Carolina Bubbico nasce a Lecce il 3 febbraio del 1990, poliedrica e determinata, riduttivo sarebbe definirla una cantante, lei è molto di più di una voce, è un prisma che adatta le sue capacità alla luce del sole e crea sfumature di colori del tutto nuove.
30 anni, pianista, cantante, compositrice e musicista versatile è stata in diverse occasioni autrice, arrangiatrice e vocalist.
Muove i suoi primi accordi musicali nel 2011 con il progetto “One girl band”, tramite il quale dà un assaggio delle sue potenzialità nell’utilizzo di più strumenti musicali, percussioni, pianoforte e voce con i quali trasforma suoni, parole e musica. Si uniscono al suo percorso di crescita musicale anche Luca Alemanno al contrabbasso e Dario Congedo alla batteria, con cui nel 2013 realizzerà il suo primo disco “Controvento”. Album che vede emergere sonorità jazz, funk, il cui tour di presentazione porterà Carolina ad accumulare esperienze che la condurranno al Festival di Sanremo del 2015 come arrangiatrice e direttrice d’orchestra per Il Volo, vincitori tra i Big e per Serena Brancale tra le giovani proposte.
Nello stesso anno, durante il mese di agosto inizia il suo primo tour estero, pubblicando il suo secondo album “Una donna”. Nel 2017 intraprende un tour in Italia con il Maestro Peppe Vessicchio e i musicisti del Sesto Armonico per “Il grande viaggio insieme”, instaurando, inoltre, una collaborazione con il fratello Filippo Bubbico nel suo progetto di musiche originali, componendo alcuni dei testi e delle melodie dei brani che fanno parte dell’album di esordio “Sun Village”. Nel 2018 arriva anche l’insegnamento che le apre le porte del Conservatorio “G. Martucci” di Salerno e del “Tito Schipa” di Lecce, come docente di Canto Pop.
Infine, il 2 ottobre 2020 ha visto la pubblicazione del suo terzo album dal titolo “Il dono dell’ubiquità”, anticipato dal singolo e videoclip “Bimba”.
Negli ultimi anni Carolina ha collezionato esperienze ed esibizioni in luoghi significativi in Italia e all’estero, tra cui i Blue Note di Milano, Tokyo e Pechino, così dopo 5 anni dal suo ultimo lavoro, torna a farso “sentire”, con 14 brani che si caratterizzano per l’unicità di stile, unicità che è innata tra le doti di Carolina.
Il titolo del nuovo album “Il dono dell’ubiquità”, vuole in parte rimandare al concetto di ricerca di punti di incontro tra le diverse influenze musicali, senza condizionamenti di “etichette di genere”.
In questo album si approfondiscono diversi universi sonori, creando incontri e sfumature che partono dal suono acustico e si trasformano per culminare in suoni elettronici, il tutto accompagnato da groove, e canzoni intime e personali.
Il titolo del nuovo album indica anche le modalità “home studio” di registrazione, nei diversi luoghi di residenza dei vari musicisti o nei propri studi di registrazione. Il lavoro di organizzazione e coordinamento è stato condotto e gestito da Carolina, trovandosi a dare indicazioni su più fronti, come se avesse realmente il dono dell’ubiquità.
“Bimba“, anticipa l’uscita dell’album con un videoclip che racconta le storie di una ragazza che ogni sera, passeggiando per le vie della sua città di provincia, cerca qualcosa di nuovo ed elettrizzante da vivere ma puntualmente si rifugia nella sua immaginazione non riuscendo a soddisfare nella realtà il suo desiderio. Una conversazione tra il desiderio di assaporare nuove gioie e riflessioni sulla vita di provincia, dove l’abito pare faccia il monaco. Lei però non ci sta e decide di uscire di casa a prescindere dal vestito che indossa.
