Vi riproponiamo un’interessantissima intervista ripresa dai nostri amici de ilcartello.eu
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Navigando in rete, dopo numerose richieste, sono riuscito a contattare una coppia francese disposta a mettersi a nudo in un’intervista a 360° su come realmente funziona il sesso in webcam.
Ukizero: Da quanto tempo fate sesso in webcam, e come è iniziato?
Clarisse: Ho scoperto il sesso in webcam quando da giovane. E il tutto si è andato evolvendo con gli anni. Iniziai a usare il famoso Chat Messenger in cui la situazione era più intima, “tu ed io” e nessun altro. All’inizio facevo websex con dei conoscenti della mia città, però era troppo rischioso (non mi sentivo tranquilla nel sapere che si potesse sapere questo su di me, mi piaceva ma allo stesso tempo mi costava identificarmi con quello che stavo facendo). Tuttavia ero cosciente che mostrare il mio corpo e fare eccitare la gente mi piaceva molto. Così iniziai a frequentare chat di varie pagine online, dove non sapevo con chi stavo parlando. Ci scambiavamo mail e facevamo sexcam in messanger. La mia esperienza in queste chat non durò molto: ci trovavi davvero di tutto, e per di più dal momento che non sapevi mai chi c’era dall’altro lato presi coscienza del fatto che poteva essere pericoloso (avevo 15 anni, ero molto giovane). Successivamente conobbi Chatroulette, una delle più famose pagine di webcams. Non mostravo mai la mia faccia, mi eccitavo e mi bagnavo nell’osservare la gente che mi vedeva masturbarmi. Cercavo soddisfazione sessuale, niente più.
Tutto questo seguitò negli anni, fino a quando un giorno entrai in una pagina di sesso amatoriale in cui le persone come noi, e le coppie, si esibiscono in show, giocano, si divertono, e per di più… guadagnano! Sporadicamente entravo in questa pagina per vedere una coppia di giovani che scopava e parlava “da molto vicino” con il pubblico che li guardava. Mi eccitava profondamente vederli perché pensavo che avrei potuto essere io quella che stava lì a farsi scopare facendo eccitare migliaia di persone. Non avrei mai pensato che ciò sarebbe successo (sai, non è facile aprirti col tuo ragazzo e dirgli “amore, perché non mi scopi di fronte a una webcam e migliaia di persone”). Quest’anno ho conosciuto un ragazzo, e una sera che eravamo un po’ fatti gliene ho parlato catturando la sua attenzione. Ovviamente, l’incentivo di guadagnare dei soldi rende tutto molto più interessante…
Mathieu: E così effettivamente è stato; una sera ad una festa, mi dice a bassa voce, prima di mordermi l’orecchio: “ti voglio confessare una mia perversione, voglio che mi scopi di fronte a una webcam con gli occhi addosso di migliaia di arrapati”. Lasciammo la festa in un batter d’occhio, e tra che eravamo super eccitati, tra quello che avevamo preso, restammo fino alle 6 di mattina a scopare senza sosta di fronte al mio primo pubblico di arrapati.
Uki: Quali sono le richieste più perverse che vi hanno fatto?
Clarisse: Ehm, è difficile da dire. Per quanto mi riguarda, il fatto di esibirmi in questo modo lo percepisco già come una perversione. In effetti però la gente chiede di tutto, come che mi piscino addosso o che mi scopino il culo, o che gli dica che sono la loro puttana…
Mathieu: Da poco abbiamo iniziato a fare show privati, e lì effettivamente ti chiedono un po’ di tutto: un tipo era eccitato particolarmente da entrambi, un altro ci chiedeva di fargli vedere se tiravamo della droga mentre un altro stendeva coca come se non ci fosse un domani.
Uki: E la cosa più strana che avete fatto?
C&M: Da poco appunto ci hanno chiesto di pisciarci addosso. Sia io che il mio ragazzo avevamo accettato. Me ne stavo lì distesa, tutta eccitata e mi toccavo con lui pronto a pisciarmi addosso. Ma poi per una serie di circostanze non si è fatto. Però sicuramente succederà prossimamente. In tutta risposta abbiamo messo un preservativo su un deodorante Dove e ci siamo divertiti a penetrarla sia nella fica che nel culo, scoprendo quanto possa essere profondo un utero…
Uki: Davanti a quante persone lo fate di solito?
C&M: Sul sito che usiamo adesso siamo arrivati fino a 1000 spettatori contemporaneamente che commentano, interagiscono e chiedono che le loro perversioni vengano soddisfatte. In realtà l’ultima volta abbiamo vinto un concorso organizzato dal sito per essere stati i più cliccati nella notte; ora vorremmo fare più di 1000…
Uki: Come ci si sente a scopare davanti a 1000 arrapati?
