Di Scientology, la setta religiosa fondata da L. Ron Hubbard, non si cessa di parlare, anche perché il fenomeno suscita interrogativi di non facile risposta.
Nel 2009, dopo 35 anni di appartenenza, il regista Paul Haggis (“Crash”, Oscar nel 2006) si dissocia pubblicamente da Scientology. La sua dichiarazione fa notizia e lo scrittore e sceneggiatore Lawrence Wright lo intervista per il “New Yorker” in merito ai motivi del suo allontanamento dal culto. Da quell’incontro nasce il libro inchiesta “Going Clear – Scientology, Hollywood and the Prison of Belief“, pubblicato nel 2013. Testo al quale il documentarista Alex Gibney -già noto per “Taxi to the Dark Side, Mea Maxima Culpa, The Armstrong Lie”- s’ispira per il suo film omonimo. “Going Clear: Scientology e la prigione della fede” (già nelle sale italiane dal 25 giugno) è un film ricco d’informazioni, che a una ricostruzione delle origini della setta alterna le testimonianze di altri sette (oltre a Haggis) scientologist di lungo corso, tutti fuoriusciti.
Il film cerca di sciogliere molti nodi fornendoci fra materiali di archivio e interviste una documentazione esaustiva e interessante; e infatti la reazione di David Miscavige, attuale patron dell’ultramiliardaria chiesa, si è fatta subito sentire.
Gibney ci prende per mano e, poco alla volta ci accompagna nei meandri più nascosti dell’organizzazione. “Going Clear…” è un film che prova a far luce su una delle più potenti e oscure organizzazioni mondiali indagandola nella sua totalità. Si inizia infatti con un ritratto del fondatore della religione, per poi raccontare le origini della diffusione della dottrina, le sue regole, i suoi adepti e i suoi testimonial d’eccezione (primo fra tutti Tom Cruise).
Il cuore del film è costituito da una serie di dettagli scioccanti rivelati da alcuni ex fedeli, che descrivono la sistematicità delle violenze e dei tradimenti perpetrati dai funzionari della Chiesa, inclusi gli attuali dirigenti. Così, tra testimonianze dei “pentiti”, dichiarazioni di Lawrence Wright, e riprese aeree di quel gigantesco quartier generale di Scientology, “Going Clear…” mette a fuoco storia, dottrina e metodologia della setta. Ci sono spettacolari adunate di massa e rare interviste a Hubbard (compare perfino una sua lettera in cui chiede invano cure psichiatriche).
C’è l’organizzazione scientifica con cui Scientology estorce informazioni intime ai suoi membri, attraverso rituali simili alle confessioni, a scopo di ricatto. Ci sono l’avidità con cui mette le mani sui beni dei convertiti, e l’insieme delle convinzioni para o fantascientifiche con cui Hubbard impastò la sua “teologia”.
Ma al tempo stesso “Going Clear…” ci ricorda l’assurda efficienza, l’incredibile capacità di seduzione dimostrata da questa pseudo-fede, tanto che nel 1993 riuscì ad ottenere dall’Agenzia delle Entrate statunitense, l’unica autorizzata a deliberare in materia, lo status ufficiale di religione, con conseguenti esenzioni fiscali. E ulteriore impennata delle finanze.
Il vero punto di forza di “Going Clear…” sta nel rovesciamento della forma intervista: una tecnica tra le più classiche del genere documentario e al tempo stesso lo strumento con cui Scientology “interpella” i suoi adepti (la cosiddetta “audition”, sorta di sessione privata che viene registrata e archiviata dai membri della chiesa). Se è vero che Scientology la userebbe come strumento di ricatto dei suoi seguaci, Gibney ne fa l’ariete per sfondare il muro di silenzi, negazioni e contenziosi legali che la Chiesa contrappone a chi ne contesta fini e metodi. Sono questi che la macchina da presa interpella, tra vergogne e imbarazzi, parole misurate al millimetro, intravvedendo e suggerendo shock emotivi difficili da ammettere ed esplicitare. Non si tratta solo della privacy delle persone, ma del loro “ravvedimento” dopo uno stato di manipolazione.
Katia Valentini
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Visto! Molto ben fatto e ricco di informazione, fornisce le basi per interessanti collegamenti e relazioni, nonché dimostra quanto persuasione e controllo possono essere spinti all’estremo.
