicologia trascorsa, sono solo uno specchio del nostro passato, non di ciò che sono ora… o ciò che potrei essere, adesso. Al contrario la nostra psicologia attuale è reale, è quella che proviamo adesso, ed è ciò che concretizzerà di fatto il nostro futuro… quindi attention please! Attenzione a ciò che proviamo ora! Infatti, è impossibile cambiare qualcosa agendo olograficdirettamente sui fenomeni esterni che stiamo vivendo in questo periodo della nostra vita, è inutile, in quanto ogni situazione attuale è solo un’inevitabile proiezione conseguenziale della nostra psicologia precedente, è qualcosa che è stato già seminato in un certo modo… in quel modo! Sarebbe come cercare di intervenire sulla scena di un film proiettato al cinema: ormai è troppo tardi per cambiare le “parti” o la storia del film, ormai è stato già tutto recitato. Quella che vediamo intorno a noi è la proiezione finale di un ‘dramma’ che è già stato girato… non è più modificabile, mentre è possibile scegliere uno dei tanti futuri che il Vuoto crea, potenzialmente, in ogni istante (presente)! Quelle sono scene che si stanno girando, ora! Siamo sulla scena! Ciack! Si gira! Adesso! Bisogna scegliere di vivere, nel senso di essere quello che Vogliamo, adesso! Non fate quella faccia, non è per niente la solita manfrina, ci vogliono le palle che non sempre abbiamo! Domani andrete tutti a lavorare come schiavi. Pure con la febbre se serve. Non parlo della solita zolfa sul pensiero positivo o robe tipo “se vuoi una cosa, fai una scelta e lotta per averla”, no, no… o almeno non solo. In verità si tratta di abbandonarsi alla Vita, pensare a ciò che ci circonda concentrandoci sulle “idee” e le emozioni “pure” che sono coinvolte nella condizione attuale che si vuole osservare e comprendere… migliorare: ripulita da ogni pre-concetto. Bisognerebbe tralasciare tutto ciò in cui crediamo o crediamo reale, rinnegare tutti gli sproloqui che ci hanno raccontato sulle Visioni del Mondo e persistere nella Conoscenza, perché per realizzare tutto ciò bisognerebbe tra l’altro farlo insieme a tutte le anime della Coscienza Collettiva, ecco perché come specie sarebbe bene risuonare all’unisono. Rimane il fatto che la maggior parte della gente che ci circonda sembra rimbecillita. Corrono, corrono, ansie su ansie… ma non scoppiano a vivere così?? Davvero pensate che l’1% delle élite che detiene risorse e ricchezze sia li a sbattersi per cercare di rendere felice il restante 99% delle masse? Davvero pensate che il politico o il banchiere siano li per risolvere i nostri problemi? Basta con le stronzate! Fatevene una ragione. Bisognerebbe davvero iniziare a vivere, fin da subito, secondo ciò che siamo… secondo ciò che vogliamo, alla faccia di chi si gira le regole secondo solo i propri interessi. La maggior parte di noi al solo pensiero di questa rivoluzione interiore se la fa sotto senza neanche riuscire a pulirsi. Se c’è una cosa che ho capito è che le persone davvero umane sono quelle che riescono a essere se stesse. È pure una questione di istinto! Di purezza! Nella loro vita agiscono, non reagiscono a ciò che dicono o fanno gli altri. Agiscono per iniziativa propria, non reagiscono alle azioni degli altri o a come loro si aspettano che agiranno (se qualcuno mi insulta io non me lo filo proprio, non è il suo “parere” che mi interessa, io so chi sono, se tu mi dici che io sono un bastardo, non ci credo mica… e non reagirò con rabbia perché non lascerò che sia qualcun altro a decidere come io debba reagire o comportarmi. Bisogna rimanere assertivi, tanto poi la calma è la virtù dei forti..). Il segreto è vivere in società senza che questa ci ingabbi.

Eppure, a saperlo prima sai quante incazzature in meno. Avrei sfanculato molte più persone e situazioni che non mi piacevano in favore di altre che invece preferivo di gran lunga. La cosa buona però è che fin da ragazzino ho sempre avuto una fervida immaginazione… ed oggi sono sul punto che seppur non dovessi ancora aver chiaro cosa voglio, al limite so bene quello che non voglio! Pertanto, non mi rimane che godermela… e accettare per quel che valgono tutti gli eventi nefasti che potrei incontrare. Se posso li evito, ancor meglio non me li filo proprio, altrimenti attenderò che passino cercando di trarne qualche cazzo di insegnamento! In fondo la tempesta non va aspettata che passi, s’imparano tante cose ballando sotto la pioggia.