“Hey Mama” trae ispirazione da una fotografia dell’89 che ritrae la mamma di Carolina in dolce attesa per la sua nascita. La canzone rende vive le sensazioni di una donna incinta, le sue abitudini, le sue fantasie. Dallo stereo sulla pancia prima della sua nascita fino ai suoi primi mesi di vita seduta sul parquet a giocare ed esplorare il mondo come fosse un luna park.
“Il dono dell’ubiquità“, titolo omonimo dell’album è un brano autobiografico sui vizi e i desideri di Carolina, in costante equilibrio tra istinto e razionalità, tra le relazioni sociali e l’indipendenza che, alla domanda “che potere ultraterreno vorresti avere”, risponderebbe “regalami a natale il dono dell’ubiquità”.
Con “Beverly Hills“, e la collaborazione di Cristiana Verardo che ne scrive il testo, si racconta la storia di un amore fatto di silenzi, di sentimenti non pronunciati ma vivi dentro. I due innamorati immaginano il futuro della loro relazione col sorriso sulle labbra, l’amarezza nel presente e la dolcezza nel futuro.
Il tocco della sua italianità arriva con il brano “Italianità“, che si presenta come un omaggio ai dialetti italiani, delle terre abitate dai popoli e le loro saggezze da tramandare. Ogni dialetto è una storia a sé e va preservato. È un brano leggero, a tratti ironico, nel quale Carolina ha coinvolto artisti della scena italiana a rappresentare alcuni dialetti italici soprattutto del sud, creando qualcosa di più di una semplice brano, ma un vero e proprio coro, volto a sottolineare ed esaltare l’importanza della collettività.
Quante volte seduti in treno o in macchina vi è capitato di osservare le persone che vi circondano e di domandarvi quali saranno le loro storie, quali pensieri staranno attraversando i loro occhi? “Margherita” racconta di una donna anziana incontrata in viaggio, in corsa. Carolina racconta di come i suoi occhi l’abbiamo colpita, finendo per perdersi tra le sue rughe e la sua tenerezza, rimanendone incantata. Ispirandosi a Margherita, ha scelto di raccontare le storie d’amore dei suoi nonni, materni e paterni, dei loro primi incontri tra le tende di un paese lucano.
Infine, la bellissima “Santa Croce liberata“. La Chiesa di Santa Croce a Lecce, conosciuta per la sua bellezza, ricchezza e sinuosità delle linee, diventa in questo brano palcoscenico di un amore inedito e segreto, quello tra un clochard che vive sulle scale della chiesa, e la sacrestana che, con la sua eleganza, rapisce l’attenzione dell’uomo. Un amore fatto di sguardi, di speranze, di attese. C’è forse un filo sospeso sul vero destinatario di questo amore, una trasfigurazione tra la sagrestana e la meravigliosa facciata della chiesa che ospita il clochard e lo protegge. L’amore passa dalla figura umana a quella dell’arte, simbolo della bellezza eterna.
Di Carolina Bubbico ci piace la semplicità con cui racconta l’uomo e la sua vita, inizia con le avventure di una ragazza e passa dall’amore dei suoni nonni, finendo con la narrazione di un amore che si presenta bello e semplice, come vorremmo che fosse la vita guardandola dal finestrino di un treno con gli occhi di Margherita.
Anna Mimmo
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TRACKLIST:
01. Bimba
02. Hey Mama
03. Il dono dell’ubiquità
04. Beverly Hills (feat Michael Mayo)
05. Baby
06. Amore infinito
07. Italianità (feat. Speaker Cenzou, Sud Sound System, Serena Brancale, Davide Shorty)
08. Skit 1
09. Margherita
10. Respirare
11. Jungle
12. Tabù
13. Santa Croce Liberata (feat. Redi Hasa)
14. Voyage (feat Baba Sissoko, Rachele Andrioli)
Etichetta: Sun Village Records
Ottima artista! Grazie A.Mimmo per l’interessante recensione
artista interessante. un po’ vana ma indubbiamente talentuosa. bellissima recensione . complimenti Mimmo