A mio modesto parere (mai saputo niente sull’argomento) il progetto è nato con “buone intenzioni” ed era abbastanza “sano”, molto efficace per motivazione e crescita personale, poi come per tutti i giochi di potere si è infiltrata perversione, inganno e ossessione, fino a sfociare nella ben descritta da testimonianze, gabbia di schiavitù mentale e fisica.
Da non perdere!
Ah dimenticavo!!! L esempio di quel che l unione può fare è un ponto chiave, vedi cosa è successo col fisco ad esempio. Sbalorditivo!!!
Immagino quanto possano aver sfilato a personaggi ricchi come Tom Cruise o John Travolta…..
e quanti segreti personali per ricattarli avranno ottenuto …. sono stati molto furbi ad incastrare personaggi del genere
Incredibile come ogni cosa alla fine debba corrompersi di fronte il dio denaro
All’anima della crescita personale…. qui si accresce solo il portafogli,come tutte le fedi d’ altronde….
Io credo che ogni evento va guardato da più prospettive! Ricordate sempre che nessuno possiede la verità e nessuno la professa! Io dei film mi fido poco! Come ha detto Dani ” è ben fatto!” Da qui a me scatta già l’allarme! Quindi mi tiro un attimo fuori e cerco di andare, se posso, oltre la trappola mediatica! Le religioni sono sbagliate per principio! Questo non deve essere mai dimenticato! Affidarsi ad esse significa rinunciare ad un cammino interiore SANO, per sostituirlo con un dogma surreale inventato da altri uomini! Ogni religione vuole questo, non ci sono alternative! Il risveglio individuale prevede di averlo capito! I film, in genere, DIFFONDONO, messaggi alle masse, ma non non conosciamo mai l’origine di queste informazioni però le accettiamo passivamente!
O si si…ne ho conosciuti e purtroppo avevano coinvolto una mia amica che a sua volta mi voleva coinvolgere…..ho consultato un libro che aveva comprato e diciamo che il mio lavaggio di cervello è stato più efficace ed è riuscita a tirarsene fuori ma con fatica perché sono veramente dei persecutori…da paura!!!
Se il potere nel mondo occidentale riguardo alle religioni è in mano a determinate categorie di chiese non è un caso! Il potere risiede in una gestione costruita in secoli di esperienza. Funziona in questo modo in linea generale: si fonda un credo e poi si scinde in due o più rami! Saranno stesso i fedeli a lottare per far prevalere la propria linea di fede senza mai chiedersi della validità del culto! I fedeli vengono educati da piccoli a partire dalla famiglia, non scelgono l’appartenenza e pochi cambiano rimanendo sempre prigionieri del sistema! Il potere religioso domina servendosi principalmente seguendo un metodo di asservimento psicologico e di abitudine ad una realtà imposta accettata dalla massa! Di contenuto spirituale non c’è nulla! Gruppi come Scientology non sono altro che le trappole poste per chi si ravvede sulle religioni ufficiali ma non si stacca dal pensiero religioso e così diviene vittima di un fanatismo ancora più radicato! Ripeto!!! Chiunque di noi che sente di aver risvegliato la propria coscienza ha imparato a guardare al di la delle verità costruite, qualunque esse siano!! E non può cadere nelle trappole tese con verità costruire! Deve imparare a ragionare andando oltre !
Mi sembra chiaro che reputi la spiritualità come un fattore prettamente personale e non posso essere più d’accordo!
Emma, credi sia possibile ad un certo punto, parlo di quando la propria spiritualità ci consente di vivere bene, o per lo meno di credere di aver trovato dei valori o significati che ci portano ad un esistenza migliore; condividerla con altri senza incappare nel dogmatismo, fanatismo e religione?
A volte mi capita di riuscire a risolvere problemi molto grossi, molto comuni e la chiave si trova in piccole personali scelte o intuizioni, modelli di pensiero ed azioni; le quali vorrei poterle condividere o professare per il bene altrui, perchè una volta risolto il male sembra una cosa veramente da poco e m’illudo che chiunque potrebbe superarlo (con poco sforzo per di più… ammetto che sembra stupido persino a me ora).