 

Fatale

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«Esistono menti che si interrogano, che desiderano la verità del cuore, la cercano, si sforzano di risolvere i problemi generati dalla vita, cercano di penetrare l’essenza delle cose e dei fenomeni, e di penetrare in loro stesse. Se un uomo ragiona e pensa bene, non ha importanza quale cammino egli segua per risolvere questi problemi, deve inevitabilmente ritornare a se stesso, ed incominciare dalla soluzione del problema di che cosa egli stesso sia e di quale sia il suo posto nel mondo attorno a lui».
G.I. Gurdjeff

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Il maestro e lo scorpione

Un maestro Zen vide uno scorpione che stava annegando e decise di aiutarlo e sollevarlo dall’acqua. Ma, quando lo fece, lo scorpione sentendosi minacciato lo punse.
Sentendo il colpo secco della puntura, il maestro mollò la presa e lo scorpione cadde ancora in acqua. Ancora una volta il monaco lo sollevò ed ancora una volta lo scorpione lo punse.
Un discepolo dopo aver osservato la scena, interrogò il maestro sul perché della sua ostinazione. Il maestro rispose così: «La natura dello scorpione è di pungere, ma questo non modificherà la mia che è quella di prestargli soccorso e di aiutare».
Detto questo, il maestro ragionò sul da farsi e con l’aiuto di una foglia riuscì a salvare lo scorpione senza essere nuovamente punto e continuò rivolto al suo discepolo: «Non cambiare la tua natura in risposta al male che ti viene inferto, sii solo accorto. Spesso chi aiuti non ti sarà grato, ma non per questo devi rinunciare all’amore e alla compassione che sono in te. Alcuni inseguono la felicità, altri la raggiungono donandola. Occupati solo della tua coscienza e non di ciò che la gente dice di te, perché solo la tua coscienza è ciò che tu realmente sei, la reputazione è ciò che gli altri credono tu sia».

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Epurate questo video qui sotto di tutti gli azzardi speculativi… ne rimane un sunto efficace di come funziona la realtà dell’universo e della nostra coscienza:

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> Part. 2 – LE INTERAZIONI TRA IL VUOTO, IL CAMPO PURICO E LE COSCIENZE NASCENTI: LE REGOLE DEL GIOCO DELLA VITA E IL DESTINO DI OGNUNO DI NOI
> Part. 3 – RIPERCUSSIONI E IMPLICAZIONI DEI SISTEMI NEURALI DEL VUOTO SUL CICLO DELL’ESISTENZA COSCIENTE: LA REALTÀ CONFLITTUALE DELLA VITA UMANA
> Part. 4 – IL GIOCO DELLA PARTI DI FRONTE I SISTEMI ENERGETICI DELLA VITA: PAURA O REALIZZAZIONE / PADRONI O SCHIAVI
> Part. 5 – BLOCCHI NEGATIVI E SLANCI POSITIVI NELL’EVOLUZIONE (REALIZZAZIONE) DELLA VITA
> Part. 6 – LE ABILITÀ DI RIMODELLAMENTO EMOZIONALE PER MEZZO DELLA CONTEMPLAZIONE INTERIORE

 

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18 Comments

  • ci ho messo una mattinata a leggerlo ma ne e’ valsa la pena e non vedo l’ora di leggere il continuo
    Fatale sempre immenso in questi approfondimenti. mentre tu porta avanti le tue ricerche noi scopriamo un mondo! grazie di cuore

  • se questo e’ solo l ‘ inizio comincio a sedermi che mi tremeranno le gambe come per ogni post di Fatale di questo genere…sarà una grande esperienza!
    un altro corso alla sopravvivenza in questi tempi duri, eheheheh

  • già,io sono uno di quelli che corre, corre…ma dove cazzo corro???!!!
    si intravede già un’ottica del discorso davvero interessante. soprattutto il fatto che si stia dimostrando che l’universo e’ una sostanza pensante,questo chiude il cerchio davvero!

  • Fatale porta avanti il discorso sull’ importanza delle emozioni nel costruire la realtà e del seguire quindi l’istinto, rinnegando la società marcia che ci circonda con tutte le sue diaboliche ideologie. Ci suggerisce di ripararci dentro di noi, nell’inconscio, dentro quel vuoto che oggi la scienza sta scoprendo essere la base di tutto. Mi sembra un percorso affascinante e molto funzionale.
    Complimenti davvero Andrea!

  • La prima parte più scientifica è estremamente interessante. L’ultima parte, quando si parla della vita psicologica è illuminante. Sarà un altro grande Speciale…un altro grande viaggio dentro se stessi
    Grazie Fatale.

  • Non so se vi è chiaro ma si tratta di una rivoluzione contro l’ ordine costituito, contro le ideologie di massa , le aspettative sociali ecc… Fatale dice chiaramente che dobbiamo rinnegare quelle (o almeno quelle malate) se vogliamo pensare insieme al vuoto e così realizzare ciò che vogliamo, ciò che siamo!!!! Perché il vuoto non pensa certo come un operaio medio , mi sembra corretto!