Clarisse: È una sensazione complicata da spiegare. È un misto di pensieri, e di sensazioni che non so bene perché mi eccitino così tanto. Sapere che c’è molta gente che guarda il mio corpo bagnato mentre il mio ragazzo mi fa di tutto, o io a lui, mi piace da impazzire. Però è importante che non sappiano chi sono. In realtà, in alcuni privé che abbiamo fatto, quando ti trovi davanti un signore anziano tatuato che si mena il cazzo e ti chiede cose ti passa la voglia e abbandoni la chat. Però dipende dal tipo di soggetto. Ad esempio un’altra coppia, una donna, o un bel ragazzo possono eccitarmi molto…
Mathieu: Ha detto bene la mia ragazza, sei pervaso da sensazioni opposte: misto di piacere e perversione. Confermo quanto ti ha detto, i tête-à-tête sono sempre un po’ un salto nel buio (l’ultima volta appunto, il signore menzionato da lei ce la fece scendere parecchio). Quando invece ci sono 800 o 1000 spettatori che ti guardano contemporaneamente, si crea anche un certo desiderio di voler dare al tuo pubblico uno show di livello perché restino soddisfatti. Alla fine, per quanto ci sia la possibilità di guadagnare dei soldi, ci piace scopare tra di noi e fare questa cosa una volta ogni tanto…
Uki: Quanti soldi siete riusciti a fare fino adesso?
C&M: Questo è un po’ più complesso. Ti spieghiamo. Le prime volte eravamo troppo eccitati o fatti per starci dietro, e non abbiamo guadagnato più di una manciata di dollari (gettoni, che converti poi in dollari). Ora invece abbiamo capito meglio come funziona e, eccitazione a parte, l’ultima volta abbiamo guadagnato 70$ in una notte. Il tema è in qualche modo collegato al vendere il proprio corpo, e ci eccita molto pensare che c’è gente disposta a pagare per vedere come ci tocchiamo e scopiamo.
Uki: Sesso e droga in live streaming?
C&M: Avevo fumato marijuana in alcune occasioni, però sai, sono una fumatrice abituale di cannabis e non mi condiziona molto. Alcune delle ultime scopate che ci siamo fatti su questo sito, invece, sono state sotto l’effetto di coca o mdma. L’esperienza è stata amplificata incredibilmente… non è facile da spiegare, ma senti come una liberazione corporale, sessuale e mentale… eccitamento a palla, sei più ricettivo e aperto a nuove proposte, anche le più sporche appunto: fai tutto in maniera più sporca e pazza. In ogni caso ci teniamo assolutamente a dire di stare attenti con queste sostanze perché la situazione può sfuggire di mano.
Uki: Il voyeurismo può diventare una forma patologica di sessualità. Come vi fa sentire sfruttare le debolezze altrui?
C&M: Sinceramente non ci avevamo mai pensato. In ogni caso l’intenzione non è certo quella di approfittarsi delle debolezze altrui, lo scopo è godere, dar spazio al nostro lato oscuro e perverso, divertendosi e provando… Crediamo che in realtà stiamo facendo un favore sociale! (ridono)
Uki: Progetti futuri per sbarcare il lunario?
C&M: Ci stiamo pensando proprio in questi giorni. L’ultima volta abbiamo visto che c’è un buon margine di guadagno – specie per noi, che siamo giovani e folli… Una delle cose importanti è proteggere, a costo di perdere un po’ di seguaci, la nostra identità. Proprio oggi compreremo delle maschere sexy, e proveremo a vedere quanto realmente si può guadagnare. È che la cosa suona troppo bene, “guadagnare mentre scopo con il mio ragazzo in maniera estremamente perversa…”.
Lorenzo Borghini
la cosa forte e incredibile di queste situazioni e’ che si sa che esistono , ma non ci si rende conto davvero finche’ non si approfondisce un minimo … per rimanerne puntualmente allibiti
Verissimo.
Davvero interessante questa intervista
Complimenti a Borghini
Grazie Mauro, son contento che tu l’abbia trovata interessante…
alla domanda su come vi fa sentire sfruttare le debolezze degli altri , rispondono che non ci avevamo mai pensato .. ecco. come volevasi dimostrare , imbecilli drogati e insensibili
farlo nei prive non e’ come farlo su internet, dove possono accedere tutti, magari anche chi ha veri problemi
e va be’ dai …… che ognuno faccia quel cazzo che gli pare, non sono mica criminali
bella intervista
Questi giovani sono al minimo al “0” deu valori del rispetto verso se stessi e glu altri. Purtroppo è il mondo pazzo in cui viviamo dove rispoetto, buon senso, controllo degl’instinti non esiste più. Per quello assistiamo a scene disgustose di comportamento ad egoismi spinti al parossismo! E pensate questi Degenerati metteranno deu figli al mondo! Poveri bambini! Perché tanto esibizionismo? Perché la società lo permette e a volte incoraggia questi pazzi.
come affermavano anche qui loro, se c’è l’anonimato può succedere di tutto. il che la dice lunga
si infatti , vedi il concetto di “maschera”, di identità nascosta , ecc …
incredibile …. 😀