Ora, la mia esperienza personale mi dice:”fatti i fatti tuoi e godi del tuo lavoro”, perchè non tutti sono pronti a ricevere un aiuto o per alcuni può non essere efficace. O addirittura sembra che gli eventi si incastrino perfettamente per tapparmi la bocca ogni qualvolta ci provo… beh, credo il mio parere personale sull’esternare le mie esperienze sia chiaro (anche se continuo a ricascarci), ma a te chiedo: Consideri la spiritualità come totalmente personale, quindi da non insegnare? o al contrario: come si può insegnare, educare, senza corrompere con la propria personale visione ed esperienza l’insegnamento che si vuole trasmettere?
Scusa la franchezza, ma anche il tuo pensiero è contagiato semplicemente dal tuo “essere”, con le tue esperienze, le tue mancanze, le tue simpatie, i tuoi rancori, gioie e traumi ecc..
persino il tono di voce, o di scrittura; persino l’ordine in cui si dispongono le frasi e parole influenzano il messaggio tingendolo di una goccia di personalità e pareri..
Pensi esista un modo per confrontarsi o anche solo una linea “base” di pensiero che possa essere trasmessa lasciando all’individuo la libertà di valutazione totalmente personale? senza condizionamenti? VERA in assoluto? In balia del puro giudizio di chi l’ascolta? (ammesso che questo non sia già fortemente protetto da paraocchi mentali, cosa già di per se probabilmente non possibile).
Scusa se ripeto la domanda “dieci” volte in modo diverso ma ci tenevo a non essere frainteso e spero sia così.
Riassumo tutto in un: “essere religioso esclude l’essere spirituale e viceversa?”
ciao Dani! Scusa il mio modo strambo di esprimermi ma sono in giro e quindi non ho molto tempo! Le tue sono delle domande giuste e legittime, anzi speravo che qualcuno le ponesse! La spiritualità è un percorso di vita in cui si svolge la ricerca di noi stessi! È una ricerca interiore ed è graduale, legata alle esperienze e alla comprensione delle stesse. Non ci sono religioni al mondo che possono aiutarti! Le religioni semplificano la tua scelta ( che poi è una non scelta) evitando la possibilità di poter avere una spiritualità! Se tu credi al paradiso o all’inferno sei già un morto che cammina perché la tua parte animica resterà qualcosa di inespresso. La parte animica si manifesta nel momento stesso che i veli costruiti dalla società iniziano a cadere e l’intuizione inizia ad avere un senso! Saper dare ascolto all’intuizione nel modo giusto rappresenta l’evoluzione! Il confronto è necessario: di ogni cosa devi comprenderne gli aspetti molteplici, non devi MAI accettare la verità secondo un giudizio legato alle tue convinzioni, ma cercarla tra le pieghe forzando anche il tuo giudizio! La spiritualità si può condividere soltanto con le persone che sono eventuali compagni di viaggio ma non avrà mai regole! Se tu imparerai a seguire le tue giuste intuizioni troverai le risposte! La lotta maggiore e riuscire a non perderti mai, perché la confusione è dietro l’angolo!
Quindi la mia risposta alle tue domande è che non si può fondare una regola perché la vita si evolve sempre, la religione non aiuta a sviluppare una spiritualità solo la ricerca di se stessi aiuta, ecco perché gli eremiti alcune volte diventavano santi, non per la religione ma per la ricerca essenziale di se stessi!
Ci sono delle discipline che aiutano alla meditazione ma è diverso.
In fine, condividere un pensiero intuitivo cambia il mondo! Prendi ad esempio Osho , Crisnamurti e tanti come loro, hanno diffuso un nuovo modo di vedere le cose che ha contaminato la nostra era, fino a qualche anno fa tutto questo pensiero di sfida non era neanche immaginato! C’è da dire che ogni cosa ha un suo tempo e una sua funzione, in linea generale, quello che accade a livello personale, e solo frutto di esperienza, volontà e intelligenza guidata da un grande amore per se stessi e per tutto ciò che è vita!
Le mie sono considerazioni personali e anche le tue, spero che il confronto serva a entrambe come aiuto a non avere mai dubbi sul fatto di investire su noi stessi!
Le tue considerazioni sono molto saggie e trasudano del lavoro che c’è dietro.
Grazie mille per la risposta! In linea generale nulla di nuovo ma hai chiarito con estrema precisione alcuni punti su cui ho un po di confusione.
In realtà non è così strambo il tuo modo di esprimerti 😉
Rileggo quanto scritto, se mi balzassero altre domande te le porrò..
A presto.