  • Questa storia del vuoto fluido e pensante ne ho letto pochissimo ancora. Una teoria affascinante non tanto diversa comunque dall’idea di un software fatto di leggi quantistiche in grado di creare un fenomeno come la coscienza. Quindi a parte qualche riserva precauzionale in questo senso,il resto è un eccezionale lavoro
    Fatale e ‘ sempre un grande!

  • sbalorditivo come Andrea riesca a trattare queste tematiche scientifiche in modo così brillante e semplice. i misteri dell’universo diventano un mezzo per realizzare i propri sogni. uno dei metodi più semplici e praticabili letti fino ad ora,e ancora c’e’ tutto da leggere
    questa cosa del vuoto fluido è illuminante,sembra dare uno scacco a tutte le teorie della nuova scienza. e poi c’e’ l’idea della contemplazione interiore attraverso il controllo delle emozioni…….un metodo vincente e buono per tutti
    Gran bel sito questo uki !!!

  • tutto cio’ che vivo oggi e’ il frutto di cio’ che ho seminato in passato,e non e’ piu’ modificabile…come un film ormai lanciato. questa cosa da una parte mi angoscia perche’ non abbiamo modo di modificare cio’ che abbiamo intorno,dall’ altra mi conforta e da speranza perche’ posso tuttavia migliorare il futuro lavorando sull’adesso!

  • questa cosa del Vuoto intelligente che renderebbe quindi l’universo stesso un sistema intelligente è davvero una cosa straordinaria! tutto torna,tutto torna!!!!
    grazie Fatale!

  • non riesco a capire se questo è un altro di quei post metafisici o speculativi che vanno tanto di moda oggi, amore universale e cose del genere, oppure si tratta del primo articolo oggettivo che riesca a parlare in modo scientifico di queste tematiche senza cadere nelle baggianate. sarà il discorso in prima persona dell’ autore che un po’ mi confonde, ma in fondo questo è un blog. e se è così tutto rimane ancor più affascinante.
    complimenti per il sito. :))

  • il bello di ukizero. un blog in cui le persone parlano di se, e quando lo fa Fatale, cioè parlare di lui stesso, allo stesso tempo parla di tutti noi. e la cosa bella è che lo fa partendo innanzitutto da considerazioni sempre oggettive e scientifiche,e questo è straordinario!
    altro magistrale articolo. vogliamo il resto!

  • notevole…..

    diciamo che la scienza attuale non ha ancora compreso la verita e i vari riferimenti scientifici hanno in se molte lacune, ma l’intuizione che guida tutto il documento è davvero interessante e sopratutto VERA…

    In sostanza ti CONFERMO:

    1- il VUOTO NON ESISTE, tutto cio che noi consideriamo vuoto è PIENO…

    2- cio che riempie questo “vuoto” è SEMPRE ESISTITO

    3- cio che riempie questo vuoto VIBRA e le infinite variazioni di questa “vibrazione” determinano gli infiniti piani dimensionali di MATERIA che sono pero tra di loro incompatibili..

    4- quello che noi chiamiamo SPIRITO è fatto di MATERIA che vibra ad una certa frequenza che noi non possiamo vedere ne toccare..

    5- cio che riempie il tutto negli infiniti piani dimensionali è qullo che noi chiamiamo DIO

    6- la materia e gli SPIRITI che la controllano negli infiniti piani dimensionali sono infinitesime parti di DIO..

    7- parlare di CREAZIONE è improprio in quanto NULLA viene mai CREATO, ma ogni cosa visibile o invisibile è SEMPRE ESISTITA semplicemente prende una FORMA/si trasforma in una dimensione spazio/temporale attraverso e per mezzo della quale a poco a poco prende coscienza di cio che è, questo è il percorso evolutivo……

    ^_*

  • Intanto riporto la frase ultima del post:
    Occupati solo della tua coscienza e non di ciò che la gente dice di te, perché solo la tua
    coscienza è ciò che tu realmente sei, la reputazione è ciò che gli altri credono tu sia»._
    Perché a me me piace lo Zen… 🙂 !
    °°°°°
    Quindi il nostro presente è..o sarebbe…la proiezione indeformabile del Tempo passato…una cosa ormai fatta e non modificabile…! Questo mi pare un buon succo da prendere dalla lettura e versarlo in gola…così…tanto perché lo “stomaco” se ne convinca!

    Il resto quantitativamente quantico…è quanto di più falsamente facile da capire…tanto così falsamente facile da capire che…credo…anche chi propugna la quantistica…fisica o mentale che sia…poco c’ha capito…percorrendo quindi uno stradone di “ipotetismi”…temeticamente incredibili…parole che…come le vibrazioni cosmiche…vanno in tutte le direzioni…disperdendosi nello Spazio/Tempo!
    E’ magnifico…però…avventurarsi in questa dispersione della Mente…dispersione che per il momento…che sarà ancora lunghissimo…rimane l’unico modo di affrontare il viaggio della conoscenza…!

    CiaoCiao!

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